Grandi manovre all’interno del centrosinistra siciliano per un’alleanza fra il candidato del Pd Fabrizio Micari e l’attuale governatore Rosario Crocetta, leader del Megafono, che possa rafforzare la coalizione al punto da renderla competitiva rispetto al centrodestra, guidato da Nello Musumeci, e al Movimento 5 Stelle capeggiato da Giancarlo Cancelleri. Se è vero che gli ultimi sondaggi danno quasi appaiati in testa gli ultimi due candidati alla presidenza della Regione (con percentuali superiori al 30 per cento), è anche vero che una fusione fra il centrosinistra (dato al 20) e il Megafono (dato al 4-5 per cento) potrebbe migliorare le percentuali attualmente poco competitive della coalizione. Ma se a questi numeri dovessero aggiungersi quelli della sinistra radicale rappresentata da Claudio Fava (dato fra il 9 e il 10 per cento), il discorso potrebbe cambiare radicalmente. Vedremo.
Le ultime notizie ci dicono che non è ancora stato chiuso (e la riunione fiume cominciata 48 ore fa prosegue no stop nella sede del Pd a Palermo) l’accordo politico col governatore Rosario Crocetta cui viene chiesto di rinunciare alla lista del Megafono per trasferire i suoi nella lista “Micari presidente-Arcipelago Sicilia”, andando così incontro alle pressing del Pd che ha preso in mano la situazione dopo aver constatato le difficoltà a chiudere le liste col nome del candidato governatore per via del numero esiguo di candidati proposti da Leoluca Orlando. In queste ore si sta lavorando assiduamente sui nominativi per mantenere gli equilibri di coalizione nelle liste a supporto di Micari: nella lista del presidente ci dovrebbero essere oltre agli esponenti del Megafono, anche candidati provenienti dalle liste Link e Sinistra siciliana e alcuni dirigenti dem che hanno già l’ok dal partito. Se l’accordo dovesse saltare Crocetta ha pronte le sue liste del Megafono.
Barbara Contrafatto
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