“Mi scuso con gli elettori, ma non mi candido alla carica di sindaco di Zafferana Etnea. Alcuni componenti della mia lista sono stati vittima di intimidazioni allo scopo di non farli presentare. C’è stata una sorta di gioco al massacro. Sono molto amareggiato per come sono andate le cose. Non pensavo che a Zafferana potessero succedere cose di questo genere”.
A parlare al telefono è Mario Torrisi, aspirante alla poltrona di primo cittadino del piccolo paese ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa. Non sappiamo a cosa si riferisca, fatto sta che all’ultimo momento, e anche un po’ a sorpresa, svanisce la candidatura del quinto candidato a sindaco e quindi della sua lista a sostegno.
Accuse forti quelle di Mario Torrisi, 62 anni, imprenditore, tanti anni passati a svolgere il ruolo di assessore o di consigliere comunale. Torrisi nel 2009 aveva già tentato la corsa a primo cittadino in competizione con l’uscente Alfio Russo, piazzandosi secondo.
Cosa è successo? In realtà, secondo le voci che circolano in paese, alcuni candidati della sua lista (un quarto), dopo aver deciso di partecipare alla competizione, all’ultimo momento e in maniera del tutto inaspettata, ieri sera (ovvero appena un giorno prima del termine di scadenza della presentazione delle liste), abbiano deciso di ripensarci. Secondo Torrisi, il motivo di questo ripensamento sarebbe da ricercare nelle minacce e nelle intimidazioni a vario titolo fatte pervenire ai candidati.
In tanti si chiedono cosa sia veramente accaduto. Sta di fatto che Torrisi non ha ritenuto di aggiungere altro. Lavorava alla sua candidatura e alla composizione della sua lista da mesi, da molto prima che venissero allo scoperto gli altri candidati. La sua partecipazione dava fastidio? Ed eventualmente a chi? Sono questi gli interrogativi che poniamo e sui quali si spera di trovare una risposta nei prossimi giorni.
Rosalba Mazza
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