Cinque persone positive al coronavirus a Zafferana Etnea, comune di 9mila 500 abitanti in provincia di Catania. Questi i numeri ufficiali, ma, secondo le voci di paese, potrebbero essere almeno di più.
Dei cinque casi conclamati tre sono residenti, altri due no. Quattro di loro appartengono allo stesso nucleo familiare: padre, madre e i loro due figli. Sembrerebbe che proprio i figli, di ritorno dalla Lombardia, abbiano contagiato gli anziani genitori. Starebbero tutti meglio e addirittura, il padre ultraottantenne, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Acireale, è stato estubato nei giorni scorsi e le sue condizioni sarebbero in netto miglioramento. Gli altri tre sono in isolamento a casa ed anche le loro condizioni non destano preoccupazione.
Il quinto accertato è un giovane molto conosciuto della frazione di Fleri, Alessandro Russo, che si trova ricoverato da due settimane nel nosocomio San Marco di Catania. E’ stato lui stesso, appena giunto in ospedale, a dare l’annuncio (il 19 marzo scorso) della malattia pubblicando un post sui social: “Giusto per evitare che passino notizie non veritiere vi comunico che ho il Coronavirus. Sono ricoverato solo per monitorare la situazione, non ho nessun problema respiratorio e mia moglie sta bene. Per favore vi chiedo di evitare di contattarmi. Vi ringrazio tutti per la vicinanza ma non riesco a rispondere a tutti”.
In questo periodo di emergenza epidemiologica, il Comune si è preoccupato dei familiari degli ammalati. “Grazie alla preziosa collaborazione della Misericordia e della Protezione Civile – scrive il sindaco Salvo Russo su facebook – abbiamo attivato un servizio di assistenza domiciliare per i familiari degli ammalati rimasti a casa per la quarantena. Proprio agli amici della Misericordia e della Protezione Civile rivolgo, ancora una volta, il mio più profondo sentimento di stima per tutto quello che stanno facendo in questo momento”.
Il primo cittadino lamenta la difficoltà di acquisire le giuste informazioni sul numero dei contagiati: “In questi giorni di emergenza, avere notizie ufficiali è molto complicato. Le informazioni non arrivano mai formalmente e, purtroppo, devono essere acquisite per le vie brevi. Per questo, insieme ad altri ventotto colleghi della provincia, abbiano inviato una nota ufficiale al Presidente dell’Anci Sicilia (Associazione nazionale comuni italiani, ndr.) e al Segretario generale affinché si facciano promotori di una direttiva che consenta a noi sindaci di essere messi al corrente ufficialmente di quello che succede nel territorio. Essere informati tempestivamente permetterebbe di adottare le opportune attività di prevenzione e tutela. Per compensare questa carenza con i medici di base della nostra comunità, abbiamo fatto rete per scambiarci informazioni e dati. A loro va il mio più sentito ringraziamento per la grande collaborazione e professionalità”.
Una notazione contro coloro che polemizzano: “Non riesco a trattenere un pensiero per coloro che in questi giorni hanno sempre qualcosa da ridire. Mi rivolgo a tutti questi opinionisti. Sforzatevi di avere rispetto nei confronti di coloro che stanno affrontando con senso di responsabilità e del dovere, la crisi più difficile del secondo dopoguerra. E’ il momento di stare uniti, senza fumose polemiche e riscoprire il senso di comunità”.
Rosalba Mazza
Perché li hanno fatto entrare ?queste persone Non sono responsabile Perché grazie a questa loro grande bravura hanno messo a rischio i propri genitori parenti e tutti coloro che sono stati a contatto con loro la massima colpa la do al governo che ha dato la libertà di viaggiare veramente un grande applauso
In questo momento così difficile credo che ognuno di noi, responsabilmente , debba attenersi scrupolosamente alle indicazioni del ministero della Salute. Restando a casa mettiamo al sicuro noi stessi, i nostri cari e gli altri dal contagio, anche involontario, del virus. #iorestoacasa