“Lo sgombero in corso a Catania dello studentato 95100, sede delle attività di consultorio, di Non Una Di Meno, cuore della lotta trans femminista, è un’azione insensata e gravissima”. A prendere posizione contro il provvedimento è l’Arci di Catania con questo comunicato.
“Ancora più grave – si legge – è che la titolarità dell’immobile sia anche dell’Università di Catania che ha consentito una azione così stupida e violenta. Università al centro di operazioni immobiliari enormi nella zona e che non aveva alcun bisogno di quegli spazi”.
“È grottesco e assurdo – scrive l’Arci – che mentre il Comune avalla l’occupazione di beni confiscati da parte dei mafiosi e l’Università tiene sottoutilizzati e chiusi molti dei suoi locali, si procede allo sgombero di uno spazio vivo e indispensabile per la comunità”.
“Sindaco e Rettore – conclude la nota – diano spiegazioni e restituiscano immediatamente quello spazio alle studentesse, agli studenti, alle attività a sostegno delle donne e alla lotta transfemminista”.
Sull’argomento dura presa di posizione del Pd catanese: “E’ in questa città, preda alle emergenze civili e sociali come ci ricorda la cronaca di queste ore, che si procede allo sgombero dello studentato 95100 che offre servizi gratuiti di assistenza e di consultorio gestito da Non una di meno. Uno sgombero assolutamente ingiustificato visto che i locali giacevano da anni in stato di abbandono. Chiediamo che si fermino immediatamente le operazioni di sgombero e che si trovi una soluzione per mantenere operativa una struttura che offre servizi sociali essenziali e copre le mancanze colpevoli delle istituzioni”. Lo affermano Mariagrazia Leone, segretaria della federazione catanese del PD e Sergio Lima, componente delle segreteria regionale e della direzione nazionale Dem.
Secondo i dirigenti Dem, infatti, “a Catania la graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare conta oltre seimila nuclei familiari, oltre 3000 sono gli sfratti annuali quasi sempre per morosità incolpevole e più di duemila sono le richieste di contributo per l’affitto. Sempre a Catania il sistema dei consultori, come in tutta la regione, soffre – concludono – carenze di organico e di spazi adeguati. Eppure si decide lo sgombero di una struttura, in stato di abbandono, in cui venivano offerti servizi gratuiti di assistenza”.
Nella foto: un momento dello sgombero dello studentato 95100, sede delle attività di consultorio, di Non Una Di Meno, cuore della lotta trans femminista
Redazione
Una violenza istituzionale, quando si rimbalzano le responsabilità,questi uomini che non parlano agli altri uomini sul tema della violenza ,come detto dal padre di Giulia .È un problema di sottocultura maschile,gravissimo.Si vive per crescere e non per regredire nella cancellazione del femminile.