Nuove aule nel Collegio Saint Michel ad Antananarivo, Madagascar, allestite grazie ai concerti e alla raccolta avviata dai giovani dell’Orchestra “Falcone Borsellino” di Catania e Adrano (nata dal progetto sociale della Fondazione “La città invisibile”), che con mille euro hanno realizzato il sogno dell’ingegnere Marinella Milazzo (cui le aule sono state dedicate), deceduta un anno fa, membro attivo della Città invisibile e tra i promotori della stessa Orchestra.

Questo progetto permetterà a oltre 1700 ragazzi malgasci di studiare lingue straniere, matematica e fisica, contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita in un Paese dove, secondo l’Unicef, oltre l’81% della popolazione vive in povertà estrema e quasi la metà non ha accesso ad acqua potabile pulita.

Una delle aule laboratorio allestite in Madagascar grazie al contributo dell’Orchestra “Falcone Borsellino” di Catania. Sopra: i giovani dell’Orchestra assieme ai componenti dell’Associazione La città invisibile di Catania  

La Fondazione “La città invisibile” nella sua “Scuola di musica per la legalità” offre educazione musicale gratuita a bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni. Rivolta a minori, la Fondazione crea orchestre nei quartieri disagiati e promuove l’integrazione e il riscatto sociale.

Anche i poveri aiutano i poveri: i giovani musicisti catanesi hanno messo a disposizione il proprio talento per sostenere i loro coetanei più bisognosi.

Qualche giorno fa, in occasione del centenario della Scuola Saint Michel Itahosy, le due aule sono state inaugurate. Padre Jean Michel Ratovosaonina, direttore della scuola e sacerdote dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, ha espresso un sentito ringraziamento sottolineando che senza il contributo dei giovani musicisti italiani non sarebbe stato possibile completare i lavori.

Il sacerdote malgascio ha evidenziato il potere della solidarietà, tra i più giovani in particolare. Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la musica e l’impegno sociale possano trasformare vite e creare ponti tra culture diverse, promuovendo valori di solidarietà e speranza.

I bambini malgasci davanti a una delle aule

Alfia Milazzo, presidente della Fondazione, afferma: “I nostri ragazzi stanno dimostrando che la solidarietà può fiorire anche nei contesti più difficili. Il nostro obiettivo è creare opportunità per tutti i bambini, indipendentemente dal loro stato di vita. La musica è il mezzo attraverso cui possiamo promuovere l’inclusione e la legalità. I ragazzi, nella loro povertà e disagio, sono felici di poter condividere con i ragazzi del Madagascar la possibilità di crescita e riscatto”.

L’orchestra continuerà nel paese malgascio a compiere opere di solidarietà.

Redazione