La richiesta di archiviazione nei confronti del ministro Salvini, depositata dal Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, ha suscitato opposte reazioni. Come sempre accade, da qualche tempo, si è scatenato il tifo da stadio. Curva sud e curva nord. Ma i tifosi delle curve, è notorio, sono acefale. Non riflettono. Urlano, e parteggiano a prescindere.
Ho letto commenti insensati, livorosi, al limite dell’insulto, e meritevoli di querela. Specie da chi sperava che per Salvini la Procura concludesse in maniera diversa.
Allora, è bene chiarire alcuni punti.
1) Il Procuratore Zuccaro non fa politica. Non l’ha mai fatta. È uno dei migliori magistrati d’Italia, per competenza, correttezza, equilibrio e onestà intellettuale. Lo conosco bene da almeno 30 anni, e lo affermo con cognizione di causa.
2 ) Nella sua lunga carriera ha indagato tutti coloro che hanno commesso reati, senza guardare l’appartenenza politica. E le cronache giudiziarie lo confermano ampiamente.
3) La richiesta di archiviazione per Salvini si basa esclusivamente sulle risultanze investigative acquisite allo stato delle indagini.Tale richiesta è stata trasmessa al Tribunale dei Ministri il quale, entro 90 giorni, compie ulteriori indagini e, sentito il Pubblico Ministero, può decidere per l’archiviazione, oppure rimandare gli atti al Procuratore della Repubblica, con relazione motivata, affinché li rimetta al Presidente della Camera di appartenenza del Ministro. Il Presidente della Camera competente invia il fascicolo alla Giunta per le autorizzazioni a procedere. Questa, in sintesi, la procedura.
4) Una cosa va detta subito. Nessuno di coloro che hanno commentato la richiesta di archiviazione l’ha mai letta. Né avrebbe potuto. Trattasi, infatti, di un atto coperto dal segreto investigativo, che nessuno può conoscere. Tranne il Procuratore e i Giudici del Tribunale. Pertanto, come si fa a scrivere, commentare e sproloquiare su ciò che non si conosce?
5) Infine. Alcuni, polemicamente, si sono chiesti: ma perchè Zuccaro ha comunicato a Salvini che ha chiesto l’archiviazione? Fa così per tutti i cittadini che indaga? Ha voluto fare un favore a Salvini? Risposta molto semplice: lo prevede la legge! Perché, cosa che pochi conoscono, esiste una Legge Costituzionale che regola la materia dei procedimenti per i reati previsti dall’art.96 della Costituzione. Cioè quelli commessi dal Presidente del Consiglio e dai Ministri. Si tratta della Legge 16 gennaio 1989, n.1. Invito tutti i giuristi, più o meno improvvisati, a documentarsi prima di parlare a caso! Concludo: quando il ragionamento prevarrà sull’istinto diventeremo un Paese normale!
Enzo Guarnera
Gentile Avvocato. Guarnera, nessuno ha potuto leggere la richiesta di archiviazione e, quindi, neanche Lei. Pertanto come da a scrivere che ” si basa sulle risultanze investigative acquisite allo stato delle indagini”. Le scrivo questo perché sia io che lei possiamo basare la nostra opinione su quanto scritto dalla stampa. E la stampa ha scritto che la motivazione addotta dal procuratore è la non indagabilita’ in quanto il fatto si configura in scelta politica e, pertanto, sulla base del principio della separazione dei poteri, la magistratura non può ” giudicare” una scelta politica. Quindi, se questa cosa è vera, ( e io e Lei, non abbiamo altri strumenti per affermare che non lo è) ritengo sia un gravissimo vulnus costituzionale perché l’azione penale è obbligatoria e il reato penale è personale e proprio la separazione dei poteri garantisce che questi principi vengano applicati a tutti anche se le azioni vengano compiute da membri del governo. Se Zuccaro avesse richiesto l’ archiviazione perché si fosse convinto che il reato contestato ” non sussiste”, sarei completamente d’accordo accordo con Lei. Ma, a quanto pare, Zuccaro non valuta nel merito. E allora se domani un ministro decidesse, per ” scelta politica” di eliminare fisicamente , che so io, gli obesi, non sarebbe giudicabile? Con astremo rispetto.
Gentile Avvocato. Guarnera, nessuno ha potuto leggere la richiesta di archiviazione e, quindi, neanche Lei. Pertanto come fa a scrivere che ” si basa sulle risultanze investigative acquisite allo stato delle indagini”. Le scrivo questo perché sia io che lei possiamo basare la nostra opinione su quanto scritto dalla stampa. E la stampa ha scritto che la motivazione addotta dal procuratore è la non indagabilita’ in quanto il fatto si configura in scelta politica e, pertanto, sulla base del principio della separazione dei poteri, la magistratura non può ” giudicare” una scelta politica. Quindi, se questa cosa è vera, ( e io e Lei, non abbiamo altri strumenti per affermare che non lo è) ritengo sia un gravissimo vulnus costituzionale perché l’azione penale è obbligatoria e il reato penale è personale e proprio la separazione dei poteri garantisce che questi principi vengano applicati a tutti anche se le azioni vengano compiute da membri del governo. Se Zuccaro avesse richiesto l’ archiviazione perché si fosse convinto che il reato contestato ” non sussiste”, sarei completamente d’accordo con Lei. Ma, a quanto pare, Zuccaro non valuta nel merito. E allora se domani un ministro decidesse, per ” scelta politica” di eliminare fisicamente , che so io, gli obesi, non sarebbe giudicabile? Con astremo rispetto.
il clamore e le polemiche sono state alimentate da un passo che lo stesso procuratore ha rilasciato ai giornali, ossia che il ritardo occorso sarebbe stato dovuto ad una “scelta politica” che come tale è insidacabile dal giudice penale …
forse andava spiegato tecnicamente perché non si sono ritenuti i presupposti per l’integrazione del reato contestato, codice penale alla mano …