Sarà ancora una volta la grande opera la protagonista della seconda edizione del Mythos Opera Festival, evento tra i più attesi dell’estate in Sicilia. E quella che si accinge a prendere il via, tra Catania e Taormina, sarà un’edizione ricca di novità e di artisti di fama internazionale. Il primo grande appuntamento è in programma il 10 agosto, nel Cortile Platamone di Catania, dove andrà in scena Tosca, opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini. A firmare la regia il maestro Enrico Stinchelli, quest’anno nella veste anche di direttore artistico del Festival, noto al grande pubblico per l’amata trasmissione radiofonica, La Barcaccia, condotta su Radio3.
“Riprendendo lo stile del Mythos Opera Festival che abbiamo inaugurato l’anno scorso – spiega Enrico Stinchelli – abbiamo pensato di privilegiare enormemente i giovani talenti. Abbiamo trovato delle voci strepitose. Quindi – conclude il direttore artistico del Festival – questa edizione sarà caratterizzata dal lancio di giovani, grandi voci internazionali, e al tempo stesso dall’impiego di grandi compagini, come per esempio l’Orchestra Filarmonica della Calabria”.
Il 12 agosto ancora il Cortile Platamone di Catania ospiterà Mascagni incontra Verga, con la regia del direttore d’orchestra Alberto Veronesi. Emozioni in musica ma non solo. Il concerto vedrà infatti l’incontro tra le famiglie Verga e Mascagni, che suggelleranno una riappacificazione storica.
Dal 22 agosto il Mythos Opera Festival si trasferirà al Teatro Antico di Taormina, uno dei più affascinanti scenari naturali al mondo. In quella data andrà in scena un concerto-gala dedicato alla Cavalleria Rusticana. Il 24 agosto si terrà uno degli eventi più attesi del Festival, l’Aida di Giuseppe Verdi, con l’omaggio a Giuseppe Di Stefano, uno dei più apprezzati tenori al mondo. A 10 anni dalla sua scomparsa, il Mythos Opera Festival dedica all’artista siciliano, orginario di Motta Sant’Anastasia, una serata con l’opera che lo ha reso celebre. La regia dell’Aida è affidata al senatore Nino Strano, già aiuto regista di Franco Zeffirelli e Mauro Bolognini. A curare il coordinamento, invece, sarà l’attore e regista Giancarlo Zanetti.
“Sarà una regia molto tradizionale – anticipa Nino Strano – perché io amo l’opera tradizionale. Sarà anche il retaggio del lavoro con il maestro Franco Zeffirelli e con Mauro Bolognini che mi ha portato a questo tipo di sensibilità”.
A Franco Zeffirelli sarà conferito il Premio Interzionale Giuseppe Di Stefano. “Inizieremo la serata con Coro e Orchestra, che eseguiranno le musiche di “Fratello sole, sorella luna” di Riz Ortolani – prosegue ancora il regista – e mostreremo delle immagini di quel film e alcuni flash di ‘Bisbetica domata’, di ‘Romeo e Giulietta’, di ‘Gesù di Nazareth’, insomma dei suoi film più importanti”.
A chiudere il Mythos Opera Festival, il 28 agosto, al Teatro Antico di Taormina, sarà La Traviata di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Filippo Arlia, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese e direttore musicale dell’intero Festival. Grande attenzione sarà dedicata anche quest’anno al cast artistico delle opere.
L’Orchestra Filarmonica della Calabria sarà protagonista di quasi tutti gli appuntamenti musicali della kermesse. Nel cast artistico anche il Coro Lirico Siciliano, diretto dal maestro Francesco Costa. A curare i costumi e le scene sarà l’Accademia delle Belle Arti di Catania, partner del Festival.
Ma il Mythos Opera Festival non sarà solo musica. Anche quest’anno ci sarà spazio per la riflessione. In questa seconda edizione riflettori accesi su inclusione e disabilità. “Abbiamo dedicato la prima edizione del Mythos Opera Festival, lo scorso anno, al femminicidio, nella consapevolezza che alcune opere, vedi la Carmen di Bizet, trattano proprio quel tema – spiega Gianfranco Pappalardo Fiumara, sovrintendente del Mythos Opera Festival e pianista di fama internazionale – Abbiamo voluto dedicare le opere di questa seconda edizione alla disabilità, perché attraverso la comunicazione di un linguaggio universale, quale quello della musica, e di un made in Italy perfetto, quale quello dell’opera, si possono sconfiggere le barriere architettoniche. Non a caso il 24 agosto, nell’Aida, avremo in scena una cantante con disabilità, che donerà al pubblico la propria arte. Il 28 agosto, invece, all’apertura della Traviata, avremo la presenza di un pianista con disabilità che, proprio grazie al linguaggio universale della musica – conclude Pappalardo Fiumara – è riuscito ad avvicinare i cuori più lontani”.
Redazione
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