Oggi pomeriggio alle 15 sarà celebrato il primo funerale laico in diretta streaming in tutto il mondo. La salma è quella di Fiorino Donina, Cancelliere del Gip di Parma, morto nei giorni scorsi a causa del Coronavirus.
Una cerimonia che si svolgerà in una modalità inusuale, l’unica in questo momento: on line. “I familiari e gli amici più intimi saranno in collegamento con Zoom, ma la cerimonia sarà trasmessa in live streaming su Facebook per consentire ai numerosi amici sparsi in tutta Italia di poter essere virtualmente presenti”.
A darne notizia, da Catania, è Mirella Mancuso, moglie del celebrante laico Richard Brown, il console onorario britannico al quale la Regina Elisabetta, alcuni anni fa, ha conferito una importante onorificenza per il suo lavoro trentennale in Sicilia.
Un raggio di sole in un momento in cui il pianeta è avviluppato dal dolore e dal dramma. Richard Brown – Formatore di cerimonie uniche (donde il sito cerimonieuniche.it), di cui Fiorino Donina è stato studente – celebrerà il rito funebre da Catania, attraverso un ponte con Parma, con Brescia (città di Fiorino) e con tutto il mondo.
“In questi momenti di sgomento e di angoscia – dice Mirella – , l’impossibilità di congedarsi dai propri cari, la necessità di lasciarli andare senza un saluto, senza quei riti che segnano il passaggio in tutte le civiltà, aggiunge dolore al dolore”. Ecco allora che gli amici, in poche ore, hanno organizzato i funerali online.
La scomparsa di Fiorino Donina ha lasciato un vuoto tra tante persone, soprattutto a Parma e a Brescia. Scrive di lui Roberto Longoni de La Gazzetta di Parma: “Fiorino Valentino Donina ha chiuso gli occhi per sempre all’ospedale di Oglio Po. Per otto giorni ha lottato con il coronavirus; poi, all’improvviso, come spesso accade con il covid-19, tutto è precipitato. Alle 21,30 il suo cuore si è fermato. Cancelliere esperto del nostro tribunale, Donina aveva da poco compiuto 59 anni”.
Nello scorso novembre si era sposato con rito laico col compagno Emilio (impegnatosi strenuamente per allestire quest’ultimo saluto), dopo alcuni anni di convivenza, ma “il suo sogno – dice Richard – era quello di ripetere, fra la primavera e l’estate, il suo matrimonio in un bellissimo bosco”.
“Ecco perché – seguita Mirella – il marito e gli amici più intimi hanno chiesto a Richard di organizzare questa particolare cerimonia. Non so se sia mai stata immaginata una cerimonia funebre on line, ma di certo, in questi momenti, diventa una necessità anche trovare modalità nuove per rispondere a situazioni inedite”.
“Sornione, sorriso e battuta sempre a fil di labbra – scrive ancora Longoni – , Fiorino Donina sapeva stare nella realtà quotidiana, con gli altri, bravo a cogliere ciò che unisce e a tralasciare ciò che può allontanare. Scrupoloso e attento, il suo lavoro, lo faceva con passione. E lo arricchiva con il valore aggiunto di una grande umanità”.
“Fiorino – aggiunge il console britannico – aveva una cultura filosofica e religiosa eccezionale. Amava l’indagine teologica: da alcuni anni si era allontanato dalla Chiesa cattolica per abbracciare quella anglicana e successivamente quella valdese, fino a diventare agnostico. L’ho avuto come studente di Celebrante laico di cerimonie uniche. Era fantastico. Sicuramente gioirà per il funerale che gli stiamo organizzando”.
“Mancherà, Fiorino – dice La Gazzetta di Parma – , mancherà all’ufficio del Gip, così come tra i magistrati e i colleghi”. Mancherà anche alla “sua” montagna che frequentava spesso, ai gatti e alle galline del giardino di casa, alla sua cara mamma di 89 anni che viveva con lui e con Emilio.
Luciano Mirone
Grazie a voi.Accompagnare e salutare un amico nel suo ultimo viaggio, un gesto consolatorio per chi lo ha amato..
Ritrovare un gesto di civiltà in un periodo così doloroso come quello che viviamo in questi giorni. Quanto dolore aggiunto nella solitudine della morte.
Grazie .
Silvia
L’articolo non riporta un dato molto importante nel percorso di (allontanamento dalla) fede di Fiorino e del suo impegno per un paese più laico, umano e civile. Fiorino Donina era infatti il referente per la provincia di Mantova dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che è l’associazione di promozione sociale che gratuitamente offre i corsi di formazione per i celebranti laico umanisti del progetto Cerimonie Uniche. Nel ricordare Fiorino non possiamo non ricordare i suoi valori e l’impegno come attivista per un mondo più umano.
Roberto Grendene
segretario UAAR – http://www.uaar.it
Sarebbe possibile assistere al funerale da un link pubblico di Facebook, per chi non ha un account? Potete condividerlo in un post gentilmente. Ringrazio anticipatamente. Condoglianze ai familiari e al marito.
Roberto Grendene dice bene: senza l’apporto dell’UAAR e di Cerimonie Uniche, l’Italia sarebbe più povera. Fiorino lavorava per promuovere i valori sostenuti dall’UAAR da sempre, ed era orgoglioso di essere sia referente UAAR che celebrante di Cerimonie Uniche, proprio perché (come ho avuto modo di dire nella cerimonia) capiva come la laicità rigorosa è necessaria per garantire l’armonia sociale, perché la laicità accetta le persone di tutte le fedi e di nessuna, senza operare quelle discriminazioni insidiose e quei giudizi faziosi che hanno nel passato così condizionato la libertà individuale e collettiva.
Colgo questa occasione triste per fare un pubblico ringraziamento alla UAAR per il suo lavoro nel diffondere la cultura delle celebrazioni laico-umaniste ed in particolare al nostro formatore Richard Broun che per primo in Italia ha introdotto un metodo per svolgere queste cerimonie.
La libertà di scelta è un valore fondamentale ed assume un significato ancor più grande quando parliamo di scelte che riguardano la Vita e la Morte, da sempre due lati della stessa medaglia.
Fiorino quella medaglia l’ha vinta con il suo esempio e la sua vita e Noi siamo stati onorati di poter partecipare, anche se in una modalità isolata, alla sua cerimonia di commiato.