“Catania è sommersa da rifiuti e cenere dell’Etna e l’Amministrazione comunale, incapace di gestire le emergenze, spende 155mila euro per una campagna di ‘sensibilizzazione’. Passano all’attacco Pd e M5S di fronte al fatto che “la città affoga tra rifiuti e cenere vulcanica e l’amministrazione continua a procrastinare, prende tempo sulle emergenze e prova a ‘sensibilizzare’ la cittadinanza con una campagna dal costo di 155mila Euro”.

“Uno schiaffo ai cittadini catanesi – scrivono le opposizioni – che pagano la Tari più alta d’Italia e aspettano, ancora la rimozione della cenere”. 

“Coincidenza vuole – si legge nella nota – che il video venga pubblicato nella pagina ufficiale del sindaco il giorno della votazione del Pef (Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani), documento fondamentale per l’amministrazione, che però ha alimentato dubbi tra i consiglieri di maggioranza e opposizione, tanto da incassare l’astensione di tutte le commissioni consiliari competenti”.

“Alla fine – precisano – il consiglio ha approvato con i voti della maggioranza, visibilmente innervosita dagli interventi dell’opposizione. Forse non è stata ancora digerita la figuraccia fatta con l’ordinanza per vietare alcuni lavori nelle ore più calde, negata dal Sindaco ma emanata dal Presidente della Regione”.

“Per l’ennesima volta – affermano ancora Pd e M5S – l’Amministrazione si è dimostrata incapace di programmare in anticipo l’attività degli uffici e di predisporre per tempo i presidi a tutela dei cittadini a fronte di eventi eccezionali”.

“Oltre al danno la beffa – esclamano -. L’assessore Tomarchio, infatti, si dimette da assessore per andare a ricoprire un ruolo più prestigioso, quello di Deputato regionale, in piena emergenza”.

“Per quanto riguarda le spese per la campagna di comunicazione -concludono gli esponenti dell’opposizione – presenteremo formale interrogazione per comprendere come questa amministrazione spende le esigue risorse a sua disposizione e percorreremo tutte le strade possibili per ristabilire legalità e rispetto dei diritti dei catanesi”.

Nella foto: la città ancora oggi sommersa dai rifiuti

Redazione