C’è anche Angelo Lombardo, fratello dell’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo (già leader del Movimento per l’autonomia), fra i diciannove dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) indagati per truffa in quanto ritenuti assenteisti dalla Procura della Repubblica di Catania (titolari dell’inchiesta, il procuratore Carmelo Zuccaro e il sostituto Fabio Regolo) che ha chiesto il rinvio a giudizio. La decisione del Gup Alessandro Ricciardolo è prevista il 6 marzo.

L’indagine riguarda gli impiegati Asp delle sedi di Gravina, Tremestieri Etneo e Sant’Agata li Battiati che, secondo i magistrati, si sarebbero allontanati illecitamente dal loro posto di lavoro timbrando il cartellino o affidandolo, in loro assenza, a dei colleghi che lo passavano alla macchinetta ubicata all’ingresso dell’ente. Fra questi anche il fratello dell’ex presidente della giunta regionale della Sicilia.

Angelo e Raffaele Lombardo. Sopra: lex deputato nazionale Mpa Angelo Lombardo. foto Meridionews

L’inchiesta, effettuata nei 2014, si è avvalsa dell’apporto dei carabinieri del Nas che, tramite le telecamere sistemate in direzione dell’orologio marcatempo, hanno accertato le presunte irregolarità dei 19 impiegati.

Angelo Lombardo – deputato nazionale del Movimento per l’autonomia dal 2008 al 2013 – è attualmente sotto processo a Catania per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio assieme al fratello Raffaele (già condannato in primo grado a 6 anni e otto mesi di reclusione) e a numerosi amministratori locali, i quali secondo l’indagine, sarebbero stati eletti tramite il sostegno della mafia. Ad accusare i Lombardo sarebbe un pentito ed una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali che documentano contatti fra i due fratelli e il boss di Cosa nostra Vincenzo Aiello. Ma questa è un’altra storia.

Barbara Contrafatto