Il gup di Messina ha condannato a 12 anni di reclusione per tentativo di omicidio Alessio Mantineo, il giovane che un anno fa diede fuoco (ustionandola gravemente con tracce di primo e di secondo grado in diverse parti del corpo) alla fidanzata Ylenia Bonavera. La vittima ha negato che ad aggredirla, gettandole addosso della benzina dopo una lite e poi appiccando il fuoco, fosse stato l’ex fidanzato.
Ma ad accusare l’uomo – secondo i magistrati – sarebbero le immagini di una stazione di servizio mentre acquista il carburante, la madre della giovane e alcuni testimoni cui, poco dopo il tentativo di omicidio, la ragazza aveva detto che a darle fuoco era stato proprio lui, Alessio, l’ex ragazzo. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia. La ragazza ora vive in una casa famiglia.
Il fatto, come si ricorderà, lo scorso anno destò molto scalpore. Tutto si verificò all’alba nel quartiere Bordonaro, secondo un piano predisposto dall’ideatore dell’aggressione, il quale allora giocò su due fattori: la sorpresa (dato che la ragazza si era appena svegliata) e la possibilità di non essere notato dai vicini.
Il tentato omicidio si verificò nell’appartamento di Ylenia, dove la donna, dopo aver aperto l’uscio di casa ad una persona che evidentemente conosoceva, fu cosparsa con la forza di liquido infiammabile e data alle fiamme.
La dinamica del tentato femminicidio, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, presentava aspetti raccapriccianti degne di un film dell’orrore: il giovane, dopo aver spinto in casa la ragazza e aver chiuso la porta, le versò una tanica di benzina dandola alle fiamme. Poi fuggì lasciando la vittima fra sofferenze indicibili.
Secondo gli atti processuali, Ylenia, in un primo momento, avrebbe confidato alla madre di avere riconosciuto l’aggressore: “E’ stato Alessio”, salvo a cambiare versione nelle ore successive, quando Mantineo veniva inchiodato dalle telecamere di un rifornimento mentre – nei momenti precedenti il tentato omicidio – stava per acquistare della benzina. In aula Ylenia ha difeso strenuamente Alessio (“Il mio ex è innocente”) dicendo che le caratteristiche fisiche dell’aggressore (alto e coi capelli lunghi) non corrispondono a quelle dell’ex fidanzato. Non le hanno creduto né il Pm, né il Gup.
Barbara Contrafatto
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