“Verrebbe da pensare che sia impossibile che potesse accadere anche questo ma, invece è ciò che è accaduto ai militari dell’Arma impegnati nel soccorso di feriti a seguito di un incidente stradale”.
Ore 14.10 di ieri in territorio di Ramacca (Catania). I Carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Palagonia stanno effettuando un servizio di perlustrazione lungo la Strada provinciale, quando in prossimità del centro abitato si imbattono in un incidente stradale che vede il coinvolgimento di due veicoli con relativo ferimento di due persone.
Immediatamente i militari si prodigano per prestare soccorso alle persone, facendo intervenire anche personale del 118, quindi si attivano per il rilevamento planimetrico e per garantire la viabilità agli altri utenti della strada.
Qualche minuto dopo, un ramacchese di 35 anni, a bordo della sua Lancia Delta, piomba a gran velocità rischiando di travolgere i militari che stanno svolgendo il loro servizio. Al consiglio di un Carabiniere di procedere “ad un’andatura adeguata al contesto e rispettosa del codice della strada”, il “pilota” comincia ad inveire contro la pattuglia, come se si trattasse di un affronto da vendicare con l’aggressione verbale.
Al ripetuto invito di mantenere la calma, l’uomo, non pago degli insulti proferiti, aggiunge anche le minacce, che a quel punto portano i militari a denunciarlo all’autorità giudiziaria per minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Una storia “minima”, certamente, rispetto a quanto avviene in certi quartieri delle grandi città, dove a volte i militari – durante le retate – sono costretti a subire le ingiurie di chi ritiene di aver subito “l’onta” di un amico o un congiunto arrestato, ma anche in questo caso – come scrivono gli stessi Carabinieri – “viene impossibile pensare che si possa arrivare a tanto”, specie dopo un soccorso stradale. Invece succede anche questo.
Nella foto: la pattuglia dei Carabinieri di Palagonia (Catania) intervenuta nel territorio di Ramacca
Barbara Contrafatto
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