Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Come se non bastasse la mafia o le false truffe alle assicurazioni che hanno garantito affari colossali a pochi soggetti, a mettere il dito nella piaga del malaffare di questa città siciliana, ci si mettono cinque “falsi invalidi” che, fingendosi ciechi, hanno percepito indebitamente nel corso degli anni oltre seicentomila Euro tra pensione di inabilità e indennità di accompagnamento. Peccato che i “ciechi” ci vedono benissimo, al punto da attraversare la strada da soli, senza la guida di un cane per non vedenti o di un accompagnatore, schivando le macchine, guardando semafori, facendo la spesa al supermercato, giocando addirittura alle slot machine dove individuavano le figure delle macchinette mangiasoldi. Il tutto senza la guida di un cane per non vedenti o di un accompagnatore.
Ecco perché la Guardia di Finanza ha individuato e denunciato le cinque persone, accusate di truffa.
Secondo le forze dell’ordine, quattro dei cinque indagati sono uomini tra i 40 e i 60 anni. Avevano dichiarato di essere “non vedenti assoluti”, e in realtà allo Stato risultavano tali, al punto da percepire pensioni e indennità fasulle. Una quinta persona, una donna di 78 anni, risultava affetta da cecità parziale, ossia con un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi.
Barbara Contrafatto
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