“Trovo anacronistico che dalla riforma delle Province sparisca la doppia preferenza di genere sulla scheda elettorale. Così come ritengo grave che la presenza di genere venga ridotta ad un quarto nelle giunte provinciali”.

Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, che prosegue: “Questa riforma – dice – nasce sotto i peggiori auspici e, nonostante la reintroduzione dell’elezione diretta per presidenti e consiglieri, porta un neo che la fa precipitare indietro rimettendo in discussione la presenza delle donne in politica”.

“Dopo aver fatto tanti passi in avanti per consentire proprio alle donne di avere ruoli che meritano nelle istituzioni – afferma la capogruppo leghista all’Ars – , il ddl approvato in I commissione all’Assemblea regionale siciliana si macchia quasi di misoginia”.

“Faccio appello – conclude – a tutte e a tutti affinché sulla parità di genere non ci siano tentennamenti e si consenta agli elettori di potere scegliere, con la preferenza, liberamente, una donna e un uomo nella scheda elettorale. Sono pronta a presentare gli emendamenti  utili a rendere questa legge in linea con le conquiste civili che a fatica, noi donne, abbiamo raggiunto”. 

Nella foto: Palazzo dei Minoriti, sede dell’ex Provincia regionale di Catania

Redazione