“Ottimo punto di partenza il rifiuto del governo nazionale di accettare le condizioni, peraltro insensate, poste dai vertici di ArcelorMittal per quanto concerne l’ex Ilva di Taranto, ma adesso il governo deve decidere cosa fare di Acciaierie d’Italia, perché non c’è più tempo da perdere”.

Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, commentando l’informativa in aula al Senato sulla situazione dell’acciaieria Ex Ilva, da parte del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in vista dell’incontro di stasera alle 19 a Palazzo Chigi tra governo e sindacati sul futuro dello stabilimento siderurgico.

Antonio Spera, segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici. Sopra: l’ex Ilva di Taranto

“C’è bisogno – dice Spera -, in questa fase molto delicata per rilanciare il siderurgico più grande d’Europa, di liquidità immediata, indispensabile ad assicurare la manutenzione degli impianti e gli investimenti. Soprattutto, non si devono mai più ripetere gli errori del passato e le scelte senza conseguenti e severi controlli da parte dello Stato italiano”.

“La decisione dei vertici di ArcelorMittal – conclude il sindacalista – di non partecipare alla ricapitalizzazione dell’azienda la dice lunga sulle intenzioni e sulle prospettive che la stessa nutre per il futuro di un polo siderurgico importante in sé e per tutta l’industria italiana che da esso dipende”.

Redazione