2 Ottobre 2017. Una data che resterà impressa nella memoria dei lavoratori precari, ex articolisti, di Milo, piccolo Comune ai piedi dell’Etna, i quali dopo tre anni e nove mesi di inattività sono rientrati al Comune.
Nel 2014 l’allora sindaco Giuseppe Messina non ritenne di prorogare i contratti degli otto lavoratori precari in scadenza il 31 dicembre 2013. Risultato? Gli otto lavoratori – unico caso in tutta Sicilia – dal primo gennaio 2014 si ritrovarono senza un lavoro, seppur precario, e a non poter più percepire un euro di stipendio per quasi quattro anni. Una situazione resa ancora più paradossale dal fatto che il costo di questi lavoratori è sempre stato a totale carico della Regione, che in questi anni ha continuato a stanziare i soldi e a conservarli nelle sue casse. Soldi rimasti inutilizzati per tutto questo tempo.
Nel 2015 si svolsero le elezioni comunali e fu eletto sindaco Alfio Cosentino che del problema degli otto articolisti fece il suo cavallo di battaglia: questo contribuì alla sua elezione. Anni duri per questi lavoratori, padri e madri di famiglia, privati per ben quarantacinque mesi della loro unica fonte di sostentamento. Ora tirano un sospiro di sollievo. Le loro speranze si sono riaccese lo scorso aprile, quando la Regione ha approvato un emendamento dal titolo “ricontrattualizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato”. Un articolo di legge frutto dell’incontro trasversale di deputati regionali di vario colore politico: Concetta Raia, Marco Falcone, Angela Foti, Salvatore Giuffrida e Vincenzo Vinciullo.
Dopo aver espletato tutte le procedure previste dalla legge, e da ultimo la conciliazione presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, lo scorso venerdì i lavoratori hanno potuto firmare il contratto di lavoro a tempo determinato e stamattina sono rientrati in servizio.
“Questa amministrazione – dice il sindaco di Milo, Alfio Cosentino – ha sempre tenuto duro, non ci siamo mai abbattuti neanche nei momenti di difficoltà ed abbiamo sempre sollecitato la Regione a trovare una soluzione. Siamo stati sempre attenti nonostante i momenti di scoramento. Grazie ai deputati regionali che hanno ascoltato le nostre richieste siamo riusciti a riprendere al Comune questi lavoratori precari dando loro le stesse opportunità degli altri precari sparsi in tutti i centri dell’isola. Oggi sono contento di poter finalmente riaccogliere al Comune questi lavoratori che rappresentano una risorsa importante per far funzionare meglio la macchina amministrativa”.
I lavoratori rientrati al lavoro sono sei su otto. Gli altri due, per motivi personali, non hanno ancora sottoscritto il contratto di lavoro.
Rosalba Mazza
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