Scandalo in alcune Comunità per minori stranieri non accompagnati ubicate in provincia di Catania, dove sono state riscontrate “strutture fatiscenti e prive delle necessarie autorizzazioni”, con l’aggravante di “accordi corruttivi” fra circa otto dipendenti del Comune di Catania e dei Comuni coinvolti nell’accoglienza (fra cui il piccolo centro di Sant’Alfio) di cui è stata richiesta una misura interdittiva.
Intanto nelle prime ore di questa mattina la Procura distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato ai carabinieri della Compagnia di Giarre – nell’ambito dell’operazione denominata “Camaleonte” – l’esecuzione di un’ordinanza cautelare domiciliare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale etneo nei confronti di Giovanni Pellizzeri, nato a Mascali il 25 settembre 1961, per i reati di corruzione, falso in atto pubblico e maltrattamenti; di Mario Pellizzeri, nato a Giarre il 4 settembre 1988, al quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di corruzione e maltrattamenti; e di Isabella Vitale, nata a Catania il 26 novembre 1969, alla quale è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Catania per il reato di maltrattamenti.
I reati sono stati commessi nel contesto della gestione dei minori stranieri non accompagnati giunti sul territorio italiano in occasione degli sbarchi. Gli stessi venivano affidati alle Comunità gestite dagli indagati, considerate, come detto, fatiscenti e prive delle necessarie autorizzazioni. Ne sapremo di più nelle prossime ore.
Barbara Contrafatto
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