Tavoli tecnici permanenti per condividere le metodologie e le buone pratiche sulla gestione dei rifiuti. L’avvio è avvenuto mercoledì mattina nel corso di un incontro tenutosi, presso la Casa del Vendemmiatore di Santa Venerina, tra i rappresentanti politici e tecnici dei Comuni della Società per la Regolamentazione del servizio di Raccolta rifiuti (Srr) “Catania Nord”. L’incontro, organizzato dal Consiglio d’Amministrazione della Srr, di concerto con l’amministrazione comunale di Santa Venerina, rappresenta il primo di un ciclo di tavoli tecnici permanenti programmati con cadenza bimensile tra i 15 Comuni dell’ambito (Santa Venerina, Piedimonte Etneo, Acireale, Giarre, Maletto, Maniace, Mascali, Bronte, Linguaglossa, Fiumefreddo di Sicilia, Riposto, Calatabiano, Randazzo, Adrano e Castiglione),oltre alla Provincia regionale di Catania e all’Ato Jonia Ambiente.
Al centro degli incontri le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti in una cornice di scambio di “buone pratiche, metodologie e approcci” per l’incremento dell’efficienza dei servizi di raccolta e la diminuzione progressiva dei costi di conferimento.
Due i principali argomenti, rispettivamente di breve e medio termine, affrontati al primo incontro del tavolo tecnico: il problema delle discariche in esaurimento e la conseguente necessità di diminuire le quantità di rifiuto indifferenziato e di incrementare le frazioni riciclabili; e il problema dell’impiantistica, ponendo l’accento sul fatto che l’attuale assetto regionale prevede che ogni singolo ambito deve tendere ad essere autonomo sul proprio territorio, dotandosi di impianti capaci di soddisfare interamente i fabbisogni del proprio bacino.
Buona la percentuale di raccolta differenziata di Santa Venerina che si attesta a quasi il 62%, seguita da Piedimonte Etneo con il 50,88%. “Ma i dati degli altri Comuni della Srr non sono così incoraggianti – ha rilevato il sindaco di Piedimonte etneo, Ignazio Puglisi – per cui è indispensabile puntare nell’immediato ad una crescita di efficienza soprattutto in riferimento ai Comuni che presentano dati scoraggianti”.
L’ingegnere Santo Oliveri, responsabile del Settore Ecologia del Comune di Santa Venerina ha evidenziato: “L’imminente riduzione di capacità delle discariche prevista dalla Regione siciliana non permetterà di assorbire l’intero volume giornaliero di rifiuti indifferenziati prodotto finora: soltanto diminuendo velocemente le quantità di rifiuto indifferenziato possiamo evitare scenari problematici e di difficile risoluzione”.
Puntando al concreto ed alle azioni imminenti da compiere in riferimento all’assetto impiantistico è stato rilevato che il Comune di Santa Venerina, qualche mese fa, ha acquisito al proprio patrimonio un’area confiscata alla mafia che si presta per caratteristiche alla realizzazione di un impianto di raccolta del vetro. Attualmente tale raccolta (in ambito provinciale) non permette di realizzare i giusti ricavi in quanto mancano impianti che permettano di consegnare al Consorzio di recupero le quantità di vetro raccolto in modo efficiente ed economicamente vantaggioso.
“Valutare di realizzare, nel territorio del Comune di Santa Venerina, una piattaforma di respiro sovracomunale su di un terreno confiscato alla mafia mi riempie di orgoglio, dichiara il vicesindaco Giuseppe Fresta. La piattaforma, che rappresenta al momento soltanto una possibilità, potrebbe essere realizzata interamente con fondi regionali e permetterebbe di massimizzare i ricavi della raccolta del vetro per tutti i Comuni.”
Immagine d’apertura: il tavolo tecnico sui rifiuti organizzato dal Comune di Santa Venerina (Ct)
Angelo Conti
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