In merito alle disfunzioni legate all’incendio che alcune settimane fa ha distrutto una parte dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania, che, secondo le dichiarazioni rilasciate l’altro ieri dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, è stato riparato e quindi adesso si avvia alla normalità, riceviamo questa lettera che pubblichiamo.
Catania, 06 agosto 2023.
Un’ospite straniera sarebbe dovuta arrivare stamattina a Catania. Tre giorni fa le avevano comunicato che il volo sarebbe atterrato alle 14 a Trapani e che, “forse” (forse…), una navetta l’avrebbe portata fin qui.
Per evitare sorprese legate a quel “forse”, trovo un autista disponibile a prelevarla fino all’altro capo della Sicilia e a trasportarla fin qui. Ieri mattina, a reti unificate, l’ufficio stampa del Comune di Catania, della Regione Sicilia e dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” si premurano di far sapere alla stampa nazionale ed internazionale che lo scalo catanese opererà, come da promesse, da oggi, a pieno regime.
L’amica mi chiama (dall’estero) per avvisarmi che anche i giornali stranieri hanno pubblicato la notizia e che, quindi, avremmo dovuto disdire l’auto perché tutto sarebbe tornato come prima del famigerato incendio, che ha distrutto i punti nevralgici dell’aeroporto di Catania.
Per precauzione l’amica telefona e scrive delle email all’aeroporto catanese e alla compagnia aerea. Nessuna risposta… troppo impegnati con la stampa. Ma rimane fiduciosa. Anche mia moglie svedese mi dice che le TV del suo paese hanno detto che da oggi è tutto ok con i voli da e per Catania.
Stanotte alle 00,30 ricevo un wa dalla mia ospite: la pantomima Italiana non ha limiti! (dice). E continua scrivendo che (finalmente) le è appena arrivato un messaggio: l’aereo, come precedentemente detto, arriverà a Trapani, ma con una “piccola” variazione di orario: anziché alle 14, alle 23. Il trasferimento a Catania sarà a cura del passeggero. Il “forse” di certa cultura nostrana ha fatto centro anche stavolta.
Chiamo nuovamente l’autista resosi disponibile precedentemente, ma lo trovo impegnato con altre persone su Palermo. A quel punto l’ospite riesce, per la “modica” spesa di 400 Euro, a noleggiare un’auto per giungere fino a Catania. Arriverà qui, se tutto andrà bene, alle 4 o alle 5 del mattino. Tutto questo, però, ai nostri amministratori probabilmente non importa. C’è solo un piccolissimo particolare che credo andrà loro di traverso… l’amica è una nota giornalista internazionale .
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Avevo scritto ieri questo testo, prima che arrivasse l’ospite. Oggi aggiungo che, giunta a Trapani, l’amica ha trovato, con non poca sorpresa, la navetta che “forse” (come annunciato in precedenza) l’avrebbe condotta fino a Catania. Ma lei, data l’incertezza, aveva già noleggiato l’auto con una spesa che probabilmente nessuno le rimborserà, visto che il trasporto è stato messo a disposizione all’ultimo momento.
Nella foto: i danni causati dall’incendio di alcune settimane fa all’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania
Lettera firmata
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