Anastasio Carrà, sindaco leghista di Motta Sant’Anastasia, non ci sta. E risponde in modo piccato agli attacchi del collega (o ex collega) Nino Di Guardo, fino a pochi giorni fa primo cittadino di Misterbianco (comune sciolto per infiltrazioni mafiose), che ha fatto delle accuse pesanti nei suoi confronti: “Il provvedimento di scioglimento – secondo Di Guardo – è stato innescato dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini su pressione di Carrà”. Pomo della discordia: la discarica di rifiuti più grande della Sicilia orientale che, pur trovandosi in territorio di Motta, è più vicina alla città di Misterbianco e sprigiona i suoi miasmi che danneggiano entrambe le comunità.
In pratica Di Guardo afferma che lui è uno strenuo oppositore della struttura, mentre Carrà sarebbe “amico della discarica” tramite il presidente della Oikos (la ditta che gestisce l’impianto) Domenico Proto, recentemente condannato a sei anni (in primo grado) per corruzione. E quindi, per rimuovere l’ostacolo principale, afferma Di Guardo, si sarebbe organizzato un “complotto leghista” concretizzatosi una settimana fa con lo scioglimento del Consiglio comunale di Misterbianco.
È da tempo, in verità, che Di Guardo accusa il collega di Motta di essere in “conflitto d’interessi”, dato che quest’ultimo ha un figlio che lavora da anni nell’ambito dei rifiuti: prima alle dipendenze della Oikos, poi, secondo una denuncia della trasmissione Le Iene, dell’impresa Senesi, che a Motta si è aggiudicata l’appalto per lo smaltimento della spazzatura grazie a ben sei provvedimenti d’urgenza firmati dal sindaco, quando la legge ne prevede al massimo due. Carrà è indignato da queste accuse e passa al contrattacco.
“Io avrei fatto pressione su Salvini? Una follia. Ho il massimo rispetto per le istituzioni e credo che se un prefetto giunge alla conclusione di proporre al ministro dell’Interno di sciogliere un Consiglio comunale per mafia, vuol dire che ha delle prove che gli consentono di poterlo fare. Sicuramente ci sono stati degli organi investigativi che in maniera professionale hanno svolto delle indagini e, sulla scorta di questo, hanno relazionato al prefetto, il quale ha segnalato certe anomalie al ministro. In ogni caso, il Consiglio comunale di Misterbianco è stato sciolto da questo governo a guida Pd (il partito di Di Guardo), non dal precedente. Credo che Di Guardo, invece di protestare in questo modo, dovrebbe far valere le sue ragioni nelle sedi opportune. Lui dice che io sono pro discarica. Non è vero. Ho sempre dato parere contrario, tranne in una circostanza in cui la Regione siciliana, dato che ero appena stato eletto sindaco (14 luglio 2014) mi ha imposto di confermare le valutazioni dei colleghi che mi avevano preceduto”.
Quindi lei ha sempre espresso parere contrario?
“Sempre. Ho impugnato qualsiasi provvedimento a favore della discarica. Infatti alcuni mesi dopo (dicembre 2014) ho votato favorevolmente al progetto della chiusura della discarica”.
Di Guardo dice che suo figlio e suo nipote lavorano alla Oikos.
“L’ex sindaco Di Guardo mente sapendo di mentire. Mio figlio ha cominciato a lavorare alla Oikos nel 2009, ben sei anni prima che io diventassi sindaco. È stato licenziato circa tre anni fa e grazie a una legge nazionale è stato riassunto, assieme ad altre 670 persone, in una società che opera nello stesso settore che ha vinto l’appalto a Catania. Mio nipote addirittura è stato assunto dodici anni fa, quindi mi chiedo quale sia questo rapporto vincolante con la discarica. Non c’è alcuna forma di incompatibilità. A Di Guardo però vorrei ricordare un’altra cosa”.
Quale?
“Che mentre il comune di Motta si è costituito parte civile nel processo ‘Terra mia” contro il re delle discariche Domenico Proto (con il riconoscimento del danno di 100mila Euro), il comune di Misterbianco non lo ha fatto”.
Perché?
“Questo dovete chiederlo a lui. Fatto sta che io, che sarei pro discarica mi costituisco, lui che è contro non lo fa”.
Qual è il suo rapporto col presidente della Oikos?
“Di conoscenza”.
Non si sente condizionato da questo rapporto?
“Assolutamente no. L’ultimo parere contrario alla discarica l’ho dato qualche mese fa. Un provvedimento preso in sinergia proprio col sindaco di Misterbianco. Ma se malgrado questo, la Regione Sicilia rinnova per altri dieci anni l’area per scaricare i rifiuti, cosa può fare un sindaco?”.
Ci sono degli errori commessi dai suoi predecessori?
“Beh, vediamo chi è andato a Palermo ad esprimere certi pareri favorevoli e ci facciamo un’idea”.
Può fare i nomi?
“Nel 2007 il sindaco Santagati, nel 2008 il vice sindaco Occhipinti, nel 2012 il sindaco Giuffrida”.
Quindi lei sta dicendo che ci sono delle responsabilità in chi l’ha preceduta?
“No, questo non lo posso dire, però voglio dire che mi sono ritrovato con una discarica che ha avuto i pareri favorevoli all’ampliamento”.
Sì, ma che giudizio dà sui pareri dei sindaci precedenti?
“Nessun giudizio. C’è la magistratura che indaga, c’è un processo per corruzione, ci sono delle condanne. Io faccio il sindaco, non il giudice”.
È vero che è stato a pranzo con Proto?
“Anche questa è una bufala incredibile. Io ero per conto mio e lui per conto suo nello stesso ristorante, ma eravamo distanti. Non eravamo nello stesso tavolo, quindi di cosa stiamo parlando? Ma a questo punto una domanda vorrei farla io: un sindaco può difendersi da uno scioglimento di un Consiglio comunale per mafia accusando un collega di un paese limitrofo?”.
A prescindere da queste accuse, quali sono i suoi rapporti con Di Guardo?
“Neanche ci salutiamo. Una volta abbiamo partecipato a una conferenza, nella quale mi ha elogiato, dicendo che mi ero unito nella lotta contro la discarica. Io ho riposto affermando di essere sempre stato contro la discarica. Dopodiché ha cominciato ad accusarmi, tirando in ballo anche il mio secondo figlio, che, a parere di Di Guardo, sarebbe un dipendente della discarica. Il mio secondogenito è disoccupato e non ha mai lavorato per la Oikos”.
Luciano Mirone
In riguardo alle dichiarazioni messe a verbale dal neosindaco di Motta Sant’Anastasia nella Conferenza dei servizi del 14/07/2014 e più precisamente:
– relativamente al periodo: “ha chiesto notizie all’organo tecnico del comune e presenta una breve e concisa relazione di cui dà lettura e che viene allegata al presente verbale”. Tale breve e concisa relazione prodotta dal Dirigente dell’Area tecnica Ing. A. Di Rosa si articola come risposta in tre punti riguardanti la materia della Conferenza dei Servizi de qua.
Nella risposta al p.to a sembrerebbe che l’Ing. Di Rosa non sia a conoscenza della richiesta di delocalizzazione formulata dal Sindaco pro tempore Dott. Giuffrida nella Conferenza dei Servizi del 10/04/2014 e nel conseguente Tavolo Tecnico del 17/04/2014 durante il quale il Comune di Motta presentò un documento motivato con richiesta di revoca del Decreto n. 221 e/o di delocalizzazione dell’Impianto (verbale e copia del documento acquisiti agli atti del Comune di Motta prot. 6795 del 18/04/2014).
Nella risposta al p.to b non si tiene a precisare che le Conferenze dei Servizi che si tennero nel 2008 per il rilascio dell’A.I.A. n. 221, non ebbero, in alcun modo a trattare la materia della destinazione urbanistica, né il Comune di Motta venne mai invitato ad esprimersi così come neanche il D.R.U. e che pertanto, manca, nei fatti, un provvedimento sostanziale di mutazione della destinazione urbanistica.
Nella risposta al p.to c non si tiene conto, nel suggerimento “burocratese” dell’Ing Di Rosa, delle, ormai dimostrate, consapevolezze scientifiche della nocività di tali impianti che la legge pone, pacificamente, ad oltre tre chilometri dai centri abitati e che già nel 2002 il Commissario per l’Emergenza aveva posto ad oltre due chilometri da scuole ed ospedali, distanze assolutamente non rispettate dall’Impianto in questione.
– Relativamente al periodo: “Dà inoltre lettura del parere favorevole già rilasciato all’epoca dal comune di Motta Sant’Anastasia, datato Maggio 2008 e della nota del 2012 dell’allora Sindaco di Motta Sant’Anastasia con la quale tali pareri venivano riconfermati”. Non si può, certamente, sottacere della sciagurata firma dell’allora Sindaco Santagati su un documento predisposto dall’Ufficio Tecnico del Comune anche allora diretto dall’Ing. Di Rosa.: “Accertata la coerenza dell’impianto, per ciò che concerne le Migliori Tecniche Disponibili (B.A.T.)così come previsto dal D.Lgs. 59/2005, utilizzate per la sua realizzazione ed i processi produttivi previsti”
Cosa diversa è il documento del 2012 del Sindaco Giuffrida, chiamato ad esprimersi, ad un tavolo tecnico, su tematiche ambientali riguardanti ben quattro Decreti di A.I.A., fra cui il n. 221 del 2009, risalenti alle precedenti Amministrazioni. Non venne trattato, non essendo sede di Conferenza dei Servizi, né il rilascio né tantomeno il rinnovo di Decreti in vigore.
– Relativamente al periodo:”Dà inoltre lettura di uno studio epidemiologico dell’Università di Catania che si allega al presente verbale”, si può assolutamente affermare l’irrilevanza di tale studio attesa l’incongruenza temporale fra il periodo di osservazione e lo sviluppo dell’Impianto Oikos.
Infatti, leggendo attentamente, si rileva che il periodo in esame risulta essere intero per la fase 2003-2005 e parziale dal 2006 al 2008 e che l’incremento dei tassi standardizzati dei fenomeni tumorali osservati, inferiori a 3,84, viene considerato poco significativo.
Sarebbe stato più saggio, a parere dello scrivente Comune, tenere conto del fatto che la discarica di Tiritì abbia iniziato ad abbancare nel 2007 (A.I.A. 562) ed abbia continuato, ad Autorizzazione scaduta, fino a metà 2013 data d’inizio degli abbancamenti in contrada Valanghe d’Inverno (A.I.A. 221), che proseguono a tutt’oggi.
Non si capisce se per ignoranza o per malafede (ci auguriamo la prima) il neosindaco Carrà abbia prodotto uno studio epidemiologico di un periodo di osservazione che nulla o poco, anzi pochissimo, ha a che vedere con il periodo di abbancamenti più rilevanti dell’intera storia degli Impianti Oikos.
La conferenza di servizi per l’autorizzazione del’ AIA avviene ogni 5 anni . La prima è stata nel 2009 . La seconda nel 2014 . Non si comprende come il Sindaco Giuffrida ( cioè io ) abbia dato parere positivo nel 2012 ! Una conferenza di servizi anomala . ?