“Come molti avranno già letto sono stato nominato Presidente del Parco dell’Etna”. E’ l’incipit con il quale Carlo Caputo, ex sindaco di Belpasso (Catania) annuncia di essere stato nominato dal governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, alla carica più rappresentativa del Parco dell’Etna.
“Spero di scrivere – dice Caputo – una nuova pagina d’impegno e contribuire alla buona gestione di questo Ente di tutela e valorizzazione”.
“Intendo definire programmi ed obiettivi – afferma – seguendo un metodo di partecipazione e condivisione con tutti gli attori istituzionali e associazioni del territorio, senza guardare interessi campanilistici ma mirando ad avere una visione del Parco.
Ringrazio il Presidente della Regione Nello Musumeci e tutti i membri del governo per la fiducia riposta nella mia persona”.
Una nomina, quella di Caputo, arrivata dopo due anni di commissariamento del parco, e una serie di polemiche anche aspre sul suo nome. Il gruppo del M5S alla Regione Sicilia, capitanato dalla deputata di Belpasso, Gianina Ciancio, ha sempre criticato il nome dell’ex sindaco quale papabile alla successione dell’ex presidente Marisa Mazzaglia, poiché ritenuto poco competente in materia di tutela dell’ambiente, per il quale – a parere dei rappresentanti pentastellati – non è mai apparso così impegnato. Ad acuire le accuse, il disegno di legge formulato dall’attuale deputato regionale di Diventerà bellissima Giuseppe Zitelli, ex vice sindaco di Caputo proprio a Belpasso, che, assieme al collega di Adrano, Bulla, ha proposto di eliminare alcuni vincoli ambientali posti sull’Etna che negli ultimi decenni hanno impedito di riempire di cemento alcune zone di pregio naturalistico.
Pollice verso nei confronti di Caputo, nei mesi scorsi, anche all’interno della Commissione regionale preposta a fornire il nome del presidente dell’ente al governatore siciliano, al quale sarebbe spettata, comunque, l’ultima parola. A mettersi contro, in passato, il M5s, il centro sinistra e la parte di Forza Italia rappresentata dall’ex sindaco di Belpasso, Alfio Papale, che di Caputo è stato riferimento per tanti anni, fino alla rottura del 2013 (quando Carlo è diventato primo cittadino del paese etneo).
Adesso – come da tempo si vociferava – la svolta. Il Parco dell’Etna ha un nuovo presidente, ma si prevedono polemiche, anche perché Caputo viene ritenuto un presidente “divisivo” e non “aggregante” anche da diversi fra i 20 sindaci che fanno parte dell’ente. Nei prossimi giorni cercheremo di capire quali dinamiche politiche hanno portato l’ex sindaco di Belpasso a sedere nella poltrona più ambita del vulcano.
Nella foto: il nuovo presidente del Parco dell’Etna, Carlo Caputo
Luciano Mirone
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