Non posso non condividere l’attenta analisi di Luciano Mirone, sia per la forma, sia per la sostanza. E’ una analisi obiettiva, seria. Dolorosa per l’epilogo. A suo tempo ho accolto questa equipe che ha mostrato grande voglia di imparare e di comprendere quali erano le poste in gioco. Ognuno per il verso proprio ha proseguito questo impegno sociale, ideologico e morale. Increscioso questo ultimo risvolto, anche perché sono consapevole della validità dell’operato di Giorgio Collura del quale sono stato e sono onorevolmente amico e della “purezza” morale e professionale di Salvatore Mugno. E’ un giovane di fede al limite del sacrificio. A prescindere dalla sentenza, ci sarebbe da svolgere una missione perché si possa giungere ad una composizione che confermi la stima di tutti quanti nei confronti di Collura che ha molto sofferto, ma anche un atto di remissione che salvi Mugno da incombenze materiali e da altre angosce. Se me ne posso ritenere il primo sottoscrittore (per motivi esclusivamente anagrafici) lancio un appello a Giorgio e a quanti amici da una e dall’altra parte (che non sono contrapposte e che mai eticamente lo sono state) di un “manifesto” che rimetta tutta la vicenda negli ambiti di incontro e di solidarietà, appellandoci alla parte sana della collettività. Mi parrebbe il massimo se entrambi, da due ottiche diverse, riscrivessero queste pagine tragiche della realtà sociale calpestate da manipolatori occulti (ma non troppo) e dei quali siamo tutti vittime. Grazie a Luciano per quello che ha scritto e del modo in cui lo ha scritto. Incontriamoci, collaboriamo perché due persone intellettualmente si riconoscano.
Nella foto: Salvatore Mugno
Enzo Tartamella
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