Potrebbero essere 150 i morti del naufragio avvenuto al largo delle coste di Al Khoms, in Libia. Lo scrive su Twitter il portavoce dell’Unchr per l’Africa e il Mediterraneo/Libia, Charlie Yaxley, che chiede “un cambio di approccio” nella gestione dei flussi migratori, “è urgente salvare le vite in mare”. “Le notizie che arrivano parlano di un grande naufragio al largo delle coste della Libia, sarebbero state salvate 150 persone e riportate in Libia: uno dei sopravvissuti riferisce che un grande gruppo è morto in mare, le stime parlano di 150” vittime, riferisce il portavoce. E “se queste cifre sono corrette – denuncia – si tratta della peggiore perdita di vite umane nel Mediterraneo nel 2019. Un dato che ci ricorda, se necessario, che ci deve essere un cambio di approccio sulla situazione nel Mediterraneo. E’ urgente salvare vite in mare”.
“La peggiore tragedia nel Mediterraneo di quest’anno” scrive su Twitter anche l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. “Deve riprendere ADESSO – esorta – il soccorso in mare, la fine dei campi di detenzione dei migrati in Libia, aumentando i percorsi sicuri per uscire della Libia, prima che sia troppo tardi per molta gente disperata”.
Secondo quanto comunica la Marina libica, dopo il naufragio risultano dispersi 115 migranti. Il portavoce Ayoub Qasim ha spiegato all’agenzia Dpa che erano 250 i migranti a bordo dell’imbarcazione affondata e che 134 sono stati salvati dalla Guardia Costiera libica, mentre è stato recuperato il corpo senza vita di un’altra persona. “Le altre persone risultano ancora disperse”, ha precisato Qasim, aggiungendo che tra le persone “tratte in salvo” ci sono migranti di Paesi arabi e africani (Adnkronos).
Nel frattempo si apprende che è ‘ bloccato da più di 12 ore in mare aperto, tra Lampedusa e Malta, ma in acque di competenza maltese, a 50 miglia dalla costa, il motopeschereccio di Sciacca (Ag) “Accursio Giarratano” dopo che, la notte scorsa, l’equipaggio ha soccorso un gommone con a bordo almeno una cinquantina di migranti.
Malgrado l’allarme lanciato, le autorità costiere di Malta hanno fino a questo momento negato l’autorizzazione all’approdo.
Il natante è dunque fermo in attesa di istruzioni. Il comandante del motopeschereccio riferisce che le persone a bordo del gommone hanno tentato di salire sul suo natante: “Non conosciamo la loro nazionalità, non possiamo lasciarle alla deriva, vorremmo poterle consegnare ad una autorità marittima disponibile, sia italiana che maltese”.
Della vicenda è stata informata la Capitaneria di Porto Empedocle (Ansa).
Nella foto: migranti su un barcone mentre attraversano il Mediterraneo (repertorio)
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