Due sono certi, ma potrebbero arrivare a cinque. A Santa Venerina, comune ai piedi dell’Etna chiamato il prossimo 10 giugno a votare il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale, spuntano già i primi nomi dei candidati sindaci. E’ certa la candidatura del sindaco uscente Salvatore Greco, e del leader dell’opposizione Giuseppe Marano (che ha sciolto la riserva in questi giorni).
L’attuale primo cittadino in più occasioni ha manifestato la sua volontà di ricandidarsi. Greco, 42 anni, architetto, sposato, una figlia, punta ad una riconferma. Nella sua squadra dovrebbero esserci gli assessori e i consiglieri uscenti. Il sindaco è stato eletto l’11 giugno 2013 ed è al suo primo mandato. Affacciatosi alla politica cinque anni fa, in questo quinquennio ha dovuto fare i conti con un dissesto finanziario che ha creato non pochi problemi al piccolo centro etneo. Dall’1 gennaio di quest’anno il Comune è uscito fuori dalla grave crisi economico-finanziaria che l’attanagliava. “Adesso possiamo guardare al futuro con ottimismo”. Tra i fatti positivi di questi cinque anni vi è anche la buona percentuale di raccolta differenziata che ha superato il 60%, l’introduzione del sistema del compostaggio domestico che ha permesso di applicare uno sconto del 20% sulla tariffa sui rifiuti a favore di coloro che, avendo a disposizione dei terreni, hanno potuto installare, all’esterno delle loro case, le compostiere domestiche per lo smaltimento dell’umido. Da alcuni mesi, inoltre, il Comune ha abbassato del 5%, la tariffa sui rifiuti.
Dal lato opposto, come detto, è stata annunciata la candidatura di Giuseppe Marano, 53 anni, sposato, due figli, una laurea in architettura indirizzo urbanistico, funzionario della Soprintendenza di Catania da ventisette anni, da un ventennio consigliere comunale (di cui gli ultimi cinque trascorsi fra i banchi dell’opposizione nella lista civica Passione Impegno e Lealtà (Pil). Durante la precedente amministrazione del sindaco Enrico Pappalardo, Marano è stato presidente del consiglio comunale. “Durante la mia presidenza – scrive in una nota – ho introdotto strumenti di partecipazione popolare come i ‘consigli comunali aperti’ e ho gettato le basi per le dirette streaming. Sono stato artefice della rinascita dei beni culturali locali”. “Rompo gli indugi – scrive Marano – spinto dal gruppo che da sempre mi collabora, da quanti si sono via via aggiunti e dalla crescente spinta da parte dei giovani che mi chiedono di sostenere le loro istanze ed aspettative. Il nostro laboratorio è sulla piazza municipio, è aperto a quanti vogliono collaborare al progetto ed alle altre novità che partiranno presto”.
Con riguardo agli obiettivi del suo programma, Marano aggiunge: “Penso ad un’efficiente politica dei servizi comunali, a questioni aperte come viabilità, criticità economiche, razionalizzazione della spesa, ripresa del PRG dopo cinque anni di inutile fermo”.
Secondo voci di piazza, il terzo candidato sindaco dovrebbe essere Massimo Fresta, anche egli del gruppo di opposizione Pil che avrebbe deciso anche lui di correre per la poltrona di sindaco organizzando una propria squadra a sostegno. Fresta, 46 anni, commerciante, diploma di geometra, è anche lui un veterano della politica locale, essendo stato presidente del consiglio comunale durante l’amministrazione di Nino Ferlito, e vice sindaco durante la sindacatura di Enrico Pappalardo.
La piazza lancerebbe un quarto candidato sindaco. Il nome che circola sarebbe quello di Alfio Trovato, consigliere comunale uscente del gruppo di opposizione Impegno Comune”. Trovato, cinque anni fa, fu eletto nella lista civica “La svolta” che sosteneva il sindaco Greco. Ma durante il percorso si è sganciato dal gruppo costituendo un gruppo indipendente insieme ai consiglieri Camillo Foti e Francesco Puglisi. Del gruppo dovrebbero far parte i fratelli Walter ed Ivan Siragusa, anche loro con un passato rispettivamente di consigliere comunale ed assessore durante l’amministrazione Pappalardo.
Si vocifera anche di un quinto candidato, ma il nome è avvolto nel mistero.
Barbara Contrafatto
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