Parte dal Comitato No Marine Resort di San Vito lo Capo (Trapani), assieme al Comune a a Legambiente comitato Pizzo Cofano, una campagna di sensibilizzazione dedicata alla tutela della spiaggia, risorsa naturale da proteggere per la sua bellezza a unicità. “La spiaggia di San Vito Lo Capo – scrive il Comitato – è una pocket beach, cioè una spiaggia ‘a tasca’, racchiusa tra tratti di costa rocciosi; le pocket beach sono luoghi rarissimi e di elevato valore ambientale”.
“Questo miracolo della natura – prosegue il gruppo di cittadini – nasce grazie all’azione dell’acqua che trasporta verso la riva materiale organico come conchiglie, gusci di animali, residui della vita di molluschi, ricci e stelle marine, nel tempo frantumati”.
“La spiaggia di San Vito Lo Capo – è denunciato nel documento inviato a L’Informazione – viene saccheggiata, ogni anno, dalle sue conchiglie, dai coralli, dai paguri, dalla sabbia e dai ciottoli di mare per essere portati via, chiusi in barattoli, esposti su una mensola o ancora buttati una volta finita la vacanza”.
“Se portiamo a casa un ricordo della spiaggia – si espone nella nota -, presto non ci saranno più ricordi. Quindi sì, giochiamo con le conchiglie e poi restituiamole al mare. Raccogliendo i preziosi frutti del mare, così come i resti dei suoi abitanti, avremo solo rubato alla spiaggia una fonte di vita, impoverito le nostre acque, e raggiunto l’unico e solo scopo di soddisfare il nostro ego”.
“Sembra un concetto scontato ma non lo è”, scrive ancora il Comitato”. Troppo spesso assistiamo a giochi distruttivi di adulti e bambini, che portano con sé lo sfruttamento gratuito e il prosciugamento della nostra più grande risorsa: la spiaggia”
Che cosa possono fare turisti, cittadini, imprese?
“Un intenso sviluppo turistico – spiega il comunicato – è in grado di sollecitare negativamente l’ecosistema della spiaggia, a causa di una serie di fenomeni quali l’antropizzazione, la cementificazione, la pulizia con mezzi meccanici”.
“Ma ci sono delle buone pratiche che possiamo mettere in atto: rifiutare l’immagine di una baia pallida e artificiosa, spesso arricchita da banchi di posidonia spiaggiata, preziosi contro l’erosione costiera.
Considerare la spiaggia un ecosistema vivo di corallo in grani, cristalli bianchi di madreperla, piccoli insetti, delicata vegetazione.
“Informare tutte e tutti dell’importanza di una permanenza corretta e rispettosa, o per San Vito Lo Capo sarà la fine.
“Comunicare che la raccolta di conchiglie è illegale! Il Codice della Navigazione (Art. 1162) stabilisce una sanzione amministrativa nei confronti di chiunque raccolga e prelevi dalla spiaggia conchiglie, sabbia, ghiaia o altri materiali appartenenti al demanio marittimo”.
La sfida.
“Una cittadina attenta al territorio – scrive No Marine Resort – dovrà sempre cercare il punto di equilibrio tra il benessere economico della propria comunità, che vive essenzialmente di turismo, e la salvaguardia del bene naturalistico che costituisce l’unica vera eredità destinata ai suoi figli”.
“Da questo principio – conclude il comunicato – prende le mosse la campagna PRENDERE O LASCIARE che ha lo scopo di catturare l’attenzione su uno dei tanti motivi di impoverimento della spiaggia: la raccolta dei suoi elementi vitali – conchiglie, coralli e preziosi marini – da parte di adulti e bambini. Prendere o lasciare, in gioco c’è la sopravvivenza della spiaggia che ami”.
Nella foto: la spiaggia di San Vito lo Capo (Trapani)
Redazione
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