“Con rammarico, oggi abbiamo appreso dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) che per quanto riguarda la vertenza dei lavoratori della Ex Embraco non si parla più di reindustrializzazione”. Lo dichiarano – attraverso una nota inviata a L’Informazione, il Vice Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, Adelmo Barbarossa e il Segretario Provinciale Ugl Metalmeccanici di Torino, Ciro Marino.

“Chiediamo che il Governo intervenga sulla vertenza dei 377 lavoratori dell’Ex-Embraco i quali non possono assolutamente essere abbandonati al loro destino: è necessario che il Mise agisca in modo deciso per trovare una soluzione con lo stesso impegno delle tante altre realtà in crisi”.

“È essenziale – dicono i due sindacalisti – garantire un futuro occupazionale dignitoso per tutti i lavoratori, come Ugl Metalmeccanici ribadiamo il nostro disappunto verso le istituzioni che non riescono a trovare una soluzione dopo diversi anni. Data la situazione economica particolarmente critica dei lavoratori che, alla luce dei fatti avranno come unica possibilità di sostentamento l’accesso alla Naspi, prevediamo l’inevitabile innesco di una situazione insostenibile che non può assolutamente garantire la tenuta sociale”.

“Chiediamo – spiegano – un’integrazione economica a sostegno delle famiglie, per quanto riguarda la formazione finalizzata alla riqualificazione professionale gestita dalla Regione Piemonte, fin quando non si trovi una soluzione definitiva per tutti i lavoratori. Nei prossimi giorni concorderemo con i lavoratori tutte le iniziative da mettere in campo a sostegno della vertenza”.

Nella foto: Torino, la manifestazione del sindacato Ugl a sostegno dei lavoratori dell’ex Embraco

Redazione