Lo hanno beccato di nuovo. Sempre lì, al reparto profumi della Rinascente di Catania, sempre in possesso di quei flaconi di fragranze accuratamente nascoste sotto il giubbotto che in passato gli hanno procurato dei guai. Ma lui, un 27enne di Viagrande (Ct), di cui non sono state fornite le generalità, evidentemente non riesce a resistere al fascino discreto delle essenze, e allora periodicamente si reca nel grande magazzino del capoluogo etneo e si dirige con passo sicuro verso la “solita” destinazione, dove succede qualcosa, una ubriacatura o qualcosa del genere: lì il passo diventa incerto, la tachicardia aumenta, la sudorazione si intensifica, il tizio si immerge nel cocktail inebriante e inconfondibile di quel reparto dal quale non riesce a stare lontano. Comincia a guardare con circospezione tutto ciò che lo circonda, non vuol farsi sgamare, apre il giubbotto, allunga la mano e con malcelata indifferenza afferra l’oggetto del desiderio, lo fa suo e in quel momento una smorfia di piacere si disegna nel sul volto. Ma dura solo un attimo, poi il tizio viene preso da una sorta di bulimia da profumo (chissà se maschile o femminile?) e passa al secondo oggetto e poi al terzo.
Al quarto viene beccato ed arrestato in flagranza dai carabinieri del Nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania, che lo riconoscono, in quanto il giovane è gravato da precedenti specifici.
Il fatto si è svolto ieri pomeriggio. Ad individuare questa sorta di alter ego del protagonista del romanzo “Il profumo” di Patrick Suskind è stato il personale addetto al reparto della Rinascente di via Etnea, allarmatosi “per la presenza in sala di una persona che si aggirava tra gli stand con fare sospetto”. La richiesta al 112 per l’intervento di una pattuglia ha consentito, dopo alcuni minuti, di identificare l’uomo che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di alcuni profumi del valore di circa 100 euro, restituiti al responsabile del reparto.
Barbara Contrafatto
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