“Non penso di essere la continuità di nessuno”. Lo ha ribadito tante volte, nel corso di questa campagna elettorale, Salvatore Russo, assessore uscente e candidato alla carica di sindaco di Zafferana Etnea. Russo, per tutti “Salvo”, 43 anni, è avvocato specializzato in diritto civile, amministrativo e tributario. Con lui un team di giovani. La fascia d’età dei candidati al consiglio va da 28 anni – Salvo Coco il più piccolo – a 52 anni – Fabio Marino, il più grande.
“#Progetto Polis – spiega Russo – nasce da un’idea di squadra in cui ognuno, dopo aver sposato il progetto del candidato sindaco, ha contribuito personalmente all’allestimento del programma. Mi accompagna, in questo percorso, una squadra di giovani, tutti attivi nel sociale, inseriti nel mondo del lavoro, che hanno voglia di spendersi per il proprio paese con passione e competenza”.
Perché si sta candidando?
“Perché insieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di fare un progetto comune per il bene del paese. Stiamo mettendo in gioco competenza, professionalità, impegno e passione, ma anche coraggio, uno dei requisiti fondamentali per fare politica. Dall’esterno tutti sono bravi a lamentarsi e ad accusare, ma non tutti hanno il coraggio di metterci la faccia”.
I punti salienti del suo programma?
“Quattro: ricostruzione, pianificazione, riqualificazione dell’Ottobrata, e turismo. La ricostruzione è un argomento su cui sono documentato grazie al mio ruolo di assessore uscente all’urbanistica. Va rivista la pianificazione del territorio anche alla luce del terremoto dello scorso 26 dicembre che ha sconvolto soprattutto le frazioni. Con riguardo all’Ottobrata ho in mente di istituire una fondazione al posto del comitato organizzatore. La fondazione sarà un soggetto giuridico autonomo scorporato dall’amministrazione che potrà accedere a bandi di finanziamento. Il settore gastronomico dell’Ottobrata dovrà essere restituito ad operatori economici di Zafferana, ma senza possibilità di cedere a terzi le licenze. L’Ottobrata dovrà lasciare un segno tangibile sul territorio, infatti una parte dei proventi dovrà essere reinvestita in opere e ristrutturazioni a beneficio della collettività. Con riguardo al turismo, penso che occorre puntare su servizi di qualità ed assicurare pulizia e decoro urbano per attrarre altri visitatori. Abbiamo in mente di istituire una tassa di soggiorno, così come avviene in tutto il mondo, in modo da poter reinvestire il ricavato in attività di questo genere: penso ad un transfert che dalla piazza di Zafferana raggiunga Taormina e l’Etna. Abbiamo al vaglio lo studio di un sistema di videosorveglianza efficiente che garantisca al paese sicurezza e prevenga i reati ambientali o edilizi”.
In questi ultimi cinque anni è stato assessore all’urbanistica. Cosa ha fatto e cosa avrebbe voluto fare?
“Ho lavorato silenziosamente portando avanti tanti progetti, soprattutto per quanto riguarda la ristrutturazione di alcune scuole e palestre scolastiche. Fra poco sarà bandita la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori necessari alla realizzazione del Palazzetto dello Sport che avrà 400 posti, e un impianto regolamentare Coni che potrà essere utilizzato come campo da calcetto, da basket e da pallavolo. Abbiamo già una serie di finanziamenti per le energie alternative. Si è lavorato moltissimo per ridare un tetto agli abitanti dopo il terremoto dello scorso 26 dicembre e per le case popolari”.
Cosa pensa delle dimissioni in massa dei consiglieri avvenuta nel 2017?
“All’epoca non ero più consigliere: mi ero dimesso nel 2014 per assumere l’incarico di assessore, carica per la quale mi accusano che mi sarei dovuto dimettere nel 2017. Non l’ho fatto perché ho scisso l’attività politica dall’attività amministrativa. Due anni fa sono successe delle vicende che hanno portato i consiglieri a fare la scelta di dimettersi, per dare un segnale, lasciando l’attività amministrativa monca di un organo fondamentale, quale è il consiglio comunale”.
Cosa invidia al sindaco uscente Alfio Russo, di cui lei è stato assessore?
“La grande determinazione nel portare avanti delle decisioni”.
La sua candidatura si pone in continuità con l’amministrazione uscente?
“Si può parlare di continuità solo quando vi è lo stesso sindaco che si ripropone. La mia squadra è un apparato completamente nuovo e diverso”.
Rosalba Mazza
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