Non acquistare l’appartamento all’asta, sennò ti facciamo saltare la casa. Alla fine, a saltare in aria, non è stata la casa, ma la macchina (una Smart Fortw), bruciata a causa di incendio doloso appiccato da due pregiudicati di Giarre (Catania) di 34 e 42 anni.
Per questo, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione del comune catanese hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti dei due pregiudicati.
La vicenda dalla quale scaturisce il provvedimento si è verificata lo scorso 7 maggio (ma la vicenda ha avuto il suo epilogo investigativo oggi) quando due soggetti, col volto parzialmente travisato, mediante sversamento di liquido infiammabile, hanno appiccato le fiamme all’autovettura.
Le indagini – immediatamente avviate dalla Stazione CC di Giarre sotto la direzione della Procura etnea – “avrebbero consentito di documentare che alla base del gesto criminoso – secondo quanto scrivono i magistrati – vi sarebbe il tentativo da parte del 34enne (pregiudicato, ndr.) di far rinunciare, al nipote della vittima, l’aggiudicazione di un appartamento, da lui in precedenza acquistato e posto in vendita all’asta giudiziaria per il mancato pagamento delle rate del mutuo”.
A conferma del movente, gli investigatori hanno recuperato anche dei messaggi vocali che sarebbero stati inviati dal 34enne, il giorno prima dell’incendio, alla vittima, con i quali lo avrebbero minacciato di far saltare in aria il condominio qualora suo nipote non avesse fatto un passo indietro.
La visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza situati nella zona, ha consentito ai Carabinieri di fornire all’Autorità giudiziaria “gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due arrestati i quali – come risulta dagli elementi compendiati nella ordinanza custodiale, in una fase del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti – pochi minuti prima dell’incendio, sarebbero stati colti dalle telecamere di una vicina attività commerciale mentre, a volto scoperto, avrebbero riempito una tanica di benzina poi trovata nei pressi dell’autovettura distrutta dalle fiamme”.
I due arrestati, accusati di danneggiamento seguito da incendio, estorsione e turbata libertà degli incanti, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.
Nella foto: i Carabinieri di Giarre (Catania) mentre eseguono le indagini per risalire agli autori dell’incendio dell’autovettura
Redazione
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