Una storia che sembra uscita fuori dalla penna di Walt Disney, l’amore appassionato che un gattino e una gattina – Arististide e Clotilde i nomi di fantasia – si sono giurati in uno dei posti più incantevoli del mondo, San Vito lo Capo, mentre i turisti si godono le vacanze, incuranti della love story scoppiata fra loro. Ora questa storia d’amore potrebbe continuare nel Nord Europa, grazie a due turisti olandesi che hanno approntato due passaporti per i micetti. Non è uno scherzo.
Tutto si svolge al camping El Bahira, dove l’amore per gli animali ha favorito in modo spontaneo la creazione di una comitiva di gatti, nella quale il randagio convive con lo stanziale e il bastardino con la razza pregiata, senza differenze di stirpe, di ceppi e di specie. È dentro questa comitiva che è scoccata la scintilla fra Aristide e Clotilde, non sappiamo come, ma immaginiamo… il corteggiamento, il colpetto di coda, lui che comincia a strofinarsi e lei che fa la smorfiosa; e poi il fidanzamento condito da effusioni, miagolii, gemiti al chiaro di luna, magari nella spiaggetta che El Bahira ha riservato agli animali.
Tutto sotto gli occhi di gente proveniente da tutto il mondo e di Brunella, l’asinella che ogni giorno trasporta in groppa grosse quantità di raccolta differenziata che si produce al villaggio. Nessuno immagina minimamente cosa stia succedendo nel cuore di Aristide e di Clotilde, come le loro vite siano state sconvolte da questa portentosa storia d’amore, che secondo i bene informati è scattata nei mesi estivi.
Passano i mesi e arriviamo a novembre. Due ragazzi olandesi si recano a El Bahira per fare climbing, l’arrampicata nella maestosa montagna che sovrasta il villaggio. Tutt’a un tratto restano colpiti da Aristide. Non solo per la bellezza del suo manto, ma anche per l’affetto e la gioiosità che esprime.
Ogni volta che vede gli amici olandesi, lui si stacca per qualche minuto dalla sua Clotilde e gioca con loro, fa le fusa, saltella, mentre la sua fidanzata si sdraia all’ombra dell’ulivo e osserva placidamente la scena e ogni tanto sbadiglia e chiude gli occhi. I due ragazzi olandesi – ignari della storia d’amore – si affezionano ad Aristide e lo battezzano con un nome inglese: Grey, grigio. E a un certo punto chiedono ai responsabili della struttura – anche loro inconsapevoli della love story – il permesso di portarlo a casa. Permesso accordato: il gatto, in Olanda, sarà in buone mani.
E però c’è un problema burocratico da risolvere: per trasportare Aristide in aereo, dentro l’apposita custodia per gatti, occorre il passaporto. I due ragazzi non si perdono d’animo e in pochi giorni espletano gli adempimenti necessari.
Nella terra dei tulipani, Aristide-Grey diventa un cittadino, pardon… un gattino olandese. Vive in una casa confortevole, circondato dall’affetto di tante belle persone, mangia e dorme regolarmente, ma si comporta in modo strano. Chissà perché, si chiedono i nuovi padroni.
Per scoprire l’arcano lo portano dal veterinario, un luminare in materia: “Il gattino sta bene – dice il dottore – è solo innamorato”. Innamorato? E di chi? Di una gattina olandese? Ma no, non è possibile: è qui da pochissimo tempo. L’amata è siciliana! I ragazzi contattano i responsabili di El Bahira, che dopo indagine attenta e approfondita, individuano la fidanzata. La quale, guarda caso, soffre della stessa malattia di Aristide: non gioca più, non fa più le fusa, non è più la stessa.
A El Bahira scattano le foto della gattina e le inviano in Olanda, dove la micia viene denominata Scruffy, che in inglese vuol dire trasandata. In realtà, Clotilde-Scruffy, trasandata appare davvero. Anche a lei la nostalgia ha giocato un brutto scherzo.
A quel punto, dopo vertice telefonico San Vito lo Capo-Amsterdam, si decide: i due gattini devono tornare insieme. Ma dove, a El Bahira o in Olanda? Nel frattempo si scopre che la gatta soffre di una malattia in un occhio. Niente paura: “Nel nostro Paese – propongono gli olandesi – abbiamo un veterinario specializzato per questo genere di patologie. Mandatela qui. La faremo operare. Se i felini si troveranno bene, possono rimanere qui, sennò faremo in modo di farli tornare in Sicilia”.
Detto, fatto. In Olanda viene espletato un altro passaporto: questa volta per Scruffy. Viene reperita anche la custodia per il viaggio, e però manca l’accompagnatore: un olandese che si rechi in vacanza a San Vito, o un sanvitese che si rechi in vacanza in Olanda, insomma qualcuno che porti la gattina dal suo fidanzato. Un po’ di pazienza micini, alla fine l’amore trionferà.
Luciano Mirone
Non raccontato tutto questo a Salvini xchè, lui va dicendo in giro che, di solidarietà si muore…
Anche noi abbiamo adottato la nostra Cilia dal Camping El Bahira ad aprile 2018 che ci ha raggiunti in aereo grazie all’aiuto dei volontari ENPA di Trapani.
Ora vive felice sul lago di Como