Fibrillazione fra il Movimento Cinque Stelle siciliano e il Pd nazionale alla vigilia delle primarie che stabiliranno chi, fra Caterina Chinnici del Pd, Barbara Floridia del M5S e Claudio Fava del movimento Cento passi, dovrà correre contro il candidato del centrodestra per la Presidenza della Regione.
Le ripercussioni della caduta del Governo nazionale di Mario Draghi (sostenuto anche da Pd e 5S) si stanno abbattendo su queste primarie siciliane contrassegnate negli ultimi giorni da una interruzione dei dibattiti tra i candidati, ufficialmente a causa del covid che ha colpito uno dei concorrenti (Barbara Floridia), ufficiosamente (secondo le malelingue) a causa del terremoto romano che negli ultimi giorni sta facendo sentire i suoi effetti in Sicilia.
Baste leggere l’ultima nota del Movimento Cinque Stelle dell’Isola per capire cosa sta succedendo dentro la coalizione giallorossa in un momento cruciale per la vita politica nazionale e regionale e per il futuro dello stesso schieramento.
“Con il PD in Sicilia – scrive il referente siciliano del M5S, Nuccio Di Paola – c’è la massima sintonia e la ferrea determinazione a portare a compimento il percorso delle Presidenziali”.
“Suscitano però grande perplessità – prosegue il comunicato – le dichiarazioni del vicesegretario del Pd nazionale, Vincenzo Provenzano, che in un post su Facebook ha sottolineato l’irresponsabilità del M5S, accusandolo, assieme a Fi e Lega, persino di viltà”.
“Al Pd nazionale – dice il Movimento di Conte – pertanto chiediamo chiarezza sull’alleanza in Sicilia: ci dica ora se vuole proseguire il comune cammino e non aspetti il verdetto delle primarie per pronunciarsi”.
Luciano Mirone
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