Scarafaggi e formiche che passeggiano tranquillamente sulle attrezzature piene di unto incrostatosi da tempo perché nessuno aveva provveduto a pulirlo. Insetticida accanto alla verdura fresca. Fuliggine e ragnatele sui muri. Insomma una situazione disastrosa dal punto di vista igienico-sanitario che ha indotto i Carabinieri di Catania a chiudere un ristorante specializzato nella produzione e vendita di kebab di via Etnea dove la gestrice – una straniera di 28 anni – non rispettava le norme più elementari di pulizia.      

Il provvedimento è scaturito nell’ambito dei controlli volti a tutelare la salute dei consumatori ed è stato avviato dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, unitamente a quelli del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e al personale dell’ASP di Catania.

“Durante le verifiche – scrivono i Carabinieri -, gli operanti hanno accertato le pessime condizioni igienico-sanitarie dei locali”, riscontrando la presenza di polvere insetticida sul bancone di lavoro del laboratorio, accanto a circa 5 chili di verdure pronte per essere tagliate.

Negli stessi locali di produzione degli alimenti, i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di blatte e formiche che camminavano su attrezzature sporche e incrostate di unto non rimosso da tempo, nonché fuliggine e ragnatele sui muri. La zona di cottura degli alimenti era dotata di cappe prive dei filtri per l’aspirazione, pertanto il grasso derivante dalla preparazione dei cibi si era riversato sui muri e sugli oggetti presenti.

Nel corso delle operazioni, i militari dell’Arma hanno poi anche accertato che nei congelatori gli alimenti di diverso tipo, come carne, pesce e verdure, erano ammassati tanto da divenire un unico blocco di ghiaccio del peso di 150 chili. In questi freezer venivano conservati anche i kebab già pronti e, in particolare, ce n’erano 2 da 15 chili ciascuno, ricoperti da cristalli di ghiaccio, perché mal conservati.

In un altro frigorifero (questo spento) erano stati posizionati vassoi pieni di condimenti come olive, peperoni, wurstel già farciti con maionese e cipolla caramellata, oltre a un vassoio contenente 1 chilo e mezzo di verdure già cotte, ovvero tutti cibi che necessitano di essere refrigerati.

Al termine dell’accesso ispettivo, i Carabinieri hanno sequestrato tutta la merce, che verrà destinata alla distruzione, denunciato la titolare dell’attività per “cattivo stato di conservazione di alimenti” e disposto la chiusura immediata del negozio, con intimazione a non riprendere l’attività sino a che non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie previste.

“I Carabinieri – si legge nella nota -, nel corso della loro quotidiana azione volta a prevenire e contrastare l’illegalità diffusa, nel frattempo vigileranno affinché il provvedimento non venga violato”.

Nella foto: un momento dell’ispezione dei Carabinieri nel locale di via Etnea

Redazione