“La scelta di non ricandidarmi non deve passare invano! È un’opportunità finalizzata a favorire il ricambio generazionale e l’emergere di nuovi soggetti politici. Spero di poter votare per un polo civico costituito da cittadini, associazioni e movimenti legati dall’obiettivo prioritario del cambiamento!”.
E’ la dichiarazione lanciata sul suo profilo Facebook da Giovanni Barbagallo, ex sindaco di Trecastagni (Catania), Comune sciolto per “ingerenze della criminalità organizzata” (maggio 2018) nei confronti di due dipendenti comunali, ma non verso alcuna carica elettiva.
Dopo la notizia della non ricandidatura annunciata qualche mese fa, Barbagallo oggi, col titolo, “Trecastagni: indietro non si torna!”, scrive nel post: “Pur rispettando chi ha già ricoperto incarichi istituzionali, occorre coinvolgere anche persone nuove e competenti! Sarà, comunque, molto complicato costruire un progetto politico utile per la città se prevalgano quelli che ritengono di essere i più forti e non si accorgono, invece, della propria modesta capacità di aggregazione!”.
“Bisognerebbe evitare – scrive l’ex sindaco e deputato regionale Pd – di giudicare senza conoscere gli atti! Prima di parlare qualcuno dovrebbe domandarsi se ciò che dice corrisponde alla verità. Mi rendo conto che, a volte, ci si pronuncia soltanto per nuocere agli altri!”.
“La discontinuità – seguita Barbagallo – a Trecastagni non passa, comunque, da chi ha subito un ingiusto commissariamento, ma da chi non ha il coraggio di cambiare, pur avendo amministrato per tantissimi anni!”.
“Desidero ribadire – prosegue – , a tal riguardo, che il Tribunale di Catania ha escluso qualsiasi ipotesi di rapporti tra gli eletti e la mafia ed ha anche dichiarato che il Sindaco non è venuto meno neppure ai propri doveri di vigilanza e di controllo sull’apparato burocratico!”.
“Credo – afferma l’ex primo cittadino del paese etneo – che meriti un supplemento di stima chi ha operato in condizioni difficili ed è rimasto totalmente estraneo a qualsiasi forma di illegalità! “Essere casti nel deserto è facile”.
“Banalizzare tutto nello slogan: “A mezzanotte tutti i gatti sono bigi” significa mancare di rispetto, innanzitutto, a se stessi! Il nostro tempo richiede un’intensa attività educativa e un impegno da parte di tutti affinché la ricerca della verità prevalga su ogni tentativo di relativizzarne le esigenze o di recarle offesa!!!”, conclude l’ex deputato regionale.
Nella foto: l’ex sindaco di Trecastagni (Catania), Giovanni Barbagallo
Luciano Mirone
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