Un duro comunicato dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil di Catania, assieme al Conapo, per denunciare la situazione di “sottodimensionamento” del personale dei Vigili del fuoco della provincia etnea a fronte dell’emergenza incendi che in questi giorni (soprattutto ieri) ha devastato tutto il catanese. Un atto d’accusa velato ma preciso nei confronti della politica da cui si vogliono risposte. E’ la nota inviata anche  a L’Informazione a firma dei responsabili dei sindacati etnei. La pubblichiamo integralmente.

“La provincia di Catania brucia ma i Vigili del fuoco dove sono?Ecco a quale domanda giornalmente siamo chiamati a rispondere, ormai tra le mille difficoltà che affrontiamo dobbiamo dare delle giustificazioni in risposta a chi compone il 112 in cerca di “aiuto”. E come sempre ci dobbiamo sobbarcare le critiche e gli insulti della popolazione che grida “aiuto” invano. Vorremmo fare molto di più “soccorrere chi chiede aiuto” ma purtroppo i Vigili del Fuoco stanno operando al massimo delle loro possibilità; la carenza di personale qualificato e di vigili con la mansione di autista mettono in ginocchio la macchina del soccorso nella provincia etnea. La carenza cronica di personale operativo e del ruolo tecnico professionale è stata sempre oggetto di vertenze sindacali negli ultimi anni. Tutte le soluzioni adottate in passato, oggi non sono più percorribili e la nostra provincia è ad alto rischio.

Da tempo le nostre denunce non trovano risposte ma oggi la situazione è diventata insostenibile. Purtroppo le risorse messe in campo nei mesi estivi non riescono a sopperire alle esigenze che il soccorso ci impone; l’unica squadra aggiuntiva prevista e messa in campo con la convenzione AIB Regionale viene composta da personale in straordinario e non si riesce ad assicurare il giusto riposo tra un turno e l’altro. Tutto questo aumenta i rischi di infortunio e le patologie legate allo stress dal lavoro correlato, cosi come previsto dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a partire dal D.lgs 81 del 2008.

Il numero complessivo di interventi annui, uno dei più alti di tutta la Nazione, ci ha visti occupare le prime posizioni nelle classifiche degli interventi per provincia, superate con grande spirito di servizio e abnegazione dalle lavoratrici e dei lavoratori del CNVVF che prestano servizio nella provincia etnea a discapito di una pianta organica giuridica di molto inferiore rispetto a quella degli altri Comandi di Città Metropolitane.

Il parco mezzi e attrezzature di servizio assegnati al Comando, oltre ad essere datati, subiscono un ingente carico di lavoro, così elevato che hanno bisogno di manutenzione continua, cosa che a volte non si riesce a fare e così si corre costantemente il rischio di ritrovarsi con mezzi che non sono utili per la tipologia di intervento da effettuare, creando di fatto non pochi problemi alla garanzia del soccorso su tutto il territorio provinciale.

Ogni giorno siamo costretti a chiudere dei distaccamenti per poter sopperire alla mancanza di personale e spesso proprio in territori ad alto rischio come il quartiere di Librino con un’alta densità di popolazione ristretta in alloggi popolari con tutti i problemi connessi.

La nostra denuncia va oltre! Anche le sedi di servizio che ospitano il personale hanno carenze di   manutenzione e siamo costretti a convivere con i problemi che da tempo rimangono irrisolti; a breve infatti saremo costretti a considerare la chiusura definitiva del Distaccamento Sud, proprio quello che tra le competenze territoriali ha il quartiere di Librino e la zona industriale.

L’incendio divampato non più tardi di una settimana fa all’Aeroporto Internazionale ‘Vincenzo Bellini’ ha causato non pochi danni al terminal arrivi e solo grazie al tempestivo intervento delle squadre di soccorso dei Vigili del Fuoco si sono potuti limitare le gravi conseguenze che il rogo avrebbe inevitabilmente portato. Anche questa volta, aggiungono i rappresentanti delle OO.SS. CONAPO, FNS-CISL, UILPA VV.F. e CGIL, solo grazie alla alta professionalità dei colleghi intervenuti per domare le fiamme si è riusciti a limitare i danni.

Un grido di aiuto sordo a chi dovrebbe e potrebbe colmare le ormai carenze croniche di personale ma che rimane impassibile a tale richiesta. “Non possiamo affidarci alla sola professionalità dei colleghi, la sicurezza ai cittadini deve essere garantita in tutti i suoi gradi con un adeguato numero di personale operativo presente in turno, mezzi efficienti, formazione professionale e il tutto nel rispetto dei diritti di ogni singolo lavoratore.

Ad oggi non possono essere garantite le ferie previste da contratto né tantomeno è possibile garantire un ottimale recupero psicofisico. In questi giorni inoltre è di moda parlare di cassa integrazione per i lavoratori esposti ai picchi della calura estiva, con particolare dibattito se 35 gradi sia la temperatura di soglia da non superare per avere riconosciuto il diritto.

Considerato che per ovvi motivi, ai Vigili del Fuoco tocca lavorare in qualsiasi situazione ambientale, senza il riconoscimento dello status di lavoro usurante, vorremmo fare presente che i 35 gradi per i Vigili del Fuoco sono alla stregua di una ventata di aria fresca.

Allora è giusto che ci sia tutela ma per tutti. A tal fine le Organizzazioni Sindacali maggiormente  rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori del CNVVF CHIEDONO ad alta voce un intervento della politica Catanese, dell’Ill.mo Prefetto di Catania, dagli organi di stampa, affinchè la pianta organica del Comando dei VVF di Catania, al momento decisamente INADEGUATA e SOTTODIMENSIONATA, possa essere INCREMENTATA e adeguata al numero di interventi effettuati ogni anno oltre in virtù della criticità, estensione e specificità del territorio catanese; che vengano IMMEDIATAMENTE colmate le pesanti lacune dovute alla figura dei Capi Squadra (- 60 unità) e degli autisti (-50 unità) che sono ai minimi storici con un impegno lavorativo dell’attuale personale in forza al Comando che ne sta risentendo oltre misura con orari di lavoro in straordinario ben superiori a quelli consentiti.

Non vogliamo giustificarci ma anche la carenza di interesse delle istituzioni locali non ci dà la possibilità di poter svolgere al meglio il nostro lavoro, garantendo il soccorso indistintamente ed in modo equo a tutta la popolazione della provincia etnea. Per i Vigili del Fuoco di Catania, dare soccorso non è solo un lavoro in quanto per farlo affrontiamo costantemente tanti rischi, ma una missione.

Pertanto quello che vorremmo che i problemi della categoria venissero considerati e non finissero come al solito CON UNA PACCA SULLA SPALLA”.

Nella foto: uno dei tanti incendi scoppiati ieri in provincia di Catania (immagine di Salvatore Valastro, tratta da Focus Sicilia)

Redazione