Un boato. Il panico. Un camion ad alta velocità (verosimilmente con i freni guasti) piomba come un siluro nel ritrovo principale di Belpasso (Catania) – il bar Condorelli – , ferisce gravemente una persona anziana (dall’ospedale arrivano notizie non proprio rassicuranti: si teme il peggio), distrugge una macchina, ne danneggia altre cinque, abbatte la veranda del locale e divelle il mezzobusto del fondatore della pasticceria, il cavaliere Francesco Condorelli, inaugurato nello scorso settembre.
L’autista scappa dal mezzo, ma dopo una ricerca avviata dai Carabinieri comandati dal maresciallo della locale Stazione, Rosario Di Fazio (sono intervenuti pure i Vigili Urbani di Belpasso) è stato rintracciato e in questo momento si trova in caserma per essere interrogato: solo lui può spiegare le dinamiche dell’incidente e il motivo per il quale si è dato alla fuga. Secondo indiscrezioni, il mezzo non risulterebbe assicurato.
Tutto succede alle 10,45 di oggi e sconvolge le abitudini di una cittadina tranquilla che avrebbe potuto assistere a una strage se davanti al bar, in quel momento, ci fossero state più persone. Va considerato infatti che si tratta di un luogo di grande passaggio, sia per la presenza di un locale molto frequentato come Condorelli, ma anche di una farmacia, di una parafarmacia, di una panetteria, di una piazza e di diversi studi professionali.
Secondo una prima ricostruzione, il camion proveniva dalla via Regina Elena (la strada dell’Etna): probabilmente il guasto dei freni ha fatto perdere il controllo all’autista. L’articolato è piombato su una macchina posteggiata davanti al marciapiede (che probabilmente ha attutito la potenza del mezzo) ed ha finito la sua corsa proprio davanti al bar dopo aver causato i danni precedentemente descritti.
A farne le spese uno sfortunato passante che, visto da lontano il pericolo, ha cercato di scansarlo: al momento non sappiamo se questa prontezza di riflessi è stata utile o vana per la sua vita. Il signore – di cui sconosciamo le generalità – risulterebbe residente a Paternò. A prelevarlo un’ambulanza (sul posto ne sono intervenute altre due) da dove è stato smistato sull’elisoccorso che lo ha trasportato immediatamente in ospedale.
Luciano Mirone
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