Incendiati la notte scorsa a Zafferana Etnea (Ct) due auto e un furgone appartenenti rispettivamente a Salvo Coco e Francesco Campione (presidente e vice dell’Ottobrata zafferanese, la rassegna di prodotti tipici locali che ogni anno attira nel centro etneo centinaia di migliaia di visitatori), e a Rosario Lo Presti, titolare di un bar cittadino.
Anche se ancora gli inquirenti non si pronunciano sul fatto, non si esclude la natura dolosa del grave atto, al punto che il sindaco di Zafferana Alfio Vincenzo Russo, in una nota diffusa agli organi di stampa, “stigmatizza i presunti atti intimidatori”, e va oltre, affermando che “il presunto vile attentato agli organizzatori dell’Ottobrata Zafferanese è forse il risultato della nostra ferrea volontà di perseguire e mettere in pratica, a tutti i costi, i concetti di legalità e di trasparenza”.
Un atto inquietante quello messo in pratica nottetempo da ignoti individui che, approfittando del buio, hanno agito contemporaneamente per degli scopi che al momento sono al vaglio delle Forze dell’ordine.
“Il Comune di Zafferana, l’Amministrazione che guido – afferma il primo cittadino – non si piega e non si piegherà mai ad alcuna forma di intimidazione”. Per questa ragione il sindaco esprime “la piena e incondizionata solidarietà a coloro che hanno subito questi gravi atti intimidatori e continuo a sostenerli nella loro attività improntata alla correttezza e massima trasparenza”.
“Zafferana – prosegue – è e continuerà ad essere un esempio virtuoso di amministrazione del territorio, nell’organizzazione di tanti eventi che contribuiscono alla destagionalizzazione turistica con il coinvolgimento di tanti nostri concittadini, anch’essi impegnati fattivamente nello sviluppo e promozione del territorio”.
Rosalba Mazza
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