“Saviano si permise di elogiare il comportamento della capitana Carola Rackete”, alla guida della Sea-Watch 3 impegnata nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. “Non è stata condannata ma sappiamo che la giustizia spesso non arriva” (Alberto Zelgher, consigliere comunale di Verona della Lega, estensore della mozione di revoca della cittadinanza onoraria al giornalista Roberto Saviano).
“Saviano si è più volte scagliato contro l’ex ministro Matteo Salvini, con frasi calunniose ben poco rispettose per le istituzioni ed ha più volte manifestato il suo disprezzo per Salvini” (Zelger).
“Saviano si è schierato a favore del sindaco di Riace che aveva falsificato dei documenti per favorire l’immigrazione illegale” (Zelgher). Accusa caduta.
“Saviano si è montato la testa come Toscani, Vauro e Calenda” (Daniela Drudi, lista civica Verona Domani vicina a Fratelli d’Italia).
“Nel 2008 appoggiai la concessione della cittadinanza onoraria. In questi anni non vi è stato, comunque, nessun rapporto fra Saviano e la città ed abbiamo assistito ad una escalation imbarazzante, ad una serie di offese senza contraddittorio a più soggetti: non soltanto i politici” (Ciro Maschio, presidente del Consiglio comunale di Verona, parlamentare di Fratelli d’Italia).
Queste le motivazioni “intellettualmente” più significative emerse dal “dibattito” sulla revoca della cittadinanza onoraria di Verona a Roberto Saviano, giornalista sotto scorta da diversi anni per il suo impegno contro le mafie e il malaffare.
Che dire? In una delle città più piagate d’Italia per l’emergenza coronavirus, il Consiglio comunale a maggioranza Lega e Fratelli d’Italia non riesce ad occuparsi di meglio. Vorremmo capire la posizione di Salvini e di Meloni (e anche del governatore della Sicilia Nello Musumeci, alleato con Lega e FdI) in merito a un provvedimento così sgangherato.
In spasmodica attesa per il pronunciamento di Lor Signori, non possiamo fare altro che dare ragione a chi dice che in Italia non c’è alternativa al governo attuale.
Nella foto: il giornalista Roberto Saviano attorniato dalla scorta
Luciano Mirone
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