Belpasso (Catania) da mercoledì diventerà “zona rossa”. Oggi la giunta comunale riunitasi alle 12 a Palazzo di città ha deciso di chiedere al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, di dichiarare l’emergenza alla luce degli ultimi dati sui contagi. L’ultima parola arriverà solo stasera, quando l’Asp annuncerà i numeri. Da questi si deciderà definitivamente il da farsi, ma ormai la decisione sembra presa (basta leggere il comunicato del sindaco pubblicato in basso).
“Attendiamo i risultati dell’Asp – dice il sindaco Daniele Motta a L’informazione – . Dal canto nostro, come Comune, stiamo facendo il nostro dovere. Del resto, la media prevista per l’istituzione delle zone rosse è di 250 contagi ogni 100mila abitanti su base settimanale. Il nostro comune, negli ultimi sette giorni, ha avuto un totale di 80 positivi. I numeri sono in crescita. Questo ci ha portato a rompere gli indugi e a chiedere la zona rossa”.
Eppure si tratta di un dato inferiore rispetto a quello dei mesi scorsi, quando a Belpasso, si sono registrati positività di gran lunga superiori (addirittura circa 215 contagiati in una settimana dello scorso dicembre), ma allora, spiega Motta i parametri erano altri (l’1 per cento della popolazione complessiva).
Non sappiamo se il decesso di tre giorni fa di un ottantenne e i numeri di ieri (gli ultimi che abbiamo rilevato sulla pagina fb del sindaco Daniele Motta) siano stati determinanti, fatto sta che nel corso dell’ultimo screening (24 aprile) istituito dal Comune per stabilire le positività dei cittadini, su 588 tamponi effettuati, 20 persone sono risultate positive: 15 residenti a Belpasso, 5 fuori. Il tutto su un numero di poco meno di 28mila abitanti. Basta fare due conti per avere idea della situazione che attualmente si vive in questo comune.
“Non vedo negativamente la zona rossa”, spiega Motta. “Anzi, una settimana di restrizioni, assieme ai vaccini, potrà portare a risultati positivi”.
Che la media dei contagi relativa agli ultimi tempi si sia alzata, lo ha scritto due giorni fa proprio il primo cittadino (quel giorno: 25 contagi, e 8 guariti, per un totale di 1338 positivi dal 3 agosto ad oggi, 1127 guariti, 26 deceduti), ma pochi pensavano all’ipotesi di “zona rossa”, specie se si pensa ai post dello stesso sindaco, improntati in questi mesi su un moderato ottimismo che ha sempre fatto ben sperare.
Adesso questo fulmine a ciel sereno. Del resto, troppi assembramenti in diversi luoghi della città con persone che conversano tranquillamente senza mascherina. A questo va aggiunto che Belpasso si trova a poca distanza da altri comuni dove lo stato di emergenza è stato dichiarato nelle scorse settimane.
Nei giorni scorsi risulta che Paternò – con circa 400 contagi – è stata proposta dall’Asp come zona rossa: all’ultimo momento tutto sarebbe saltato per l’opposizione del sindaco Nuìino Naso. Stessa cosa a Misterbianco, attualmente amministrata dai commissari prefettizi: elevato numero di positivi, ma niente zona rossa.
Ecco di seguito il comunicato redatto dal Comune di Belpasso:
“Dato il significativo aumento dei contagi registrato nella settimana appena trascorsa, il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, preannuncia per il proprio paese la massima restrizione anti Covid-19, la zona rossa.
In un continuo confronto con l’ASP, in particolare con il Commissario Pino Liberti, il primo cittadino belpassese, parimenti responsabile della salute dei propri concittadini, finora non aveva mai dovuto prendere in considerazione questa eventualità. I numeri a Belpasso, infatti, dall’inizio della Pandemia, quasi mai hanno superato una soglia critica, anzi piuttosto contenuta (sebbene a causa del virus la città abbia dovuto piangere 30 vittime in totale).
Le festività Pasquali e la generale impennata di contagi regionale e nazionale, hanno purtroppo inevitabilmente coinvolto anche Belpasso che sta registrando una certa curva ascendente ma, prima che si arrivi ad un limite di massima allerta, il sindaco prenderà provvedimenti radicali, come peraltro ha sempre affermato nei mesi scorsi: “non bisogna farci trascinare dall’onda emotiva piuttosto agire secondo i dati empirici; se essi dovessero indicarci una situazione degna di nota sarò il primo a prendere provvedimenti netti”.
E così è stato, così sarà. Il sindaco Motta, inoltre, vuole continuare a perseguire la strada della trasparenza con i propri concittadini come ha sempre fatto da oltre un anno a questa parte scrivendo ogni singolo giorno sulle proprie pagine Facebook per aggiornare sui numeri, sulle azioni da intraprendere ma anche per raccomandare e intimare comportamenti diligenti e responsabili. Trasparenza oggi più che mai necessaria, finalizzata ad anticipare la sola azione sensata e responsabile da intraprendere, ovvero la zona rossa.
“Intendo preparare i miei concittadini rispetto ad una scelta doverosa, una scelta che pesa, pesa economicamente e pesa moralmente, ma dinanzi alla salute dei miei concittadini – dichiara il sindaco – è l’unica scelta possibile. L’unica sensata, l’unica responsabile. Belpasso prossima zona rossa è un fatto non imputabile a nessuno e a tutti. Di certo è un fatto oggettivo perché a parlare sono i numeri. Ma ancora una volta e soprattutto in questa circostanza, voglio incoraggiare i miei concittadini: la zona rossa forse fa paura ma continuare così si può? A discapito di chi? Di noi stessi e dei nostri cari! Continuare così, dopo aver fatto tutto quello che potevamo fare, potrebbe voler significare imbattersi in prospettive molto più ‘paurose’ di una zona rossa che invece ha scopi esclusivamente precauzionali. In attesa che i vaccini producano gli effetti sperati, ci aggrapperemo a questa prossima condizione con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto, quello di chi non si arrende mai, di chi è consapevole che per raggiungere il risultato sperato a volte il tragitto da affrontare è più tortuoso del previsto”.
Luciano Mirone
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