Franco La Torre, 61 anni, figlio dell’ex parlamentare del Pci Pio La Torre, ucciso dalla mafia nel 1982, è stato designato assessore alla Legalità dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Sicilia, Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo.
La Torre – laureato in Storia Moderna e Contemporanea presso l’Università “La Sapienza” di Roma – si è formato politicamente all’interno del Partito comunista italiano come specialista nel settore della comunicazione. Come esperto in cooperazione internazionale allo sviluppo, opera per tanti anni all’estero ottenendo incarichi prestigiosi lavorando per il rilancio del processo di pace in Medio Oriente. Proficua la sua attività anche sul fronte antimafia: è stato presidente della Consulta Antimafie della Provincia di Roma e componente del comitato scientifico dell’Osservatorio della legalità della Fillea molto impegnato contro il racket e le estorsioni.
Clamorose le sue prese di posizione contro “la mafia dell’antimafia” e la polemica che nel 2015 lo contrappone al leader di Libera, don Luigi Ciotti. Dopo molti anni di militanza all’interno dell’associazione, ne è uscito per divergenze con il fondatore.
È stato presidente di Freedom Legality and Rights in Europe, la rete che raccoglie circa 40 organizzazioni impegnate nel contrasto al crimine organizzato. Adesso, se Micari vincerà le elezioni siciliane del 5 novembre, svolgerà uno dei ruoli più delicati in seno al governo regionale.
Barbara Contrafatto
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