“Caro direttore de L’informazione, sul tema del piano regolatore di Belpasso, connesso a quello dell’abusivismo, riteniamo che in questi giorni siano state dette e scritte alcune verità, peraltro frammiste a convenienti dimenticanze in merito al ruolo svolto dal sottoscritto e dal Movimento 5 stelle di Belpasso. Quindi le inviamo questa lettera. Per contribuire a integrare quanto già detto in precedenza in altri nostri comunicati stampa, ma anche per correggere alcune inesattezze esposte da alcuni esponenti politici di imprecisata collocazione”.
Comincia così la lettera che il consigliere e capogruppo del M5S di Belpasso (Catania), Damiano Caserta, invia a questo giornale dopo le accuse lanciate nei giorni scorsi a partiti, movimenti ed associazioni della Società civile dalla pagina Facebook del gruppo “Belpasso in Comune”. Argomento: il sul Piano regolatore scaduto da ben 17 anni e mai revisionato dal Comune.
Sull’argomento – è bene chiarire – L’informazione cerca da decenni cerca di fare il proprio dovere conducendo una battaglia quasi solitaria con inchieste, denunce, querele, interviste e tanto altro, di cui purtroppo le amministrazioni comunali del presente (la maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Daniele Motta) e del passato (con gli ex sindaci Alfio Papale e Carlo Caputo) ha ritenuto di fare tesoro (ma sull’argomento torneremo ad occuparci presto).
Intanto il movimento dell’ex premier Giuseppe Conte, nella missiva inviataci oggi, puntualizza che il M5S, “da quasi tre anni, è impegnato nell’obiettivo di far uscire Belpasso dalle sabbie mobili in cui è caduto il procedimento di revisione del piano regolatore”.
“Sin dal maggio del 2019 – denunciano i pentastellati -, con una mozione proposta in consiglio, votata da tutti i membri, il M5S di Belpasso, rappresentato dal suo consigliere Damiano Caserta, ha ottenuto che l’amministrazione comunale riprendesse in mano i lavori della revisione, a partire dalla modifica dello schema di massima per evidenti problematicità, come nel caso della mappatura del parco delle torrette”.
“Con quella mozione – si legge nel documento -, tutto il consiglio impegnò la Giunta Motta a intraprendere una interlocuzione con la società civile sensibile al tema. Contestualmente fu dato indirizzo alla Giunta Motta di ingrandire la mappa del parco in questione a nord e a est”.
“Da quel momento – spiega Caserta – si è visto ben poco o nulla, a parte quanto denunciato da lei stesso in alcuni suoi pezzi nel corso di questi anni (il riferimento è a questo giornale, ndr.), ma il M5S di Belpasso non è mai rimasto immobile. Anzi, mentre altri remano sia contro il parco che contro la spinta verde del nuovo piano regolatore, abbiamo portato il tema più volte in consiglio comunale, con un imbarazzante silenzio da parte del sindaco e della maggioranza che lo sostiene”.
“È parere di alcuni tecnici e giuristi – denunciano i 5S – che l’arrivo della legge regionale urbanistica nell’agosto del 2020 abbia probabilmente reso quasi inutile buona parte del lavoro fatto in precedenza dall’amministrazione comunale”.
“Il M5S – si legge nella lettera -, nel novembre del 2020, ha presentato una prima interrogazione in consiglio chiedendo notizie sul procedimento di modifica dello schema di massima, e, solo 3 mesi fa, ha reiterato un nuovo atto ispettivo chiedendo al sindaco di conoscere se per caso il Comune di Belpasso abbia mai inviato il progetto definitivo o qualche altro provvedimento all’assessorato regionale competente sui piani regolatori”.
“Il sindaco – afferma il capogruppo del M5S – non è mai riuscito a rispondere a tali interrogativi per motivi ignoti. Dopotutto la domanda era semplice: avete inviato o no gli atti del piano regolatore alla Regione? Il silenzio dell’Amministrazione comunale ci mette in condizioni di ipotizzare che nulla di quel ‘progetto definitivo quasi pronto’, sventolato in campagna elettorale, sia mai partito per Palermo”.
“Faremo pressioni – dice Damiano Caserta – affinché la presidente del consiglio ribadisca al sindaco l’importanza delle risposte agli atti ispettivi posti in essere dal M5s in consiglio, perché non è possibile assistere alle violazioni dello statuto e del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale senza che nessuno alzi un dito. Questo nostro intervento non vale soltanto a rinfrescare la memoria all’ex segretario del PD di Belpasso (il riferimento è a Nunzio Distefano, animatore della pagina Belpasso in Comune, ndr.), ma soprattutto a porre al centro dell’attenzione un tema importante della campagna elettorale del tutto trascurato dagli attuali esponenti dell’Amministrazione Motta, nessuno escluso. Alleghiamo infatti anche il frontespizio degli atti depositati in consiglio comunale, su cui il Sindaco non ha mai risposto. E faremo in modo di portare di nuovo la questione in consiglio comunale, magari valutando l’opportunità di una seduta aperta agli interventi dei cittadini”.
“Per quanto riguarda, infine, il tema dell’abusivismo edilizio a Belpasso – conclude il movimento di Conte – ricordiamo che nell’estate del 2019, per due volte la maggioranza Motta diede forfait sia in Consiglio comunale che in commissione, dandosi alla macchia, unici presenti il nostro Consigliere Caserta e l’ex presidente Campisi, senza, per quel che è peggio, giustificare in alcun modo tali assenze”.
Luciano Mirone
Sul PRG di Belpasso, la strategia sembra evidente: far passare più tempo possibile affinché sia sempre più complicata la ricostruzione la ricostruzione storica.
Intendo dire che è fuorviante sottolineare solo che il PRG è scaduto da 17 anni, senza menzionare il tentativo di revisione tentato dall’amministrazione Spina in prossimità della scadenza dei vincoli (10 anni dall’entrata in vigore del PRG). All’epoca si comprese che PRG era “taroccato” perché gli indici urbanizzazione e di popolazione residente non tenevano volutamente conto dei “Villaggi”. furono predisposti i piani di recupero e portati in Consiglio comunale per l’approvazione (questo avrebbe consentito di procedere con l’aggiornamento del PRG). Purtroppo, una maggioranza “trasversale” bocciò la proposta. Da allora Belpasso è stato ulteriormente saccheggiato a forza di varianti , abusivismo ecc..
Leamministrazioni successive (Papale, Caputo Motta) hanno strumentalizzato l’argomento PRG per fini clientelari, ma soprattutto hanno preso ingiro gli abitanti dei “Villaggi”.
Egregio Direttore,
sarebbe l’ora che il Suo giornale o altri che vengono pubblicati a iosa online, facenti capo a cittadini belpassesi si occupassero concretamente delle vicende del Comune di Belpasso e delle sue tante ramificazioni nel territorio, che nel tempo hanno infestato la comunità belpassese ed il suo perduto senso del pudore civico, grazie agli spazi concessi gratuitamente a nani, ballerine e cicisbei, piuttosto che alle persone che ormai in preda a forte nausea gridano da tempo la voglia di un cambiamento vero e radicale.
Una cosa è latrare alla luna anche quando questa non c’è più, come fa sempre più spesso “Belpasso in Comune” per partito preso e per la facilità e gratuità con cui utilizza i social.
Si vede che chi gestisce questa pagina ha tanto tempo a disposizione da dedicare all’esternazione delle proprie sofferenze interne sui social in alternativa alla scelta di un lettino dallo psicanalista.
Non basta scrivere in un decente e corretto italiano per far passare messaggi essenziali e sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti che la gravità della situazione richiede.
Il degrado civile, politico, individuale lo si vede dappertutto e lo si tocca con mano.
Un’altra cosa è aprire un dibattito a tutte le forze rappresentative del territorio per capire cosa c’è nella pancia e nella testa dei belpassesi al di là della scelta comandata che compiono periodicamente depositando la scheda elettorale nelle urne.
Nel lontano 2018 mi sono impegnato, mettendoci la faccia, perché il M5S di Belpasso diventasse una forza politica presente ed attiva nel contesto protomafioso egemonizzato dai soliti politici politicanti che ancora purtroppo sono in auge.
Specie per la sua parte di programma rivolto alla tutela dell’ambiente, alla diffusione dell’economia verde, non sempre adeguatamente sostenuto, perché il M5S si presentava anche a livello nazionale come un agglomerato di idee ed obiettivi, un peronismo de noiantri, che spaziava dall’estrema destra all’estrema sinistra, uniti solo dal mantra del vaffanculo urbi et orbi.
Avevo giustamente applaudito anche alla scelta di una donna come candidata a Sindaco, la prima che si ricordi a Belpasso, che ha avuto, però, difficoltà a trovare nella cosiddetta società civile locale candidati consiglieri capaci, competenti che la potessero aiutare nella battaglia elettorale e forse anche a contare sul pieno sostegno di chi organica al M5S a livello regionale era in grado di capitalizzare l’esperienza politica acquisita.
Sta di fatto che noi ambientalisti simpatizzanti del M5S, diversi provenienti dai circoli di Legambiente, abbiamo dato molto credito al M5S, che in parte rilevante sono stati traditi dalle persone elette, dalle loro scelte e dai loro comportamenti.
Oggi con grande stupore leggo sul Suo giornale, un estratto della lettera che Le ha inviato il Consigliere Comunale del M5S.
Una lettera il cui contenuto rivela tutta la pochezza e mediocrità di chi fa politica attiva a Belpasso e che si è trovato, malgrado tutto, a rappresentare una fetta degli elettori.
Come se le problematicità del territorio belpassese fossero limitate alla perimetrazione del Parco delle Torrette e non alle sue molteplici attività che su di esso si svolgono con grande difficoltà e non certamente per condizionamenti mafiosi ma per i comportamenti protomafiosi delle istituzioni e di una parte rilevante di quella che una volta veniva definita impropriamente e non si sa perché “società civile”.
Come se il vulnus della mancata revisione del PRG approvato nel 1993 fosse un’area che alcune associazioni avevano pensato di proteggere non tenendo conto però dell’insieme del territorio etneo.
Una visione riduttiva che si giustifica solamente con la non conoscenza della materia che abbraccia infiniti settori interessanti la pianificazione del territorio nel suo insieme.
A riprova di ciò posso portare la testimonianza diretta del fatto che più volte ho segnalato per iscritto al Consigliere del M5S le criticità in atto come la mancata riqualificazione delle Zone Bianche di cui ignorava l’esistenza anche in termini giuridici.
Come il Comune stesse revisionando un PRG usando vecchie carte della forestale invece del Piano Paesaggistico.
Ragione per cui molti proprietari di cui alcuni collegati ai vari uffici del Comune avevano tagliato tutti gli alberi ricadenti all’interno dei propri terreni per dimostrare che l’indicazione della zona boschiva nel Piano Paesaggistico non si giustificava e così nemmeno la tipologia del vincolo imposto.
Come il Comune stesse tentando di revisionare il PRG assumendo come aree destinate all’Urbanizzazione quelle stesse Zone Bianche che non potevano essere mantenute con la destinazione originaria dal PRG ma dovevano essere riqualificate con un’altra destinazione specie se facenti parti di Piani Particolareggiati.
Come il Comune ignorando le Zone Bianche e non volendo riqualificarle, da un lato, non aveva mai indennizzato, dall’altro, i legittimi proprietari che si trovano due volte danneggiati. Una volta per dover subire un vincolo da 28 anni senza poter contare sull’uso del terreno oltre che una perdita in valore commerciale, pur pagandoci le tasse sopra, ed una seconda per non aver ricevuto alcun indennizzo.
Come il Comune abbia dovuto accettare, pertanto, la nomina dei Commissari ad Acta che stanno facendo quello che la Giunta ed il Consiglio Comunale non hanno voluto fare, ossia, la riqualificazione delle Zone Bianche segnalate dai proprietari.
Come il Comune subirà tutta una serie di azioni giudiziarie provenienti dalle istanze di risarcimento danni milionarie avanzate dai legittimi proprietari delle Zone Bianche, che non sono stati indennizzati.
Come il Comune non abbia voluto aderire a protocolli europei di finanziamenti a fondo perduto previsti per le applicazioni delle energie rinnovabili riservate alle isole dell’UE.
Dove era il Consigliere del M5S quando è stata recapitata la lettera indirizzata a tutti i Consiglieri dal sottoscritto per evidenziare le inadempienze, gli errori, le inefficienze, i conflitti di interesse che stanno causando per colpa del Comune il ritardato completamento dell’iter amministrativo del Progetto per la realizzazione di un Ecovillaggio a Belpasso portatore di un modello di sviluppo totalmente diverso dalla farsa delle Linee Guida approvate nel 2015 ?
Come mai il Consigliere del M5S non ha promosso una convocazione del Consiglio Comunale per discutere di questo e di tanti altri problemi legati alla revisione del PRG ?
Come mai il Consigliere del M5S non sa pur potendo accedere a tutti gli uffici che il lavoro fatto poco e male dal Comune non è stato possibile inviarlo a Palermo, quindi, non è stato protocollato in tempo utile prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione della nuova legge urbanistica, ragione per cui adesso il Comune dovrà iniziare da zero sulla base delle linee guida pubblicate dalla Regione ?
Lo sa il Consigliere del M5S che il Comune non poteva dare seguito alla revisione in quanto non esisteva di fatto operativamente lo staff tecnico interno che aveva voluto l’ex Sindaco Carlo Caputo per far posto all’ing. Bisignani perché sposato con una belpassese, a discapito del prof. Leonardo Urbani, forestiero con accento non catanese e non legato all’ex presidente Lombardo, che aveva vinto il concorso indetto dal precedente Commissario Regionale mentre l’ing. Bisignani si era piazzato nelle ultime posizioni dei candidati alla revisione del bando ?
Il Consigliere del M5S non ha mai trovato nulla da ridire su questo ? PARTE 1. SEGUE PARTE 2
PARTE 2 . Ciò è naturale per lui o lo fa rientrare nel comportamento protomafioso di parte dei suoi compaesani ?
Come mai il Consigliere del M5S testimone di tutto ciò che succede in Comune, in nome di quel 10% che gli ha permesso la sua elezione non ha mai sporto denuncia alla Procura o al Prefetto ?
Eppure ha studiato legge ….
Chi lo doveva fare, il gregge di Consiglieri eletti nei vari cespugli che hanno sostenuto la candidatura di Motta e di Guzzetta ?
Non si rende conto il Consigliere del M5S che così agendo ha tradito gli elettori che hanno votato il M5S ed ha bruciato un patrimonio frutto soprattutto dell’attivismo della candidata a Sindaco, Anna Valenti ?
Possibile che vivendo in un contesto a maggioranza protomafiosa non sia stato in grado di capire la qualità dei suoi interlocutori nel Consiglio Comunale e nella Giunta, che sicuramente non rappresentano affatto il meglio delle risorse umane e professionali della comunità belpassese ? Avrebbe bisogno dei risultati degli accertamenti clinici ?
Possibile che a Belpasso fra tutti coloro che si scrivono e si recitano addosso, trascurando i frequentatori dei bar e dei barbieri, non sia stato costituito un comitato di cittadini preparati e decisi che vogliano rivolgersi alle autorità competenti per richiamare l’attenzione sulla violazione sistematica degli obblighi istituzionali ?
A cosa servono le associazioni nate come funghi per il parco delle torrette, alcune delle quali infiltrate da personaggi impresentabili che fanno capo alle rappresentanze politiche locali, in parte presenti in Comune ?
Si sono mai occupate queste associazioni di abusivismo edilizio ? Si è mai presentata una lista a Belpasso che si sia proposta di dare seguito alla demolizioni degli edifici abusivi e di censire ogni forma di abusivismo o di evasione fiscale per combatterle apertamente?
No, perché ognuno ha i suoi scheletri negli armadi e questo caratterizza quello che io definisco contesto sociale protomafioso.