Cocaina, crack, marijuana messi in commercio attraverso ricetrasmittenti e vedette dislocate nei punti giusti della via Capo Passero, a Catania, in uno dei quartieri più massacrati dal cemento di tutta la città, San Giovanni Galermo, zona florida dello spaccio, con pusher di età compresa dai 19 ai 64 anni che vendono incessantemente qualsiasi tipo di droga pur di far soldi.
Oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, nella flagranza, hanno arrestato un 19enne di Gravina di Catania ed un 64enne catanese, ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Questi i fatti ricostruiti dai militari dell’Arma.
Al fine di porre un efficace contrasto al fenomeno dello smercio di droga nelle roccaforti catanesi dello spaccio, tra le quali la via Capo Passero è purtroppo tristemente nota, i militari hanno predisposto un articolato servizio di controllo e d’intervento.
In particolare, seguendo un collaudato schema operativo, hanno dapprima guadagnato un favorevole punto d’osservazione e quindi puntato il loro obiettivo, il 19enne, che indisturbato si aggirava spavaldamente sotto i portici delle palazzine, addirittura tenendo tra le mani una ricetrasmittente.
Lo hanno così bloccato riuscendo a sfuggire all’occhio vigile delle sentinelle appostate sui balconi le cui voci, allarmate per la presenza dei militari, sono state udite da quest’ultimi attraverso l’apparecchio in possesso del pusher, proprio mentre stavano procedendo alla sua perquisizione personale.
Verifica che ha consentito loro di rinvenire all’interno di un contenitore di plastica (foto dx) 32 dosi di cocaina e la somma di 145 euro ritenuta provento dello spaccio, oltre alla ben nota ricetrasmittente, ormai di accessorio assolutamente indispensabile per questi “operatori del settore”.
Ma i militari non avevano ancora ultimato il loro piano perché, consapevoli dell’immediata ripresa dell’attività di spaccio non appena si sarebbero allontanati, hanno lasciato alcuni militari in osservazione.
In effetti, come facilmente presumibile, il “sostituto” dell’arrestato non è tardato ad arrivare, stavolta anche coadiuvato da un “aiutante”.
Con le medesime modalità e nello stesso medesimo luogo, il 64enne è stato notato effettuare uno scambio di droga con uno sconosciuto, consegnando a quest’ultimo una busta trasparente contenente numerosi involucri di carta alluminio.
In particolare, lo sconosciuto era incaricato di detenere la busta con le dosi di droga che, poi, avrebbe consegnato singolarmente al 64enne che si è invece preoccupato di consegnarla di volta in volta ai singoli clienti, giunti a bordo di autovetture, con i quali aveva perfezionato la vendita.
Anche gli acquirenti sono stati successivamente fermati ed i militari, constatato il possesso della sostanza stupefacente prima consegnatagli dal 64enne, hanno deciso d’intervenire per bloccare i due compari.
Alla vista dei militari uno dei due è riuscito a far perdere le sue tracce fuggendo per le vie circostanti ma non prima di essersi sbarazzato, abbandonandoli sotto una macchina posteggiata, un contenitore di plastica contenente 39 dosi di cocaina, 13 di crack e 35 involucri di marijuana, nonché anche in questo caso l’immancabile ricetrasmittente.
Il 64enne è stato bloccato e trovato in possesso di una dose di marijuana che, evidentemente suo malgrado, non era riuscito a vendere al suo cliente successivo.
I due arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.
Nella foto: la droga sequestrata dai Carabinieri
Barbara Contrafatto
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