L’Informazione è stato fra i primi giornali, se non il primo, a porre l’attenzione sul gesto eroico del ragazzo filippino Celestino Floralde, che a Catania lo scorso 26 ottobre ha salvato una donna, Daniela Grancagnolo, dalla furia dell’alluvione. Questo giornale non è avvezzo alle auto celebrazioni, ma per una volta consentitecelo: si tratta di solidarietà, un nobile gesto da portare ad esempio e da diffondere, in un’Italia in cui il pregiudizio nei confronti degli stranieri che vengono per guadagnarsi il pane è duro a morire.
Come si ricorderà, la signora, dopo essere scesa dall’auto finita fortunatamente contro una fioriera posta al centro della carreggiata, non riuscendo a guadagnare il marciapiede per trovare un posto nel quale mettersi in sicurezza, è stata recuperata dal giovane filippino che, sfidando il fiume in piena, ha creato una fune con la cintura dei pantaloni e l’ombrellone del bar, ponendo in salvo la donna.
La scena è stata immortalata da un video girato dai balconi della via Etnea e diffuso sui Social: sulle prime tanto stupore, tante ingiurie nei confronti dell’autore del filmato (rimasto nei piani alti del palazzo senza intervenire), ma poche parole nei confronti del ragazzo coraggioso che ha messo a repentaglio la propria vita (nel frattempo a Gravina di Catania moriva un uomo a causa della furia dell’acqua) per salvare una persona.
La vera notizia, secondo noi, era questa. Abbiamo svolto un’inchiesta per segnalare il fatto e per lanciare un messaggio preciso: esiste ancora in questa società e in questa città, chi fa del bene disinteressatamente mettendo a repentaglio la propria incolumità. Il fatto bello – abbiamo scritto – è che si tratta di un cittadino straniero: la solidarietà è un valore che non conosce confini, ma ponti. Per questo eravamo contenti.
Ancora non conoscevamo il nome del ragazzo filippino, nel giro di poche ore l’articolo è stato letto da parecchie persone, e molti media (Rai compresa) si sono messi al lavoro, l’hanno trovato e l’hanno intervistato.
Il nostro orgoglio (scusate l’immodestia) è aumentato oggi, quando abbiamo appreso dal Comune di Catania che domani, venerdì 12 novembre alle ore 10, nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti, il sindaco Salvo Pogliese consegnerà, “come segno di riconoscenza della città, l’elefantino d’argento a Celestino Floralde, il cittadino filippino che durante il nubifragio del 26 ottobre scorso a Catania si è reso protagonista di un gesto eroico di altruismo e generosità”.
“Il quarantacinquenne Floralde – si legge nella nota dell’Amministrazione comunale -, giunto a Catania dalle Filippine nel 2011, sposato e padre di due figlie, non ha esitato a sfidare la furia della corrente d’acqua in via Etnea per soccorrere e mettere in salvo la donna rimasta in panne con la sua auto travolta dall’alluvione, Daniela Grancagnolo, la quale sarà presente all’incontro in municipio per rinnovare la gratitudine nei confronti dell’uomo e del suo nobile gesto”.
Nella foto: Celestino Floralde con Daniela Grancagnolo. Nel riquadro: il giovane filippino mentre tenta di salvare la donna dalla furia dell’acqua
Luciano Mirone
Ho apprezzata la vostra segnalazione ma non ho capito le accuse di “incoscienza ” mosse sul web ds molti catanesi alla donna travolta dalle acque. Sono felice dunque,, che Catania abbia deciso di riconoscere il cuore del giovane soccorritore e il dramma vissuto dalla donna soccorsa.