Estorce soldi al titolare del Patronato al quale si era rivolto per ottenere il reddito di cittadinanza, ma non fa i conti con la determinazione dello stesso che si rivolge ai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (Catania), che lo arrestano nella flagranza del reato di estorsione continuata. L’estorsore è il 35enne Alessio VIRGILLITO, pregiudicato di Motta Sant’Anastasia. La vittima, come detto, il gestore di un CAF, il quale ha raccontato ai militari di essere stato precedentemente vittima dell’odioso reato perpetrato con violenza dal 35enne.
I carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima che, nelle sue dichiarazioni, ha raccontato che nel gennaio dello scorso anno aveva assistito VIRGILLITO nell’iter burocratico per la richiesta del “reddito di cittadinanza”, poi concessogli e percepito.
L’efficienza lavorativa della vittima deve probabilmente aver impressionato il malvivente, se una decina di mesi dopo, in particolare nello scorso mese di novembre, quest’ultimo lo ha nuovamente interpellato pretendendo stavolta, in maniera “energica” e con modalità inequivocabili, i soldi di cui egli era in possesso in quel momento, necessari a suo dire per aiutare un amico in difficoltà economiche per essere stato da poco scarcerato.
La vittima, fiutato il guaio in cui si sarebbe potuto cacciare, ha preferito consegnare i soldi contenuti nel suo portafoglio (620 euro), nella speranza che tutto avesse fine.
Speranza vana. Dopo circa due mesi (siamo nello scorso gennaio), VIRGILLITO si è ripresentato alla vittima addebitandogli la causa della presunta cessata erogazione del reddito di cittadinanza e, mentre ingenuamente il malcapitato stava apprestandosi a controllare al computer la regolarità della pratica, l’estortore lo ha colpito con un violentissimo pugno in pieno volto facendolo stramazzare a terra.
Nei giorni successivi l’estortore, anche tramite WhatsApp, ha ribadito al malcapitato la richiesta di ulteriori 500 euro, tanto che quest’ultimo, posto di fronte all’impossibilità di soddisfarle, si è rivolto ai Carabinieri per porre fine alla brutta storia.
Tutto si concludeva grazie all’organizzazione investigativa dei militari dell’Arma, che si appostavano nei pressi dell’ufficio della vittima, dove quest’ultima consegnava al malvivente dieci banconote da 50 Euro. Gongolante per il facile colpo messo a segno, e colto nella flagranza di reato, Virgillito è stato arrestato e tradotto nel carcere catanese di piazza Lanza, dove permarrà in stato di detenzione come disposto dal G.I.P. nell’udienza di convalida dell’arresto.
Nella foto: Alessio Virgillito
Barbara Contrafatto
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