Rinviato a giudizio con l’accusa di truffa l’ex parlamentare nazionale del Movimento per l’autonomia Angelo Lombardo, fratello dell’ex governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, in seguito ad un’inchiesta della Procura della Repubblica di Catania (portata avanti dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Fabio Regolo) per presunti casi di assenteismo nell’Azienda sanitaria provinciale di Catania (costituitasi parte civile con l’avvocato Isabella Altana) che riguardano altri 18 dipendenti impiegati nelle sedi di Gravina, Tremestieri Etneo e Sant’Agata li Battiati. La decisione è stata presa questa mattina dal Giudice per l’udienza preliminare Alessandro Ricciardolo su richiesta della Procura, che all’inizio di febbraio è giunta alla conclusione delle indagini.
Secondo i magistrati, gli impiegati dell’Asp si sarebbero allontanati illecitamente dal loro posto di lavoro timbrando il cartellino o affidandolo, in loro assenza, a dei colleghi che lo passavano alla macchinetta ubicata all’ingresso dell’ente.
L’inchiesta, effettuata nei 2014, si è avvalsa dei carabinieri del Nas che, tramite le telecamere sistemate in direzione dell’orologio marcatempo, hanno accertato le presunte irregolarità dei 19 impiegati.
Angelo Lombardo è attualmente sotto processo a Catania per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio assieme al fratello Raffaele (già condannato in primo grado a 6 anni e otto mesi di reclusione) e a numerosi amministratori locali, che sarebbero stati eletti tramite il sostegno della mafia. Ad accusare i Lombardo sarebbe un pentito ed una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali che documentano contatti fra i due fratelli e il boss di Cosa nostra Vincenzo Aiello. Con il rinvio a giudizio di oggi (ovviamente per tutt’altra vicenda), un’altra tegola giudiziaria di aggiunge per un uomo politico ritenuto, fino a qualche tempo fa, potente e invulnerabile.
La prima udienza del processo si terrà l’11 novembre prossimo, davanti alla prima sezione penale monocratica del Tribunale di Catania.
Barbara Contrafatto
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