“Ti amo anche se hai le tette piccole”. Che fantastica dichiarazione d’amore. Che frase romantica abbiamo scoperto grazie a un amico – Patrizio Agosta – che oggi l’ha pubblicata su Facebook, non sappiamo se immortalata da lui o da altri (in ogni caso ringraziamo l’autore di questa foto per la delizia che ci ha regalato) andando in giro per Catania.
Otto parole di una tenerezza indicibile, perché il protagonista che le ha scritte con lo spray, forse sotto il balcone dell’amata, o forse di fronte, o forse in una strada dalla quale lei passa di frequente, ha voluto dirle inequivocabilmente che la ama, e pure alla follia, perché lui (immaginiamo), malgrado l’irrefrenabile passione per le super maggiorate, è disposto a superare anche questo, pur di dichiararle la sua grande passione, forse immensa ed eterna.
Che frase bellissima in un momento in cui nei muri delle nostre città campeggiano scritte volgari, indicibili, violente. Facciamo appello al Comune di Catania – e non scherziamo! – di realizzare una teca per proteggerla, per trasmetterla ai posteri (come la cenere del Vesuvio ha protetto per millenni le scritte di Pompei), poiché temiamo che l’acqua e il vento possano cancellarla. Vogliamo che un giorno di chissà quale secolo futuro, gli esseri umani si rendano conto che, fra tanta barbarie che caratterizza la nostra epoca, una mano anonima è stata capace di esprimere otto parole degne della Catania di Brancati e di Patti, quella Catania capace di sussultare davanti a un corpo di donna, e di amare.
Luciano Mirone
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