Non sono ancora chiare le dinamiche di quanto accaduto alla Zona industriale di Catania, ma una donna è morta per mano di un uomo che, insieme a lei, avrebbe anche voluto uccidere la propria moglie. A dirlo è Rosaria Leonardi, responsabile del Coordinamento donne Cgil: “È uno stillicidio straziante, che avviene a pochi giorni di distanza dai femminicidi di Giulia Tramontana e PierPaola Romano”.

“Come Cgil catanese – prosegue – siamo da settimane al lavoro per potenziare i nostri servizi di assistenza anti violenza, ma è necessario lavorare insieme ad associazioni, scuole, università affinché già le nuove generazioni comprendano che al disagio delle relazioni affettive non si risponde con la violenza”.

“Siamo certi – conclude la sindacalista – che l’educazione affettiva sia al centro di questi disagi. I partner non sono di nostra proprietà. A uomini giovani e meno giovani andrebbe proposto un percorso nuovo e profondo. Va ovviamente continuato il lavoro di sostegno per chi denuncia o è in procinto di denunciare”.

Nella foto: la scena che si presenta a Catania dopo l’ennesimo femminicidio

Redazione