Scatta al Comune di Catania il conto alla rovescia per cercare di risanare il dissesto finanziario di 1 miliardo 600 mila Euro. Si è insediata, ieri mattina, nel Palazzo Comunale la Commissione straordinaria di liquidazione (Osl), nominata a seguito della dichiarazione di dissesto avvenuta con delibera di Consiglio comunale dello scorso 12 dicembre.  Una triade di esperti e professionisti composta da Teresa Pace, dirigente finanziario della Prefettura di Catania; Antonio Meola, segretario generale della Città Metropolitana di Napoli; e Giuseppe Sapienza, responsabile del Settore Finanziario e Tributi del Comune di Santa Venerina, è chiamata a sbrogliare una matassa che si presenta intricata.

Ad accogliere la Commissione c’era il sindaco di Catania Salvo Pogliese, il presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione, il capo di gabinetto del sindaco Giuseppe Ferraro e il vice segretario generale Marco Petino.

Il primo cittadino ha manifestato la piena collaborazione e disponibilità dell’amministrazione comunale per adottare i provvedimenti necessari per l’estinzione dei debiti, coi poteri e le modalità conferiti dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

La Commissione straordinaria di liquidazione ricevuta in municipio dal sindaco di Catania Salvo Pogliese. Sopra: il Palazzo comunale con il primo piano della Fontana dell’Elefante

Il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha incontrato i tre componenti dell’Osl in prefettura per augurare loro buon lavoro.

Per legge, la competenza della Commissione straordinaria di liquidazione riguarderà la gestione dei debiti e dei crediti maturati fino al 31 dicembre 2018, anno precedente all’ultimo bilancio stabilmente riequilibrato che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro novanta giorni dalla data di insediamento della Commissione.

Tra i primi atti compiuti dall’Osl c’è stata l’elezione del presidente, che i tre componenti hanno individuato in Teresa Pace.

Altro atto importante l’approvazione dell’avviso pubblico di avvio  della procedura di rilevazione delle passività del Comune al 31 dicembre 2018 e l’approvazione dei fac-simile dei modelli di istanza che dovranno essere utilizzati dai creditori per chiedere l’ammissione allo stato passivo. L’avviso e i fac-simile saranno pubblicati sul sito internet e all’albo pretorio del Comune di Catania e potranno essere scaricati per la successiva compilazione e presentazione all’Osl.

I creditori del Comune, entro il termine perentorio di sessanta giorni, dovranno presentare l’istanza di ammissione alla massa passiva dell’Ente, in carta libera, con tutta la documentazione idonea a dimostrare la sussistenza del loro credito, il relativo importo, ed eventuali cause di prelazione, indirizzata alla Commissione Straordinaria di Liquidazione del Comune di Catania. La presentazione potrà avvenire direttamente al protocollo del Comune di Catania in orario d’ufficio, oppure a mezzo di raccomandata, o anche a mezzo pec all’indirizzo: comune.catania@pec.it.

I fac-simile approvati sono due: uno generale rivolto a tutti i creditori e un altro più specifico da utilizzare per i crediti derivanti da rapporto di lavoro subordinato.

Scaduti i sessanta giorni, sulla base delle istanze pervenute, sarà possibile quantificare la consistenza effettiva dei debiti a carico dell’Osl. Comincerà da qui la successiva fase di reperimento dei fondi necessari al pagamento di tutti i debiti.

Secondo gli esperti della materia, si dovranno fare i conti con una normativa un po’ datata che da parecchio tempo si cerca di modificare.

Il Comune di Catania, da parte sua, dovrà mettere a disposizione della Commissione tutte le risorse finanziarie e patrimoniali di cui dispone. Non è da escludere un piano di alienazione di beni immobili di disponibilità comunale, che dovrà essere approvato dal Consiglio per fare cassa e procedere al pagamento dei debiti.

Alla luce dell’attuale quadro normativo – spiegano ancora gli studiosi della materia – sarà complicato e arduo il processo di risanamento del Comune di Catania. La situazione attuale non fa ben sperare. La  soluzione da più parti auspicata sarebbe da ricercare in una modifica legislativa che metta a disposizione della Commissione straordinaria delle risorse finanziarie aggiuntive che abbiano il duplice scopo di pagare i creditori nella misura maggiore possibile e nello stesso tempo di risanare il Comune.

“Ai neo nominati commissari liquidatori auguriamo buon lavoro a nome di tutti i lavoratori della città ed esprimiamo il nostro massimo sostegno.” Lo dicono i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci che aggiungono: “Sarà un compito arduo, considerata la gran mole di debiti che dovrà essere smaltita attraverso le procedure previste dalla legge e ci auguriamo che in tal senso da parte del governo centrale possano essere poste tutte le condizioni utili a garanzia di un percorso quanto meno impervio è possibile per giungere nel giro di pochi anni ad una soluzione definitiva. Nel contempo – aggiungono Rota, Attanasio, Meli e Musumeci, ricordando che il 30 marzo si terrà lo sciopero generale per chiedere maggiore vicinanza di tutta la politica e la deputazione locale sul caso Catania ed all’amministrazione più attenzione per i cittadini – continuiamo a chiedere un concreto aiuto da parte dello Stato e della Regione affinchè l’ente comunale possa ripartire con meno preoccupazioni, soprattutto in termini di messa in sicurezza del bilancio di previsione che ancora oggi, purtroppo, non si riesce a riequilibrare. Nei prossimi giorni chiederemo a sua eccellenza il Prefetto la convocazione di due nuovi incontri del tavolo tecnico con l’amministrazione comunale per confrontarci proprio sul preventivo 2019 e sulla raccolta dei rifiuti”.

Rosalba Mazza