Lotta senza quartiere alle mafie, alle estorsioni, a chi non rispetta l’ambiente, ai violenti contro le donne e i deboli. Questo il bilancio fatto ieri in occasione della festa dell’Arma dal colonnello Rino Coppola, comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania.  

Oltre 51.000 pattuglie dislocate nella provincia di Catania e perlustrazioni, ed oltre 16.000 servizi di ordine pubblico, identificando complessivamente 173.000 persone. Significative sono state le circa 48.000 risposte alle chiamate pervenute alle Centrali Operative del Comando Provinciale tramite il 112 Numero Unico di Emergenza, cui sono seguiti circa 15 mila interventi per soccorso, per reati e per privati dissidi.

Nello stesso periodo, apprezzabile è risultato l’impegno profuso nel contrasto delle manifestazioni criminali, inerenti anche allo spaccio di sostanze stupefacenti, ove particolarmente incisiva è stata l’azione condotta nell’intera provincia nel versante della lotta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con 230 arresti eseguiti ed il sequestro di ingenti quantitativi di droga.

Questi i numeri (solo alcuni) snocciolati dall’alto ufficiale all’interno della caserma “Vincenzo Giustino”, comando provinciale che fa da base operativa per le 9 Compagnie, le 2 Tenenze, i 61 Comandi di Stazione, “assicurando nella città come nei centri minori, tutte le funzioni per garantire l’ordinata convivenza civile” con l’essenziale contributo dei reparti operanti nei vari comparti di specialità (R.O.S., Nucleo Antisofisticazione e Sanità, Nucleo Operativo Ecologico, Nucleo Ispettorato del Lavoro, lo Squadrone dei Cacciatori di Sicilia, i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura e del Nucleo CITES) dall’attività di prevenzione alle investigazioni per il contrasto delle manifestazioni delittuose, fino ai servizi di mantenimento dell’ordine pubblico.

“L’incessante attività di contrasto alla criminalità organizzata”, dice l’ufficiale, “ha altresì permesso di colpire trasversalmente quasi la totalità dei clan tuttora attivi nell’area catanese con l’arresto di oltre 90 persone, sottraendo un numero consistente di armi tra pistole, fucili ed armi bianche (257) e munizioni (più di 2800), nonché procedendo al sequestro di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro. In particolare, si evidenzia l’impegno dell’Arma etnea nel contrastare il fenomeno delle estorsioni che ha consentito, anche grazie ad una rinnovata fiducia nelle Istituzioni da parte delle vittime, l’arresto di 20 persone”.

Con riferimento all’anno 2021 e ai primi mesi dell’anno in corso, le Stazioni e tutte le componenti investigative e radiomobili del Comando Provinciale di Catania hanno denunciato in stato di libertà oltre 9000 persone, traendone in arresto più di 2500. Circa 29000 sono state le denunce presentate presso i presidi dell’Arma, corrispondenti al 77% di quelle complessivamente presentate alle Forze di Polizia della provincia.

Nel quadro delle attività svolte, si segnala la continua vigilanza sull’indebita fruizione di denaro pubblico con il cosiddetto “Reddito di cittadinanza” che, purtroppo, ha spesso disatteso le reali intenzioni del legislatore di intervenire a favore della popolazione più bisognosa. Le numerose operazioni condotte in ambito provinciale dai reparti dell’Arma, anche in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Catania, hanno consentito di acquisire elementi indiziari sul conto di 639 persone (molti dei quali pregiudicati, anche per reati di mafia) che, a vario titolo, con false attestazioni, hanno indebitamente goduto delle somme di denaro pubblico destinate loro per un ammontare complessivo di circa cinque milioni di euro.

Significativo, infine, l’impegno del Comando Provinciale di Catania nel contrastare il triste fenomeno della violenza di genere, in special modo quella sulle donne, d’intesa con il pool di magistrati della locale Procura etnea. A livello provinciale i risultati ottenuti dai Carabinieri nello specifico settore hanno portato a oltre 108 arresti in flagranza e 300 misure cautelari eseguite su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Particolare rilievo, oltre alle Stazioni Carabinieri dislocate in ogni piccola comunità della provincia, hanno assunto le due stanze dedicate alle vittime della violenza di genere, inaugurate il 25 novembre 2016 e da ultimo il 25 novembre 2021, con la collaborazione dell’Associazione Soroptimist International – Club di Catania, ubicate presso le Stazioni Carabinieri di Catania Piazza Verga e di Mascali, luoghi in cui numerose donne hanno trovato il coraggio di dire basta alla violenza. 

Di seguito di riportano le operazioni di servizio maggiormente significative nel contrasto alla criminalità organizzata condotte nell’ultimo anno:

–     nel giugno 2021, i Carabinieri della Compagnia di Paternò (CT) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ALLERUZZO Alessandro, figlio del defunto capo del clan Assinnata-Alleruzzo, articolazione locale della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano, ritenuto responsabile dell’omicidio volontario pluriaggravato della sorella ALLERUZZO Nunzia (commesso in Paternò tra la fine del maggio e i primi giorni del giugno 1995);

–     nel giugno 2021, nell’ambito dell’Operazione Piombai, i Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 25 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’indagine consentiva di definire la struttura, le posizioni di vertice, i ruoli dei sodali e le modalità di approvvigionamento/cessione della sostanza stupefacente nell’ambito del gruppo criminale che organizzava imprenditorialmente la piazza di spaccio con precisi orari di lavoro suddivisi in due turnazioni giornaliere, avvalendosi di numerose vedette, il cui introito medio giornaliero si aggirava intorno ai 10.000,00 €;

–     nel giugno 2021, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di NIZZA Natale e PRIVITERA Salvatore Sam, elementi apicali del gruppo NIZZA della famiglia catanese Santapaola-Ercolano, ritenuti gravemente indiziati, in concorso, di omicidio aggravato e sottrazione di cadavere aggravati dal metodo mafioso. In particolare, l’indagine ha consentito di fare piena luce sull’unico omicidio riconducibile alla criminalità organizzata nella provincia nel 2021, quello in pregiudizio di TIMONIERI Vincenzo (caso di lupara bianca), affiliato al medesimo gruppo, la cui scomparsa era stata denunciata dai familiari;

–     nel settembre 2021, nell’ambito dell’Operazione Quadrilatero, i Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 20 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, estorsione in concorso ed associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’indagine consentiva di individuare i responsabili delle tentate estorsioni ai danni di attività commerciali, nonché di un’estorsione consumata nei confronti di un privato cittadino col metodo del c.d. cavallo di ritorno, oltre a censire l’esistenza di 3 fiorenti piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di San Cocimo del quartiere cittadino di San Cristoforo, ricostruendo le strutture criminali e i ruoli dei sodali riconducibili riconducibili al gruppo di San Cocimo, articolazione della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano e facente capo a ZUCCARO Maurizio;

–     nell’ottobre 2021, nell’ambito dell’Operazione Demolition, i Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope e spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’indagine ha consentito di appurare l’esistenza di un’associazione per delinquere, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, avente una struttura verticistica e diverse basi logistiche, localizzate nei comuni di Aci Bonaccorsi, Viagrande e Zafferana Etnea;

–     nell’ottobre 2021, nell’ambito dell’Operazione Picaneddu, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e procurata inosservanza di pena, con l’aggravante del metodo mafioso. In particolare, l’indagine ha consentito di accertare la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli degli affiliati al gruppo di Picanello, attivo nell’omonimo quartiere catanese e ritenuto storica “roccaforte” della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano, riscontrando la responsabilità di due imprenditori i quali si prestavano a custodire il patrimonio accumulato dai mafiosi;

–     nel novembre 2021, nell’ambito dell’Operazione Alter Ego, i Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso. In particolare, l’indagine accertava l’appartenenza di due indagati all’associazione di tipo mafioso denominata Cappello-Bonaccorsi, facendo emergere il ruolo rivestito da uno dei due, individuato quale affermato broker nel traffico degli stupefacenti, in grado di intrattenere rapporti con esponenti di diverse associazioni di tipo mafioso, in particolare Santapaola-Ercolano e Cappello-Bonaccorsi, grazie alla riconosciuta capacità di garantire l’arrivo e la rivendita di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti attraverso plurimi canali di approvvigionamento;

–     nel gennaio 2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno rinvenuto, in diversi interventi effettuati nel quartiere S. Cristoforo, un arsenale riconducibile al gruppo mafioso Nizza della famiglia di Cosa Nostra etnea Santapaola-Ercolano. In particolare, l’efficace azione di contrasto ha consentito di sottrarre alla criminalità organizzata n. 9 tra pistole, fucili mitragliatori e un fucile lanciagranate, n. 12 ordigni artigianali improvvisati (tra flash bang e cd. pipe bomb) e oltre 830 tra proiettili e cartucce vari calibri e marchi;

–     nel gennaio 2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ARDIZZONE Antonino, Assessore con deleghe allo Sport e al Turismo del Comune di Palagonia, ritenuto responsabile di omicidio con l’aggravante del metodo mafioso. In particolare, l’indagine ha consentito di accertare che l’ARDIZZONE avrebbe fatto da mediatore tra i mandanti dell’omicidio CALCAGNO (avvenuto il 23.8.2017 in Palagonia) ed esponenti di un gruppo mafioso collegato alla “Stidda”, cui lo stesso apparterrebbe, per l’individuazione del killer;

–     nel febbraio 2022, nell’ambito dell’Operazione America in Sicilia, i Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti;

–     nel febbraio 2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del latitante TRENTUNO Antonino esponente di spicco del gruppo di San Cocimo della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano. Lo stesso, ricercato dal settembre del 2021, veniva rintracciato in Vibo Valentia grazie al sinergico scambio informativo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia;

–     nel marzo 2022, nell’ambito dell’Operazione The Gift, i Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, concorso in estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

–       nel marzo 2022, quale seguito dell’operazione Picaneddu, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Catania hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni immobili e dell’intero compendio aziendale della casa discografica Q Factor Records, per un valore complessivo di € 2.500.000,00, riconducibili a COMIS Giovanni già responsabile del gruppo di Picanello della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano.

 

Nel corso della cerimonia saranno consegnate le ricompense concesse ai militari che si sono particolarmente distinti nell’adempimento del dovere. In particolare si procederà alla consegna dell’encomio solenne concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri al Vice Brigadiere Sebastiano Giovanni GRASSO il quale, a testimonianza di un non comune attaccamento ai più alti valori etici e morali, anche a rischio della propria vita, nella serata del 5 settembre 2021, al termine della celebrazione della Prima Comunione di uno dei figli nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati in Acireale, è intervenuto libero dal servizio in ausilio dei colleghi intervenuti per sedare una rissa tra due famiglie, riportando nella circostanza gravissime lesioni permanenti a seguito dell’esplosione a distanza ravvicinata di un colpo d’arma da fuoco da parte di uno dei contendenti, immediatamente tratto in arresto.

Al predetto Vice Brigadiere GRASSO verrà nella circostanza consegnato anche il Premio “Friscia”, giunto alla 39^ edizione ed intitolato alla memoria del Generale dei Carabinieri Francesco Friscia – caduto il 31 ottobre 1977 a bordo di elicottero dell’Arma su cui si trovava anche il Comandante Generale – nonché voluto dalla famiglia allo scopo di premiare un militare dell’Arma che si sia particolarmente distinto nell’adempimento del dovere.

Al termine della cerimonia militare, presso i giardini della storica sede del Comando Provinciale (che ha costituito sin dall’anno dell’edificazione, nel 1890, la “Caserma centrale dei Reali Carabinieri in Catania”), i presenti potranno altresì ammirare le divise storiche dell’Arma riferite al periodo compreso tra i primi del Novecento e la fine degli anni ottanta.

Redazione