Un j’accuse in piena regola. Non contro gli avversari politici del centrosinistra o dei 5 Stelle, ma contro la Regione Sicilia rappresentata ai massimi livelli dai leader del suo stesso partito, Diventerà bellissima. Nomi che l’assessore comunale all’Ambiente del Comune di Belpasso (Catania), Andrea Magrì, non pronuncia, anche se la denuncia che giovedì scorso ha fatto nell’Aula consiliare del municipio di Belpasso è pesante: “E quando col consigliere Pappalardo si dovevano organizzare le serate di ‘Giaconia in festa’, per richiedere i contributi alla Regione, che poi sono arrivati, poi si scopriva per associazioni fittizie, cose assurde che neanche esistevano, quindi, dico, non vorrei andare avanti”.
E infatti l’assessore, col chiaro intento di evitare grane a tutti i livelli, non va avanti. Le “serate” di cui parla Magrì riguardano Giaconia, una delle frazioni più abusive del territorio di Belpasso, dove, secondo quando dice l’amministratore, è stata organizzata la festa con “i contributi della Regione” richiesti da “associazioni fittizie”, che, secondo quanto precisa l’assessore, “neanche esistevano”, ma che “sono arrivati” lo stesso e quindi, sempre a detta di Magrì, si tratta di “cose assurde”.
L’assessore sul punto è chiaro: contributi regionali per delle associazioni (al plurale) esistenti solo sulla carta. Per capire fino a che punto si tratta di “cose assurde”, abbiamo contattato i protagonisti diretti e indiretti della vicenda. A cominciare dall’autore della denuncia.
Assessore Magrì, lei giovedì sera ha dichiarato ufficialmente in Consiglio comunale che associazioni “fittizie” della frazione di Giaconia avrebbero ricevuto dei contributi da parte della Regione. Vuole chiarire meglio il suo pensiero? Di quali associazioni parla e chi avrebbe fatto arrivare il finanziamento?
“Il contributo, che sarebbe dovuto arrivare dalla Regione – risponde l’assessore – , grazie ai controlli di cui l’ente dispone in questi casi, alla fine non è stato concesso per mancanza dei requisiti dell’associazione in questione (al singolare, ndr.). Naturalmente nell’intervento in Consiglio comunale non è stato specificato questo dettaglio per mancanza di tempo”.
Nel suo intervento in Consiglio comunale, però, lei ha dichiarato che “i contributi sono arrivati”. Può chiarire meglio? Su questo argomento – dato che la domanda è stata formulata per iscritto su What’s app- non abbiamo ancora ricevuto risposta: l’aggiungeremo quando l’assessore riterrà di chiarire.
Di quale festa si trattava e come si chiamava l’associazione “fittizia”? “La festa – afferma Magrì – credo fosse una delle edizioni di ‘Giaconia in Festa’. Il nome dell’associazione sinceramente non lo ricordo”.
Seconda persona contattata. Il consigliere comunale Salvo Pappalardo.
Consigliere Pappalardo, l’assessore Magrì l’altra sera ha denunciato delle circostanze piuttosto gravi tirando in ballo il suo nome. Ritiene di dire qualcosa sull’argomento?
“Per i chiarimenti del caso, suggerisco di chiedere direttamente all’assessore Magrì. Sull’evento voglio specificare che il Comune di Belpasso ha concesso il patrocinio”.
Scusi consigliere, quindi il Comune di Belpasso ha concesso il patrocinio ad un’associazione che, per detta dello stesso assessore, formalmente non esiste?
“Abbiamo patrocinato Giaconia in Festa”.
Ma allora qual è l’associazione di cui parla l’assessore?
“L’associazione esiste, ovvio. Probabilmente non aveva i requisiti per ricevere un contributo economico da parte della Regione”.
Sì, però l’assessore Magrì parla di “associazione fittizia”: se non aveva i requisiti per ricevere il contributo, ce li aveva per ottenere il patrocinio?
“Chieda a Magrì, magari lui sarà più preciso”.
Terza persona. Il sindaco Daniele Motta.
“Contributi non ne sono stati concessi – dichiara il primo cittadino – . Tra l’altro non è manco il Comune, ma la Regione (non ricordo se diede o non diede il contributo), perché l’associazione non aveva i requisiti per poterli ricevere. La vicenda si chiuse lì, ma i soldi da parte della Regione non sono stati erogati. In ogni caso, per maggiori informazioni dovrebbe rispondere Palermo”.
Quarta persona. Il deputato all’Assemblea regionale siciliana di Diventerà bellissima, Giuseppe Zitelli (coalizione di centrodestra, la stessa che siede nei banchi della maggioranza di Belpasso).
“Penso che sia opportuno parlare direttamente con l’assessore Magrì”, dice Zitelli.
Certo onorevole, ma lei in proposito vuole dichiarare qualcosa? “Verifico e le faccio sapere” (dopo alcune ore di attesa, non abbiamo ricevuto risposta, ndr.).
Quinta persona. Il presidente del Consiglio comunale Patrizia Vinci, alla quale abbiamo chiesto cosa pensa dell’accaduto. L’esponente politico contesta la nostra ricostruzione e puntualizza per iscritto: “Non è assolutamente come dice lei. L’assessore Andrea Magrì non ha dichiarato che delle associazioni fittizie di Giaconia avrebbero ricevuto dei contributi da parte della Regione, bensì che lui insieme al consigliere Pappalardo dopo aver trascorso serate intere per compilare le richieste di contributi da richiedere alla regione, per conto della Virgillito, e successivamente finanziate, si scopre che tali associazioni non fossero in possesso dei requisiti richiesti per ottenere tali contributi e che i fondi ottenuti sono tornati indietro, quindi di fatto non è stato liquidato nulla”.
Sesta persona. Il deputato all’Assemblea regionale siciliana di Forza Italia, Alfio Papale (anche lui della stessa coalizione di centrodestra).
“Non so di cosa stiamo parlando. Non conosco assolutamente l’argomento”. Dopo che mostriamo il video con l’intervento dell’assessore Magrì, Papale risponde: “A quella festa non sono stato invitato, ne ho solo sentito parlare. Fino ad ora ho saputo che la festa veniva fatta dagli abitanti del quartiere”.
Riepilogando: l’assessore Magrì da un lato dichiara in Consiglio che delle “associazioni fittizie” “hanno ricevuto” il contributo dalla Regione, ma dall’altro dice a questo giornale che le stesse (di cui non ricorda i nomi o il nome) non hanno ricevuto nulla.
Il consigliere Pappalardo ammette che a patrocinare Giaconia in Festa è stato il Comune di Belpasso, ad organizzare l’evento è stata un’associazione formalmente riconosciuta, ma siccome questa “non aveva i requisiti” (quali, non è dato sapere) non avrebbe ricevuto il contributo regionale.
Il sindaco smentisce l’erogazione di contributi sia da parte del Comune che da parte della Regione.
Il deputato Zitelli dice che deve consultare gli atti (ancora aspettiamo la risposta) e ci rimanda al consigliere Magrì.
Le presidente del Consiglio comunale contesta la nostra ricostruzione.
Il deputato Papale afferma di non conoscere l’argomento e di non essere stato neanche invitato alla festa.
Luciano Mirone
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