Una fiaccolata per Falcone ed ecco che siamo diventati grandi cultori della legalità. Facile no? E non costa neanche tanto. Crei il Santo, accendi una bella torcia, organizzi la processione, sfili con la faccia un po’ compunta e un po’ commossa, ti fai la via Roma, e tutt’a un tratto sei diventato anti mafioso. Un miracolo. Nel paese dove mai nessuno ha osato pronunciare la parola “Malpassoto” quando il Malpassoto uccideva e ordinava di uccidere, nel paese dove mai nessuno ha osato dire che esiste una connessione precisa tra l’abusivismo edilizio e certa politica, in quel paese dove il sindaco Papale – come è noto, grande campione di legalità – vince con l’85 per cento dei consensi, in quel paese dove se denunci il malaffare la gente che ti si rivolta contro o (nella migliore delle ipotesi) ti sommerge di silenzio, ebbene, in quel paese dove succede tutto questo, oggi possiamo dire che una fiaccola ha illuminato i cuori e le menti di tanti cittadini, trasformando la complicità e l’indifferenza in impegno contro il maligno. Un grande miracolo, davvero!
E quelli che la fiaccola non l’hanno accesa? Arderanno per sempre nelle fiamme dell’inferno.
Ovviamente alla fiaccolata non poteva mancare il Signor Sindaco: non aveva la fascia tricolore, ma aveva anche lui la sua bella torcia. Lo stesso Sindaco che dichiara pubblicamente che la rovina della Sicilia non è Cosa nostra, e neanche gli attentati contro i magistrati, ma le fiction sulla mafia. Lo stesso che ha devastato il territorio con capannoni e case abusive. Lo stesso che ha fatto del clientelismo una pratica quotidiana. Ebbene, anche lui non si è lasciato sfuggire l’occasione. Un po’ come fa quando va alle processioni, magari con supporto di bombe, girandole, trik trak e cose del genere.
Se con Nostro Signore vivi un legame spirituale, all’insegna del rispetto del prossimo, degli esseri umani e delle regole democratiche, della libertà e della legalità, della lotta alla mafia (quella vera) e contro ogni forma di violenza, non va bene: devi per forza omologarti a una cultura che premia l’apparire e non l’essere.
La fiaccolata per ricordare Giovanni Falcone – come affermato dal sottoscritto in due articoli pubblicati in questo sito – è stata organizzata da una associazione, “Pensiero libero”, il cui presidente – in occasione del 25 aprile – ha pronunciato frasi che il sottoscritto ha ritenuto gravissime contro i partigiani e contro la resistenza. E siccome antimafia e antifascismo hanno valori comuni in quanto opposti a un potere eversivo e violento, il sottoscritto, che si sarebbe aspettato una presa di distanza da parte di molti, in mancanza di tutto ciò, ha ritenuto di non essere presente. Cosa affogata nel più assoluto silenzio, malgrado il record di lettori registrato in concomitanza degli articoli apparsi sul sito su questa vicenda. Ergo: tutti (o quasi) sapevano, ma tutti (o quasi) hanno fatto finta di non sapere. Come sempre.
Come se non bastasse, veniamo a conoscenza che una parte di quell’associazione – compreso il presidente – , alle ultime elezioni si è spesa (attraverso una campagna elettorale) a favore dell’attuale presidente del Consiglio comunale, Nino Rapisarda, il continuatore di quella “Giunta dei geometri” che a Belpasso ha fatto non pochi danni.
Alle prossime elezioni – dato che Papale concluderà il suo mandato – Rapisarda è in pole position per candidarsi al suo posto. Su di lui non possediamo molti elementi per dire che sia l’alter ego dell’attuale primo cittadino. Ma possiamo affermare senza timore di smentita che egli appartiene allo stesso sistema. Non sappiamo se alla fiaccolata c’era anche lui. Se ci fosse stato, non ci saremmo meravigliati.
Ovviamente niente di male se si fa la campagna elettorale a qualcuno, ma per favore non ci si erga a depositari del “Pensiero libero”, specie se si fanno dichiarazioni così smaccatamente fasciste e se si fa propaganda elettorale a un esponente di un sistema guasto. Legalità e libertà sono parole troppo serie e troppo impegnative per essere spacciate così. Parole che presuppongono una completa autonomia da un potere come quello che ci ha governato per molti anni.
Meraviglia non poco che i cittadini dabbene non abbiano sentito l’esigenza di prendere le distanze – quanto meno con una dichiarazione ufficiale – da una iniziativa della quale non era difficile cogliere le motivazioni più intrinseche. Qualcuno ha obiettato che per fare la lotta alla mafia bisogna essere uniti. Certo. Ma uniti su cosa? Sui valori, non certo sulle fiaccole da esibire.
La mafia, Egregi Signori, non è solo quella che spara o che fa le estorsioni. Quella è solo manovalanza. La mafia è annidata in ben altri contesti e sistemi collegati con la manovalanza. La mafia sarà dentro di noi fino a quando accetteremo la pratica della raccomandazione, fino a quando non ci ribelleremo a una politica che a Roma come a Belpasso ha prodotto danni incommensurabili, fino a quando non prenderemo una posizione contro chi saccheggia il nostro futuro.
Incredibilmente efficace…come sempre del resto. Informarsi è fondamentale per combattere ogni tipo di “guerra”…ed in questa lo è ancor di più!!!
“La mafia, Egregi Signori, non è solo quella che spara o che fa le estorsioni. Quella è solo manovalanza. La mafia è annidata in ben altri contesti e sistemi collegati con la manovalanza. La mafia sarà dentro di noi fino a quando accetteremo la pratica della raccomandazione, fino a quando non ci ribelleremo a una politica che a Roma come a Belpasso ha prodotto danni incommensurabili, fino a quando non prenderemo una posizione contro chi saccheggia il nostro futuro.”
Bastano queste parole per comprendere che di “libero” nella nostra Città ci sia poco, o nulla.
Vorrei aggiungere, infine, che a mio giudizio molti Cittadini hanno preso le distanze. E quelli a cui faccio riferimento sono i Cittadini della società civile, gente comune non facente parte di nessun tipo di associazionismo. La cosiddetta “maggioranza silenziosa” ha preferito non essere presente a questa fiaccolata, anche per i motivi bene esposti da Luciano. Saluti a tutti!
Egregio Sig. Mirone mi ero promesso di non commentare i suoi articoli, ma questo non può non essere commentato quantomeno per la pretestuosità e per la fantasia da lei usata nell’affermare alcune cose certamente inventate o costruite ad arte. In primis, le ricordo che Pensiero Libero non ha organizzato un bel nulla semmai abbiamo co-organizzato la manifestazione insieme ad oltre 20 associazioni quindi continuare a dire che Pensiero Libero ha organizzato il tutto o che Pensiero Libero era il progetto dell’iniziativa ( vedi articolo precedente sul tema) è quantomeno un errore di cronaca. Quanto al nostro appoggio elettorale dato al Geom. Nino Rapisarda le chiedo cosa ci sia da ridire sul fatto che un gruppo di ragazzi appena maggiorenni, alle elezioni comunali, anzichè andarsene al mare o infischiarsene di tutto decidono di dare un sostegno ad un candidato? Lei potrebbe obiettare che chi si professa con il pensiero libero non debba appoggiare nessuno. Bene le dico, giusto per dovere di cronaca che a lei misteriosamente quando parla di noi manca sempre, che quel sostegno elettorale altro non è stato che questo: nessun patto, nessuna promessa, nessun ingresso nel Pdl ( partito di Rapisarda), nessun voto di devozione verso l’attuale presidente del consiglio comunale, nessuna svendita del nostro pensiero ed i fatti post-elettorali lo confermano ampiamente. Lei si è sentito legittimamente di non aderire alla manifestazione, non si è nemmeno degnato di sollevare il caso durante le riunioni organizzative dopo aver presenziato alla prima, l’ho fatto io al suo posto, lei è riuscito solo a trincerarsi dietro il suo blog da dove sperava ciò che non è arrivato. Parli, poi, a chiare lettere sulle “motivazioni più intrinseche” dell’iniziativa, da lei solo paventate, perchè sarà che siamo troppo scemi per capirlo ma 25 rappresentanti di altrettante associazioni non li abbiamo ancora capiti. Lei dall’alto della sua magnificenza culturale ci illumini su quali erano queste motivazioni. La realtà, caro Sig. Mirone, è che è stato posto in essere un deliberato atto di campagna pre-elettorale in una manifestazione che di politico non ha avuto neanche una virgola e questo è andato a vuoto e non da parte del nostro sindaco o di uno dei membri della sua amministrazione o del consiglio comunale che non hanno neanche preso nè preteso di prendere la parola, ma da parte di un neonato movimento politico a cui serviva un momento per apparire sbagliando totalmente tempi e modalità per farlo. Il resto, mutuando un brano di una canzone ai più nota, è noia. Saluti
ma smettila!
“Il giornalista è il PROFESSIONISTA del giornalismo che si occupa di scoprire, analizzare, descrivere e scegliere notizie.”
Di tutto questo, sarò ignorante in materia, vedo poco e quel poco non mi sembra eccezionale!
Quest’articolo lungi dal descrivere un fatto di cronaca è concentrato di più sull’audience che lo stesso può riscuotere, cavalcando l’onda dei precedenti.
Come si fa a raccontare un fatto con dovizia di particolari senza avervi preso parte? Per precisare ed informare, il sindaco aveva la fascia tricolore e l’attuale presidente del consiglio era presente. Ovviamente la loro presenza la si deve alla carica pubblica che rivestono; preciso giusto per non lasciare spazio ad eventuali supposizioni azzardate.
E’ bello osservare questo cocktail di fascismo, anti-mafia, abusivismo edilizio, politica e tanto altro. Ma la sostanza? Noto un velo di apprensione nel giungere ad una conclusione ben precisa.
Riguardo alle riflessioni dispensate sull’operato della ass. Pensiero Libero nell’ultima campagna elettorale, proporrei all’autore dell’articolo soltanto una domanda o se preferisce la prenda come un invito a riflettere. Avere il pensiero libero vuol dire non avere ideali politici o non poter sostenere qualcuno? In fin dei conti c’è chi lo fa costantemente, anche lontano dai periodi caldi di politica, sfruttando i mezzucci a disposizione!
Non credevo che per provare un pò di soddisfazione nella mia lettura dovessi arrivare alle ultime 5 righe di quest’articolo. Meglio tardi che mai!
Non resta che apprezzare il gesto di coloro che hanno aderito, coscienti, loro si, che la lotta alla mafia non ha bandiere e non va strumentalizzata pretestuosamente.
Il Cocktail c’è l’avete voi in testa, e i Cittadini l’hanno capito!!! E ancora parlateee. Metteteci la faccia non vi “rifugiate” in geometri padrini di turno. Io a questa fiaccolata non ho aderito, non solo per la polemica sul fascismo. Anche per tutte queste ipocrisie, raccontate bene dal relatore dell’articolo. Ma del resto Belpasso ha quel che si merita!
Sig Antonio lei parla da assoluto ignorante in materia. pensiero libero non ha mai avuto padrini né geometri né ingegneri. ha avuto ed ha solo le forze,i pregi ed i limiti di ragazzi diciottenni e poco più che ventenni. capisco che tutto ciò dà fastidio ma la realtà dei fatti é questa. Lei nel suo iperuranio può pensare ciò che vuole senza,però,dispensare giudizi su cose di one conosce la realtà dei fatti o peggio ancora parlando con la bocca di altri.
Commentare in questo blog è paragonabile ad andare a vedere una partita di calcio nella curva dei tifosi avversari!
Ammetto che siamo circondati da partiti, ma non bisogna cadere nella trappola della partitocrazia, per usare il termine suggerito dal giornalista Roberto Lucifero. Basta soltanto accendere una tv per capire che questo sistema è criticato dagli stessi membri che ci stanno dentro. Per poter partecipare attivamente alla campagna elettorale del proprio paese occorre per forza essere un partito o spacciarsi come tale e candidare qualcuno del proprio gruppo? Preciso che padrini non ne ha nessuno, basta essere un attento cittadino per notarlo.
L’ideale sarebbe fare un BEL PASSO in avanti e staccarsi da queste logiche appartenenti ad un tempo ormai andato!
Per fortuna i belpassesi hanno veramente capito!
Basta farsi una passeggiata per il nostro bel paesino per rendersi conto di ciò che pensano le persone. Stanno avendo modo di apprezzare l’operato di tutti, nel bene e nel male. Salta subito agli occhi la differenza (in termini di operato e persone) tra chi con i propri limiti si sforza per fare qualcosa passo dopo passo nel tentativo di migliorare il proprio paese e chi invece incapace di fare tutto ciò si limita meschinamente a criticare perfino una manifestazione dai principi nobili come quella dell’antimafia. Da un “esperto di antimafia” di certo non ci si aspetta questo.
Del resto un paese cosa deve aspettarsi da chi si esprime dicendo che “Belpasso ha quel che si merita”?
La fiaccolata è stata “accesa”, l’unico aspetto che trovo spento è la mancanza di una critica costruttiva e imparziale e uno spirito di collaborazione che dovrebbe esserci per eventi del genere, che si pongono al di sopra di ogni ideale.
Caro Giuseppe il clima da stadio lo state creando voi…e se è vero ciò che Roberto Bruno ha scritto sotto su ciò che è successo quel pomeriggio sarebbe una VERGOGNA assoluta per tutti voi (lo sta dicendo una persona che ha votato centro-destra in passato). La vostra miopia ha raggiunto livelli impressionanti. 4 anni fà ero presente alla fiaccolata e (da quello che mi dicono tutti) c’era il triplo delle persone. Quindi è inutile che continuate forse le persone a cui ti sei rivolto tu sono le associazioni a voi affini che hanno preferito chiudere un occhio. Confermo Belpasso ha quel che si merita dato che un esponente locale spara a zero sulla RSI e poi si permette pure di organizzare una fiaccolata. Dichiarando (leggo sotto) che questa vicenda è stata montata ad arte. Ma le affermazioni e i pensieri non sono i vostri ? quale arte…Meno male che c’è stato chi, come me, ha preferito non partecipare.
Il clima da stadio c’è ed è dovuto alla pretestuosità con cui si sta affrontando questo discorso. Basta vedere il numero e il contenuto dei commenti sotto. Credo di non aver contribuito a tutto ciò, ho soltanto espresso il mio parere in merito alla vicenda.
Da Roberto Bruno, permettimi, fatti raccontare come sono accadute le cose per bene e nei dettagli.
L’allusione alla tua preferenza nelle tornate elettorali passate a mio modestissimo parere non ha attinenza nel contesto di questo discorso.
Per il resto l’indicatore della “folla” presente mi sembra a dir poco grossolano per valutare l’efficacia dell’evento. Sarà stata forse la mancanza di allenamento delle persone che da 4 anni non hanno assistito a niente di tutto ciò o forse meglio ancora è merito di chi accuratamente ha strumentalizzato tutto infischiandosene del fine ultimo della manifestazione.
Riguardo alle persone a cui alludo, mi sembra arduo da parte tua sostenere che siano le associazioni a noi affini. Se ti interessa saperlo (a questo punto ho i miei dubbi)le persone a cui mi riferisco sono coloro che incontro per strada e si complimentano per l’iniziativa o ancora meglio quei cittadini ormai sfiduciati che a conclusione dell’evento, con mia grande soddisfazione, mi hanno detto almeno qualche giovane a Belpasso che fa qualcosa ancora c’è!
Io mi soffermerei a riflettere su ciò che NON è stato fatto in passato, piuttosto che criticare per partito preso ciò che è stato fatto nel presente! Saluti…
Belle parole signor Luciano
“Siam due piccoli porcellin, siamo due fratellin…”. Io ancora aspetto il passo indietro e le scuse ai partigiani…
In questo blog si comincia a toccare il fondo. Mi meraviglia come lo stesso DIRETTORE “moderi” certi commenti.
E noi che tu ti presenti perchè di norma so chiedere scusa (come già fatto in questa vicenda), ma a persone non a nickname da circo equestre. Evidentemente non ti resta che continuare a fare il giullare trincerandoti dietro nomignoli sciocchi ed insignificanti che non fanno altro che esprimere la tua altrettanto sciocca personalità. Quindi gente come te da me non debbono aspettarsi proprio un bel nulla.
Francamente anch’io aspetto le scuse ai Partigiani e il passo indietro. Abito a Nicolosi, fa lo stesso?
Sig. Cavallaro da Nicolosi in merito al post in cui mi scaglio contro i partigiani ho già fatto pubblica ammenda sia su facebook ( luogo pubblico sia quando rilascio commenti sia quando posto le scuse) sia de visu con diverse persone che si sono sentite offese. Fatte le mie scuse continuo a non capire cosa altro ci si aspetti da me. i giochi al massacro li lascio fare ad altri,mi limito solo ad osservare che spendere caterve di parole e sollevare un polverone immane per un mese su un post fatto su facebook la dice lunga sulla pretestuosità e sulle reali motivazioni di chi ha creato ad arte tutta la vicenda. E, mi consenta,da Nicolòsi le risulta difficile capire questi reali motivi
Io aspetto le scuse pubbliche ai partigiani, perchè Mr. Santi Borzì. si è scusato dicendo “…se qualcuno si è sentito offeso…” e basta. Non mi sembra che sia un modo coerente nè sufficiente rispetto a quanto da lui espresso in precedenza.
Aspetto delle scuse anche per il modo e gli insulti rivoltimi in Piazza Duomo venerdì pomeriggio scorso alla presenza di diverse persone.
Inoltre attendo le scuse per quello che ha espresso, perchè la sua incoerenza è tale da rinnegare l’Associazione stessa di cui è Presidente. Un movimento politico (La Locomotiva), non può permettersi di esprimere una riflessione nemmeno sulla legalità e sul fascismo? Era tanta la paura di Santi Borzì e Antonino Recupero (e non so chi altro) che dei facinorosi pacifisti potessero fare chissà cosa col loro volantino che “preventivamente” ci hanno denunciato ai Carabinieri. Bravi e Grazie. Ci hanno fatto tanta compagnia venerdì scorso…
Dimenticavo, grazie, perchè ho saputo che qualcuno di Pensiero Libero ci ha aiutato a pulire Belpasso dai volantini da noi distribuiti, che come da me promesso all’Agente Paladino, avremmo tolto noi stessi venerdì sera a fine corteo. Grazie Ancora. Anzi, se vi capita, ho visto in giro tanta spazzatura, vista la bravura e la precisione dimostrata potreste avviare una bella attività di servizi di pulizia, ho notato una certa capacità ed attitudine in voi.
Chiedo venia, non sono un giornalista, ne ho la pretesa di esserlo.
A seguito di un confronto sereno e cordiale con Antonino Recupero, devo modificare quanto da me scritto, ad avvisare i CC non è stato lui, ma a quanto pare solo il Sig. Santi Borzì.
Santi, scusami ma non riesco a trovare il tuo post su fb con la “pubblica ammenda” di cui parli. Siccome le scuse e il passo indietro le aspetto anche io, se magari mi mandi il link… Non che non mi fidi sulla parola, eh? Poi è doveroso da parte mia farti sapere che, siccome nel cercarlo mi sono imbattuto in altri tuoi post (sempre pubblici) tipo questo: “Ieri, oggi e sempre onore alla R.S.I.: gli ultimi baluardi dell’Italia vera come nazione e come popolo…“, o questo: “Il problema, camerata Salvo…, è che fin quando ci si limiterà a parlarne su facebook ed a scegliere dentro l’urna gli attuali parlamentari sotterrando l’ AZIONE non cambierà nulla se non in peggio“, o altri simili, il sospetto che non sia proprio tutto un polverone sollevato ad arte, permettimi, è venuto anche a me. Allora ti chiedo, non sarebbe bastata (o non basterebbe) una brevissima dichiarazione pubblica sulle tue posizioni in merito a fascismo e antifascismo per togliere ogni dubbio e far sì che eventuali strumentalizzazioni e giochi al massacro finissero un attimo dopo essere cominciati? Forse è questo il passo indietro che molti si aspettano.
Aspetto anch’io le scuse ai Partigiani.
Sarò bizzarro ma da certa gente non mi aspetto un bel nulla!…anzi in quanto antifascista non le voglio proprio!
Buongiorno Sig. Longo le mie scuse sono postate al 40° commento del post da cui tutto è scaturito sul profilo facebook di Massimo Vallone ( poi se lui ha provveduto a rimuoverle è un’altra questione). Quanto al post sull’azione immagino che lei chissà a quali atti pensi, ma il termine da me usato si riferiva ad un’azione intesa come impegno politico-sociale in termini di maggior interesse alla cosa pubblica e non di certo alludevo all’esplicazione più becera del termine. Lei mi invita cordialmente a render pubbliche le mie considerazioni sul fascismo ed altrettanto cordialmente lo faccio: ritengo ed ho sempre ritenuto il fascismo, così come qualsiasi altro evento storico, un fenomeno che non può e non deve essere nè esaltato tout court nè detronizzato altrettanto tout court. Certamente da condannare senza mezzi termini sono le leggi razziali introdotte e le altre nefandezze che la storia ci ha narrato sul fascismo, allo stesso tempo ritengo ( è un mio giudizio ed in quanto tale opinabile) che omettere i risultati positivi raggiunti durante il fascismo durato 20 anni non un mese è quantomeno un errore storico. Detto ciò nessuna nostalgia, nessun rimpianto, nessuna speranza che si possa tornare a 70 anni fa. Se così fosse stato avrei già la tessera di casa Pound, Forza Nuova o roba del genere. Invece nulla di tutto ciò, nessun atto eversivo, nessun mostro a cui dare la caccia.
Quanto a mister Bruno le ricordo che ad insultare in piazza eravamo in due e non certo per i volantini quanto per delle questioni personali che-credo-non meritano di essere discusse in un blog pubblico ma in altra sede e con ben altro spirito da parte sua. Se crede o ha creduto di poter prendere in giro dei ventenni sol perchè ha 35 anni si è sbagliato di grosso e ne ha avuto ampia dimostrazione. Quanto alla denuncia preventiva, il suo nome o quello di altri suoi “compagni”-si tranquilizzi-non compare in nessun atto ufficiale dei carabinieri ai quali ho ( io e non anche Antonino, si documenti bene prima di parlare) solo comunicato-ed era mio dovere-quanto sarebbe potuto accadere nell’immediatezza dell’uscita del volantino. Nessuna denuncia: l’avete portata su un piano politico e su un piano politico e non giuridico avete avuto risposte da noi. Sig. Bruno impari ( io ho ancora tempo per farlo, lei un pò di meno dati gli 11 anni di differenza) a rispettare le persone, specie quelle che non conosce o conosce da poco, ed avrà altrettanto rispetto. Per quanto mi riguarda- e se non lo sa si informi-mi sono già scusato per il quiproqo in Piazza Umberto con Antonio e ho cordialmente dialogato con Peppe e Gianluca quando lei ha abbandonato il campo. A lei non debbo alcuna scusa e non perchè non le sappia fare, ma perchè la sua ipocrisia nei miei confronti e nei confronti di 25 rappresentanti di altrettante associazioni ha varcato ogni limite dell’eticamente consentito. Ed ancora si permette di dispensare giudizi e chiede di prendere il microfono in mano come fatto durante l’intervento degli ospiti a fine fiaccolata……..
Bha!!! La ipocrisia non c’è stata. Le ricordo che già il Movimento, di cui io non ero ancora membro un mese fa, aveva già espressamente preso le distanze da lei e dall’Organizzazione dell’evento per le sue affermazioni.
Criticando la sua triste e ormai famosa presa di posizione storico-politica. L’ho voluta conoscere, dato che io ero stato invitato a partecipare a questi incontri organizzativi, mi sono presentato in maniera onesta, una persona di sinistra che rinnega il fascismo e le dittature. Le avevo detto che avrei fatto in modo che “La Locomotiva” potesse ricredersi sulla partecipazione al corteo. Così è stato. Nel mio primo post nel precedente articolo di Luciano Mirone, L’avevo anche privatamente invitata a esprimersi in merito, in un blog pubblico in cui potere spiegarsi. Non l’ha fatto.
Continuo a sostenere che le sue scuse abbozzate non sarebbero sufficienti, a mio modesto modo di vedere (sicuramente avrà da ridire).
L’ipocrisia? Il volere condividere un evento come i 20 anni dalla morte di Falcone? Dire insieme ai ragazzi del movimento come la pensiamo in merito alla Legalità? Non penso che questa sia ipocrisia. Non penso che mettere la faccia in piazza per sostenere le cose in cui crediamo e condividerle con 25 associazioni possa essere giudicato un gesto ipocrita.
Il picco dell’audience si avvicina!
Io ancora però dopo ben due “articoli” precedenti e svariati commenti non riesco a capire perchè nessuno mi risponde quando chiedo qual è il motivo per cui in questa vicenda Santi Borzì e l’ass. Pensiero Libero vengono considerati un’unica cosa. Magari adesso qualcuno mi darà delucidazioni. Non c’è dubbio che Santi sia il presidente dell’associazione, ma credo non ci sia dubbio nemmeno sul fatto che sia anche una persona a sè stante a prescindere dal ruolo di presidente che riveste. Di conseguenza ritengo che può esprimere i propri ideali, nei modi più criticabili possibili, senza che questo significhi che l’associazione sia d’accordo con quelle idee.
A questo punto comincio (o meglio continuo) a pensare che in questo blog dell’antimafia non sta importando a nessuno; altrimenti non si spiegano i commenti precedenti, che definirei una sorta di “massacro virtuale”.
C’è chi si traveste da detective e va alla ricerca di informazioni, chi senza nemmeno assistere agli eventi sa tutto, chi esule oltre confine getta sentenze. Mah…
Perchè nessuno degli strumentalizzatori ha scritto che il presidente dell’ass. Pensiero Libero si è mostrato disponibile a dimettersi per il buon esito della fiaccolata e nel rispetto di ideali come l’antimafia? Vi assicuro che tra quelli che sono a conoscenza di ciò c’è anche qualcuno che è stato tanto bravo quanto rapido nel commentare quest’articolo. Ammetto che di questi tempi che in Italia non si dimettono nemmeno i presidenti del consiglio sembra difficile credere a tutto ciò; eppure c’è ancora qualcuno che non ha perso la dignità ed è stato disponibile ad esercitare questa pratica così difficile.
Magari adesso Mario Longo in primis, insieme agli altri possono capire perchè si parla di polverone, che aggiungo, investe ingiustamente e pretestuosamente un’intera associazione.
Sembra quasi che a Belpasso qualcuno è stato attirato talmente tanto dal modo di fare politica dei nostri politicanti nazionali degli ultimi tempi, al punto da cimentarsi in prima persona in quest’arte (io la definirei così). Per essere più chiari mi riferisco al famoso bunga bunga del nostro ex presidente del consiglio che è stato immediatamente smascherato nonchè strumentalizzato dai “paparazzi” di sinistra. E’ stata scelta l’associazione da colpire, secondo criteri devo riconoscere accurati, come il grado di attività nel territorio (scelta tra l’altro facile perchè a Belpasso ahimè c’è ben poco, sottolineo soprattutto per i lettori d’oltralpe) è stato scelto l’esponente più in vista per ovvi motivi e si è cominciato il taglia e cuci tanto amato dalle nostre care nonne, lungi dalla vera politica esercitata dai vari Berlinguer, De Gasperi, Almirante ecc… (giusto per la par condicio).
Di questa vicenda, sottolineo che è bello sentir parlare i cittadini belpassesi che hanno avuto modo di percepire e valutare l’operato di tutti, compresi i semi-oppositori e colui che ha scritto frasi come: “Una fiaccolata per Falcone ed ecco che siamo diventati grandi cultori della legalità”, oppure ancora “Crei il Santo, accendi una bella torcia, organizzi la processione, sfili con la faccia un po’ compunta e un po’ commossa, ti fai la via Roma, e tutt’a un tratto sei diventato anti mafioso.”, che si sono distinti per le gesta valorose nell’ambito di questa manifestazione ricordo legata all’antimafia.
Inoltre invito tutti a leggere i volantini che sono stati affissi, dove l’attenzione maggiore a mio parere è rivolta più ad una critica all’associazione piuttosto che ad argomenti come l’antimafia e l’antifascismo. A quanto pare è questo il concetto e l’esercizio di democrazia che molti professano!
Sarebbe auspicabile togliersi i paraocchi, sdradicarsi per un attimo dai propri ideali e valutare in modo imparziale e onesto l’intera vicenda, ricordandosi che si sta parlando di antimafia.
Spero di poter ricevere risposte a questo commento, del resto tra noi è presente anche un esperto di antimafia che più di tutti può aiutarci o quantomeno aiutarmi a capire quello che è giusto fare.
Eccomi qui, dato che per l’ennesima sono stato chiamato in causa. Il Commento di “mister x” (da questo momento preferisco chiamarlo così dato che sono mesi che parla parla parla…quando in realtà basterebbero 2 righe chiare nette per mettere chiarezza appunto alla sua condizione su questa situazione) è il seguente :
“…Quanto alle mie presunte ritrattazioni non ritratto UNA, dicasi una parola, perchè fondati su fatti storici realmente accaduti ( l’invasione tedesca successiva al tradimento di un’alleanza, la schiavitù statunitense) posso solo chiedere scusa se nella parte finale qualcuno possa essersi sentito offeso ma il tenore colloquiale della discussione intercorsa tra me ed il mio interlocutore poteva legittimamente indurmi a ciò”
Le “ritrattazioni” erano le sue opinioni sul fascismo e sulla resistenza. Non credo sia necessario aggiungere altro.
Vorrei precisare per l’ultima volta a “mister x” che nascondere eliminare e in generale togliere parola (espressioni scritte in questo caso) non è una pratica che mi appartiene. Chiunque volesse (per curiosità o altro) dare una lettura a questa conversazione potrà farlo, i commenti sono li tutti 114.
Apposto. Per me la discussione si può chiudere anche qui.
Vi prego specialmente ai membri (soci o non) della Locomotiva di rispondere al mio ultimo commento. Sono curioso di capire il vostro pensiero dato che perpetrate l’indifferenza nei riguardi di aspetti ritengo fondamentali nell'”equilibrio” della discussione.
Sig. Bruno la sua ipocrisia-e lei lo sa-è stata quella di essersi seduto al tavolo con 25 rappresentanti di associazioni e di aver pubblicamente detto di voler mediare e di stare mediando al fine di far rientrare la Locomotiva nell’organizzazione della manifestazione. La sua ipocrisia sta nel fatto di esser rimasto presso la nostra sede per almeno un’ora a conoscerci e dialogare; sta nel fatto di aver detto che io sarei una buona leva per la comunità belpassese o giù di li. Tutto questo salvo poi vederla intenta ad affiggere volantini un’ora prima della fiaccolata con il chiaro intento di delegittimare chi-noi-aveva speso giorni e notti nell’organizzare tutto per il meglio. Se non è ipocrisia questa vuol dire che deve subito correre ai ripari e fornirsi di un buon dizionario. Tutto ciò a 35 anni suonati non le fa onore, molto più del mio commento licenzioso postato a 23 anni. Fin quando dovrò confrontarmi con lei non avrà mai nè scuse nè spiegazioni in merito a nulla.
Noto che “Pensiero libero” continua ad alzare il tiro. Dare persistenza alla disputa tra noi e voi farebbe torto al Blog di Luciano Mirone ed alla figura di Giovanni Falcone.
Mi chiedo però perchè avete indicato alle Forze dell’ordine i membri del nostro Movimento. Questa forma di complicità connaturata da voi con i Carabinieri di Belpasso indica un modo di fare politica indubbiamente autoritario ed allo stesso modo puerile.
Noi non abbiamo infatti nulla da temere al confronto del rispetto della legge. Le vostre ostentate intimidazioni mentre alcuni di noi appiccicavano i volantini dovrebbero essere da noi poste all’attenzione del Comando locale? Non vi siete scusati?
Il problema di Belpasso è la cattiva gestione della Cosa pubblica, alla quale voi non siete estranei, rendendo pubbliche le vostre scelte elettorali (dato il nostro giudizio politico). Il Movimento “La Locomotiva” non è la cancrena di Belpasso, bensì un collettivo di persone che ha una visione progressista della società, scevra da qualsiasi distorsione democratica.
Giandomenico Morabito
Sento di intervenire per dire che con i Carabinieri di Belpasso e di tutta Italia ci sto anch’io.
Che dire?
Mi sono prodigato per l’ennesima volta a scrivere(relativamente alla mia visione)un commento rappresentativo degli aspetti salienti dell’intera vicenda, cercando nei limiti del possibile di capire democraticamente la visione degli altri. Ho invitato tutti gli interlocutori ad esprimere il proprio pensiero in merito. Silenzio…
Sull’antimafia non vedo scrivere niente già da qualche commento. E’ stato letto bene l’articolo? Ammetto che sono diversi gli argomenti che possono portare fuori strada ma il punto focale rimane pur sempre l’antimafia.
Lungi dal voler continuare questa discussione, ritengo doveroso ritenere, quantomeno poco corretto, nonchè indicativo l’atteggiamento di totale indifferenza perpetrato nei confronti di questi aspetti!
W. I Sadducei